Lui e Lei, due razze ed un nemico comune.
Evelyn, strega strabiliante dai magnifici capelli rossi e gli occhi verdi. La vita tranquilla e monotona è ciò a cui aspira ma aimè sarà tutto diverso. Un nemico, incubi che tornano e un destino da affrontar...
Informazioni -> libro "My Books!" nella biblioteca
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LUCAS
i suoi occhi osservano con stupore la stanza circostante mentre io le sorrido porgendo il mazzo di fiori.
-ma cosa...- non riesce nemmeno a fare una frase di senso compiuto, sono felice di averla stupita.
-non abbiamo mai avuto un nostro primo appuntamento perciò..- prende i fiori dalle mie mani e li annusa poi prende la mia mano e si fa condurre verso il tavolo. le allontano la sedia come un vero signore e poi la sistemo.
-tu sei pazzo!- le metto davanti agli occhi un filetto di pesce spada e le patatine fritte al lato.
-lo so, cosa hai fatto oggi?- subito le si illuminano gli occhi alla mia domanda, inizia a raccontare di tutte le cose che aveva da piccola sono state trasferite nella casa del padre, di tuttele forniture già pronte e di tutti i racconti.
-domani voglio vedere tutti i tuoi video, chissà come eri carina da bambina!- le dico mentre mi immagino un piccolo tornado con le codine rosse e i gli occhietti verdi vispi che fanno dannare sua madre.
quando entrambi abbiamo finito di mangiare inizio a sentire la scatolina con il diadema all'interno farsi sempre più pesante, è arrivato il momento!
mi alzo dalla sedia e mi avvicino a lei a piccoli passi. mi abbasso alla sua altezza e la guardo negli occhi.
-Eve, ormai ci siamo incontrati che ero uno stupido alpha ma appena ti ho vista il mio mondo è cambiato. me ne hai fatte passare di tutti i colori tra rifiuti maghi rapimenti e discussioni ormai ne abbiamo affrontate anche troppe. come ogni alpha che si rispetti voglio e devo avere una luna perciò, Evelyn Sophie Evergreen vuoi diventare la mia luna?
EVELYN
o mio dio! Lucas è inginocchiato ai miei piedi mentre mi sta chiedendo di diventare la sua luna. sento le lacrime agli occhi quando vedo che tira fuori dalla tasca due scatoline quasi scoppio a piangere.
-Certo che voglio essere la tua luna- in men che non si dica mi torvo a girare in aria per tutta la stanza mentre le scatoline giacciono per terra abbandonate a se stesse. con difficoltà riesce a riprendere le scatoline e le apre. nella più piccola è posto un piccolo anellino con incastonata una pietra a forma di luna mentre nella più grande un diadema sui colori della luna.
-li metterai dopo, adesso ti rapisco per tutta la notte- dicendo ciò mi strappa i bottoncini del vestito e ci dirigiamo verso il bagno pieno di candele petali e sali profumati.
***
Esco dalla stanza profumata e pulita, soprattutto le mie parti intime, ma con la voglia di buttarmi nel letto e non uscirne più. Lo abbiamo fatto ripetutamente e nei luoghi più strani.
Dico solo che Lucas ha voluto far partire la lavatrice per provare l'ebbrezza di farlo con essa in moto. Non è stata una brutta idea ma la cosa fa abbastanza ridere.
Arriviamo in tempo in tempo nello studio di Lucas per essere invasi da tutta la famiglia.
-ragazzi la situazione è seria- esordisce mio nonno dopo attimi infiniti di silenzio. Ci guardiamo tutti negli occhi aspettando che qualcuno spieghi la situazione.
-abbiamo ricevuto una lettera, tra due settimane ci troveremo nella terra dei fuochi per la battaglia finale- continua lasciando me e lucas a bocca aperta. Dobbiamo preparare il branco e tutte le procedure.
-bene, il branco in termini di preparazione bellica è pronto. ci impegneremo ad arrivare entro domani.-
abbiamo parlato per almeno due ore su tutte le procedure e abbiamo stilato una lista di cose da fare. noi ragazze dobbiamo preparare qualche pozione nel caso serva e preparare un piccolo zainetto con le nostre armi. i ragazzi si organizzeranno di tutto il resto.
la cosa veramente proccupante è mio padre, l'ho ritorvato da così poco che ho paura di perderlo. vorrei rimanesse qui, al sicuro senza avere troppi pensieri. ciò aiuterebbe anche me, a concentrarmi meglio.
aimè anche se lo conosco da poco sono a conoscenza del suo carattere combattivo e penso che non si ritirerebbe mai da una battaglia.
-dove vai piccola?- mi giro verso lucas sopra il quale ero seduta precedentemente.
-vado da mio padre, voglio solo convincerlo a rimanere qua visto che è ferito-
-va bene, ma fai veloce che ti voglio tutta per me- sorrido ai suoi momenti di possessione che mi fanno sentire amata.
salgo a perdi fianto le scale sperando di trovarlo ancora in piedi, mi spiacerebbe svegliarlo viste le condizioni del suo fisico. arrivo al suo piano e la port e accostata ma dall'interno non provengono ne luci ne rumori. butto un occhi nella stanza ma il letto è perfettamente rifattatto e le pantofole non sono al loro solito posto.
-scusi ha visto dove è andato mio padre?- chiedo ad una domestica che passava per caso.
-il signore è andato a fare una passeggiata in giardino- si inchina e riprende il suo cammino, quale lettera di R-I-P-O-S-O non ha ben compreso?
esco fuori in giardino e lo vedo, seduto su una panchina ad osservare la luna.
-devi riposare- lui si gira di scatto verso di me e sorride.
-volevo godermi la luna prima di ripartire.-
-a proposito, io ti vorrei chiedere di rimanere qua al sicuro e proteggere anziani e bambini.-
-no, non sono mai stato presente nella tua vita e adesso lo sarò. in più devo proteggerti al meglio- come previsto stiamo bisticciando, come può essere così duro?
-ferma fai silenzio- STIAMO SCHERZANDO? nel bel mezzo di una litigata mi dice stai in silenzio? fortuna per lui che non ho il ciclo vai
-c'è qualcuno vicino a noi-
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