«È uno scandalo»
«Imperdonabile»
«Un oltraggio»
«Non ci passeremo sopra»
«Puoi scordartelo»
«Essere infimo ed egoista»
«Questo non avresti dovuto farcelo»
I Malandrini erano appena usciti dall'ormai disfatta aula di Pozioni. Si erano ripuliti in fretta con un semplice incantesimo, ma il fautore della totale distruzione della stanza non aveva ancora avuto il coraggio di proferir parola, l'aria totalmente stravolta e gli occhi ostinatamente fissi a terra.
James e Sirius, d'altra parte, non avevano minimamente pensato di doverlo consolare o tirare su in qualche modo per l'indimenticabile umiliazione subita, anzi, erano furiosi con lui. Perché? Ovviamente perché aveva osato farsi mettere in punizione da solo e prima di loro.
Non si era mai sentito nulla del genere. Remus Lupin, lo studente modello sempre ordinato e pacato, in punizione alla prima ora del primo giorno di scuola così da battere ogni record dei compari malfattori? Impossibile.
Era un'eresia.
Era contronatura.
Contro ogni legge dell'universo.
Inaccettabile, punto.
Dopo tutti i propositi che si erano imposti sul voler finire col botto il loro corso di studi -o meglio, di scherzi- era inconcepibile che il botto (nel vero senso della parola) l'avesse fatto lui.
«Felpato, dobbiamo organizzare subito qualcosa di grandioso» disse James con una luce maniacale negli occhi.«Di eclatante, Ramoso, esatto» convenne l'altro, annuendo con vigore «Remus, di' un po', tu come pensi di farti perdonare?»
Sirius, però, non ricevette alcuna risposta.
«Andiamo, Lunastorta, non fare l'idiota, mi stai deprimendo» disse, imbronciandosi «E tirati su, per la miseria, ti serve solo un po' d'allenamento»
James annuì energicamente al suo fianco, affondando le mani nelle tasche posteriori dei pantaloni scuri.
«Già, possiamo darti una mano» disse, fortemente fiducioso «Se la pianti, però»
Ma nelle ore di lezione seguenti l'umore di Remus non migliorò, e quando si diressero verso la Sala Grande per il pranzo aveva pronunciato a stento qualche parola.
Si abbandonò pesantemente sulla panca, gettando la borsa sotto il tavolo, a quanto pareva senza aver intenzione di toccare cibo.«Remus!» trillò Alice, guardandolo con apprensione mentre tagliava una fetta di carne «Che ti è successo? Sembri sconvolto»
«È ancora sotto shock per quello che è successo oggi a Pozioni» spiegò Peter senza mostrare troppo tatto.
«Oh» fece lei, sinceramente dispiaciuta e, sentendosi parecchio imbarazzata, non aggiunse altro.
Lily, invece, gli riempì il piatto e glielo porse, un sorriso incoraggiante stampato sul volto gentile.
«Su, mangia qualcosa» gli disse con calore «Non pensarci più, posso aiutarti io. D'ora in poi considerami la tua insegnante personale»
Remus le rivolse un debole sorriso e la ringraziò sottovoce, ma ancora non parve propenso a ingerire alcunché.
«E poi, se ci pensi bene» intervenne Mary con entusiasmo, «non è successo niente di grave. Non ti ricordi quando la mia pozione è finita dritta dritta su Lumacorno carbonizzando la sua cravatta preferita? Ho avuto tre settimane di punizione, ma poi gli è passata... più o meno»
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The Final Chance /a Marauders's story/
FanficThe Final Chance. L'ultima possibilità. L'ultima possibilità per respirare la magia di Hogwarts, la casa più bella, nell'ultimo anno di dolce spensieratezza. L'ultima possibilità per James di sgraffignare il cuore di Lily invece di uno stupido Bocci...