Anche l'ultima lezione di quel pomeriggio era finita, e Lily Evans, impegnata a richiudere la borsa stracolma, aveva l'aria di una condannata a morte.
«Evans, sei pronta?»
La voce squillante ed estremamente allegra di James le aveva praticamente frantumato i timpani. Ma che cosa aveva da urlare?
«Evans, vuoi un mano?»
Lei rimase in silenzio e a capo chino, accingendosi a chiudere le cinghie della borsa, certa che stesse solo cercando di farla sboccare.
«Evans, se hai biso-...»
«No, Potter, non ho bisogno di niente!» sbottò alla fine, voltandosi con uno scatto dei voluminosi capelli rosso scuro.
«Andiamo, Evans, sii un po' più allegra» rispose James con calore «La parte migliore della giornata deve ancora arrivare, ricordi?»
Lei sospirò stancamente. Migliore era decisamente l'ultima parola con cui avrebbe osato definire ciò che si apprestava ad affrontare in quel momento.
«Sì... ricordo perfettamente, grazie» borbottò infine, rassegnandosi, e James sorrise raggiante.
«Allora non indugiare oltre, mia adorata Lily, seguimi!» esclamò a gran voce, festante.
Lily lanciò un'ultima occhiata implorante a Scarlett, ma lei rise e le diede una lieve spintarella verso l'amico.
«Ti divertirai un mondo, Evans» scherzò, allacciandosi il mantello alla gola «Ci vediamo a cena»
E, salutandola con un cenno della mano, si allontanò dall'aula insieme alle amiche, abbandonandola al suo crudele destino.
I due si incamminarono verso l'ufficio del Preside attraverso un passaggio dietro un ritratto - anzi, per essere precisi, Lily camminava a passo deciso mentre James le trotterellava dietro - e il rumore sordo dei loro passi era l'unico suono udibile in quel silenzio innaturale, tanto che rimbombava fra le pareti.
«Allora, Evans» esordì James «Come procede la vita? Ti sono mancato quest'estate? Non hai risposto neanche a una delle mie lettere»
Assunse un'infantile espressione imbronciata, e a lei venne quasi da ridere.
«Non me ne è arrivata nessuna» disse infine, guardandolo dispiaciuta.
Quella notizia lo indignò smisuratamente.
«Com'è possibile?» chiese in tono sconvolto, credendo davvero che quello che Lily gli stava dicendo fosse la pura verità.
Si scompigliò i capelli, tormentandosi su come potesse essere accaduto un simile disguido.
«Te ne avrò mandate un milione, com'è potuto succedere? Il mio gufo è una scheggia, non manca mai una consegna...»
Lei si finse pensierosa.
«Allora non si spiega» disse infine, facendo spallucce «Infatti, a dirla tutta, mi aspettavo che tu mi scrivessi, e mi è dispiaciuto moltissimo non veder arrivare neanche un tuo gufo... adesso è tutto chiaro...»
Lily aveva deciso in maniera assai saggia che prendere bellamente in giro James fosse la migliore delle idee per impiegare i pochi minuti di cammino che erano costretti a intraprendere insieme. Il suo piano crudele, infatti, stava procedendo a gonfie vele, e l'ufficio di Silente era sempre più vicino.
«Ma, Evans, tu lo sai che sei sempre nei miei pensieri» disse James con infinita dolcezza.
«Ne sono felice, Potter» rispose soavemente lei, e il suo sorriso si fece se possibile ancor più ampio.
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The Final Chance /a Marauders's story/
FanfictionThe Final Chance. L'ultima possibilità. L'ultima possibilità per respirare la magia di Hogwarts, la casa più bella, nell'ultimo anno di dolce spensieratezza. L'ultima possibilità per James di sgraffignare il cuore di Lily invece di uno stupido Bocci...