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Il nonno, colui che con la sua pazienza infinita, con i suoi abbracci e le sue premure mi ha fatta crescere e diventare ciò che sono oggi.
I bambini pensano al nonno come la figura che ci protegge dalle sculacciate dei genitori, che ci porta al parco quando mamma e papà sono a lavoro.
Io, Evelyn Evergreen, penso a mio nonno come tutto. Mio padre, mia madre, mio nonno e allo stesso tempo mia nonna.
Mi ha sgridato come farebbero i genitori, insegnato ad andare in bici, aiutato a fare i compiti.
Mi ha dato i soliti 5 euro per il gelato, abbonato qualche marachella e rimproverato ogni volta che mangiavo poco.
Mi ha cucinato delle torte fantastiche e brontolata ogni qual volta non finissi il mio piatto proprio come una nonna.
È stato, è e sarà sempre il pilastro fondamentale della mia vita.
Avrei voluto impegnarmi di più per aiutarti nonno e starti più vicino ma la vita è sempre stata contro di noi. Ricordati di me perchè io non ti dimenticherò mai.
Tua Evelyn
Ogni giorno dopo una attenta riflessione e tanti flash back sui nostri momenti felici scrivo una lettera, una lettera ricca di amore e promesse.
-Evelyn, piccola- alzo gli occhi dslla lettera e mi affretto a richiuderla e buttarla dentro il cassetto.
-dimmi- in questa ultima settimana siamo stati poco insieme, io sono stata troppo impeganata a piangermi addosso e lui troppo impegnato con il branco.
-non ti fa bene, ne a te ne al bambino saltare i pasti- butto l'occhio sull'orologio e noto che sono le due passate del pomeriggio. Mi sono completamente dimenticata di mangiare.
-non mi sono accorta dell'ora- mi butto nel letto dandogli le spalle.
-adesso basta! Non mi va bene che mi eviti come fossi la peste. Capisco la mancanza di tuo nonno ma non devi escludermi!- si sta iniziando a scaldare e anche io lo sto facendo.
-mio nonno è M O R T O. Razza di babbuino e scusa se per una volta vorrei tenere i miei pensieri per me.-
-certo per una volta! Infatti non ho scoperto in ospedale daTUO PADRE che sei incinta.O SBAGLIO?- i suoi occhi si tingono di rosso e in men che non si dica sbatte la porta alle sue spalle lasciando la stanza.
Poco dopo sento un ululato e un rumore di zampe che si allontanano dalla casa branco. Sento le mani che si iniziano a bagnare inevitabilmente delle mie lacrime.
Le braccia di mio padre mi prendono il viso tra le braccia alzandolo.
-cosa è successo?- mi accarezza i capelli mentre io piango e mi trattengo il ventre dolorante.
-lui.. si è arrabbiato.. per la gravidanza... e perchè lo sto ignorando... come posso essere una madre? Faccio così schifo-
-Evelyn adesso basta! Voglio rivedere la mia bambina sempre sorridente e cazzuta al punto giusto. Vai a riprenderti il tuo uomo prima che sia troppo tardi.- ha ragione... mio padre ha detto una PAROLACCIA? Questa me la segno sul calendario.
Mi alzo dal letto e nel tentativo di stirare il vestito finisco solo per arruffarlo ancora di più.
-vado-
Esco dalla porta principale della casa branco e mi inoltro nel bosco verso dove credo lui sia.
Le temperature sono molto basse nonostante siano le due del pomeriggio e sembra quasi che stia per iniziare a piovere.
Più mi allontano dalla casa branco più i bambini iniziano a scalciare e il cielo si annuvola. Tutto finchè non inizia a piovere.
I piedi mi iniziano a far male e il mio corpo e scosso dai brividi.
Dove sei Lucas?Inizio ad urlare il suo nome finchè non vedo un lupo dal pelo marroncino seduto sotto ad una quercia. Inizio a correre nella sua direzione e finisco in ginocchio accanto al suo muso.
I suoi occhi rossi mi osservano passivamente come fossi una persona qualsiasi, un'estranea.
-scusami, io non volevo mentirti ne escluderti. Mi dispiace tanto Lucas. Ti amo- appoggio mio viso sul suo muso bagnato aspettando una sua reazione.
L'unica cosa che fa è spostare il suo muso e stendersi a ciambella. Mi alzo affranta pronta a tornare alla casa branco quando lui mi tira verso di se dai pantaloni.
Mi giro stupita e con il muso mi fa segno di stendermi nello spazio che mi ha riservato. Mi sdraio sul suo pelo morbito e mi beo della sua lingua che prende a leccarmi tutte le goccioline di pioggia che cadono sul mio viso e del suo meraviglioso calore.
Quando smette di piovere si trasforma e prende il mio viso tra le mani.
-ti amo anche io Evelyn- rimaniamo stesi sull'erba fresca a contemplare il cielo e a coccolarci.
-dove eravate finiti ragazzi? Eravamo in pensiero per voi- ci sgrida bonariamente sua madre quando torniamo zuppi visto che un altro acquazzone ci ha sorpresi al ritorno.
-abbiamo fatto una passeggiata, ci vediamo a cena- corriamo verso la stanza ridendo come due adolescenti in fuga.
Ci buttiamo nella vasca e ci rilassiamo grazie al tepore caldo dell'acqua.
-visto che abbiamo appena vinto una guerra che ne dici di concederci una piccola vacanza? Io te e i due mostriciattoli nella mia baita in montagna e poi nella casa al mare.- mi giro soridente e gli schiocco un bacio sulle labbra.
-mi pare un ottima idea- la sua mano risale sulla coscia facendo cospargere di brividi il mio corpo. Il suo sorriso malizioso mi manda in estasi finchè non mi bacia
Capitolo 32
I nostri due ragazzi andranno in vacanza, cosa vi aspettate che succederà?MC
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Alpha, The Witch
WerewolfLui e Lei, due razze ed un nemico comune. Evelyn, strega strabiliante dai magnifici capelli rossi e gli occhi verdi. La vita tranquilla e monotona è ciò a cui aspira ma aimè sarà tutto diverso. Un nemico, incubi che tornano e un destino da affrontar...