LO SCONTRO

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Stavo dormendo profondamente, e ad un certo punto sento Soda (mio fratello maggiore) gridare:

SODA. "Mizukiiii, sveglia senò faremo tardi a scuola!!",

lo disse con voce molto preoccupante, questo significava che era molto ma mooolto tardi.

Allora balzai giu da letto come un lampo, cercai di mettermi la divisa della scuola il più fretta possibile, corsi giù dalle scale presi un pezzo di pane, e uscii con il mio skateboard.

Ad un certo punto nella strada andavo troppo veloce,ed non ero neanche concentrata di quello che facevo, ad un tratto "BUUMM" mi ero scontrata con qualcuno, avevo sentito dei rubori di libri cadere.

Allora decisi di aprire gli occhi e davanti a me c'era un ragazzo della mia stessa età con capelli neri un pocchetino lunghi, ma non tanto, la sua frangia gli copriva l'occhio sinistro che era presa da un elastico piccolo marrone, mi accorsi che aveva degli occhi azzuro mare,

IO. "sono bellisimi" pensai, lui si alzò e mi porse la sua mano

RAGAZZO. "stai bene, non ti sei fatta niente"

Mi disse con voce molto gentile, non sembrava arrabiato, anzi aveva la faccia che sembrava dispiaciuto, ma era mia la colpa, io andavo troppo veloce con la tavola. Era mia la colpa

IO. "no, non mi sono fatta ninte grazie"

mi aiutò ad alzarmi, dopo lui si mise a raccogliere i miei libri, quando ero in piedi mi piegai ad novanta gradi con la testa abbassata,

IO. " SCUSAMI andavo troppo veloce, SCUSA "

lui si giro dalla mia parte,

RAGAZZO. "no la colpa e tutta mia, stavo leggendo per strada, se non avevo quel libro in mano e vossi stato attento alla strada ti avrei lasciata passare".

poi mi ricordai che ero in ritardo per la scuola, presi tutti i libri che mi capitavano e li misi dentro la caretella.

IO. " SCUSAMI ANCORA MA ADESSO DEVO ANDAREEE!!"

RAGAZZO

L'avevo vista sfrecciare via con il suo skate, era una ragazza interessante è bella con quei capelli marroni scuro e i suoi occhi verdi, mi sarebbe piaciuta conoscerla, abbasai lo sguardo e vicino ai miei piedi vidi un quaderno con la copertina piena di mini skate, dalla curiosità inziai ha sfogliarlo, e vidi che c'erano tantissimi appunti, su le gare negozi, sponsor,ma la cosa che mi ha impressionato di più erano i disegni ( fatti benissimo) di acrobazie con le formule affianco, era tutto accurato nei minimi dettagli:c'erano la spinta, la forza di gravità, e anche l' accerelazione, quindi pensai che aveva voti alti a scuola,poi mi accorsi che al fondo del quaderno c'era un piccolo scomparto dove al suo interno c'era un foglio di iscrizione per una gara che va in diretta,allora avevo capito che dovevo restituirlo,mi misi a cercarla.

MIZUKI

Ero arrivata davanti alla classe presi fiato e prii la porta
IO. "SCUSI PER IL RITARTO PROFESSOR..."

NON C'ERA NESSUNO

BIDELLO. "Scusami che ci fai qui, oggi e sabato"

IO. "SA..SABATOOO" "ERRIVO A CASA E LO AMMAZZO"

BIDELLO. "Scusa cosa hai detto" mi girai verso il signore e gli chiesi

IO. "Scusi signore lei è qui da solo a pulire la scuola"

BIDELLO. "Si perché"

IO. "Se vuole l'aiuto a pulire" io sorrisi e lui mi ricambiò.

LA MIA VITA DA SKATERDove le storie prendono vita. Scoprilo ora