CAPITOLO 8

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"Inizi a preparare le tisane anche tu?" Giulia mi colpisce con il fianco ridendo "Una tisana per Luca e un bicchiere d'acqua per me, non mi convertirete mai alle tisane prima di andare a letto" aspetto che l'acqua si colori di viola. Ho optato per la tisana ai frutti di bosco quella sera. Non capirò mai il rito della camomilla barra tisana, se fosse per me berrei il caffè prima di andare a letto ma poi so che starei con gli occhi spalancati tutta notte quindi opto per un semplice bicchiere di acqua ghiacciata. Acchiappo anche una confezione mezza vuota di biscotti così mangeremo solo quelli e non ci faremo fuori una confezione intera come al solito "Notte tesoro" bacio sulla testa Giulia che mi schiocca un bacio sulla guancia "Notte" sorridendo vado in stanza, ricordandomi all'ultimo che non devo andare in quella che non ho occupato fino a quel momento ma in quella di Luca. La casa è immersa nella penombra "Ma che hai fatto?" i due letti singoli ora sono attaccati, formando una sorta di letto matrimoniale improvvisato "Ho il permesso di Maria tranquilla" gli allungo la sua tisana ed i biscotti poi metto il mio bicchiere sul mio comodino "Sembra di essere a casa mia" mi manca la mia casetta. In realtà mi manca tutta la vita che ho fuori anche se da una parte ho anche paura dei cambiamenti che potrei trovare una volta messo piede fuori da quelle quattro mura. Il mio timore più grande però è che i rapporti che ho costruito lì dentro non reggano l'mpatto contro la vita di tutti i giorni. Io sempre abituata a stare bene o male da sola ora non riuscirei a stare senza quei pazzi scatenati. Senza Giulia e la sua risata, senza Sangio e la sua perenne fame, senza i consigli di Leonardo che peraltro mi manca un sacco...
"Mi inviti a casa tua quando usciamo?" mi siedo sul letto a gambe incrociate e mi tolgo la felpa rimanendo con una canotta nera che fa il paio con il paio di pantaloncini corti che indosso sotto "Ma dormi così?" annuisco "Si, che problema hai? È un semplicissimo pigiama, o meglio l'ho adattato io a pigiama" si la canotta è scollata e a furia di lavaggi probabilmente è di una taglia troppo piccola ed i pantaloncini sono proprio striminziti tanto che la felpa li copriva per intero ma sono abituata a dormire così "Allora io dormo senza maglietta"
"Fai quello che vuoi. Non mi lamento mica io" Luca si siede accanto a me "Scema che sei...grazie della tisana" lui indossa un pantalone della tuta che gli arriva al ginocchio ed una maglietta nera "Figurati..comunque certo che puoi venire a casa mia a Roma. Quando sarai qui potrai sempre stare da me"
"E com'è casa tua?" inizia a bere e anche solo quel gesto piccolissimo mi ipnotizza...
"Giusta per due persone, anche se c'è pure un divano letto quindi all'occorrenza ci stanno altre due persone. Ci ho abitato poco in realtà, me la sono vissuta veramente poco, perché sono stata spesso in giro. È stato il regalo per la maturità dei miei genitori. Sapevano che adoravo Roma e che per il mio lavoro sarebbe stato molto meglio stare qui quindi anche se a malincuore quello è stato il loro regalo. Anche Milano è piena di opportunità ma quando stavo frequentando l'ultimo anno di liceo ha avuto una borsa di studio qui e quindi mi sono trasferita..da allora sono stata spesso in giro, solo durante il lockdown ci sono stata per mesi altrimenti è come nuova. Durante quei tre mesi l'ho completamente stravolta, ho messo tutto in ordine come dicevo io e ora la sento mia...ma potrebbe essere nostra...se ti va" ci ho pensato spesso in quei mesi, a me e lui nella mia casa. Le sue cose insieme alle mie, dargli un mazzo di chiavi, sapere che quando torno la casa non è vuota..
"Dov'é finita la Chiara che preferiva stare lontano dai legami? È sempre stato così no? O sbaglio?"
"No è vero. Ho qualche amica ma nessuno per cui darei la vita come si dice. Sono sempre stata una solitaria" Luca è l'eccezione alla regola, è quella variabile diversa da tutto il resto che non avevo previsto ma che ultimamente avevo ricercato "Il lockdown passato completamente da sola non mi è dispiaciuto più di tanto ma mi sono resa conto di essere parecchio... sola in realtà. Le amiche da chiamare erano sempre le stesse e le videochiamate che ho fatto sono state quasi esclusivamente di lavoro..non so, sarà che ho compiuto 24 anni, non sono più piccolina..ho bisogno di sapere di poter contare su qualcuno. Ci sono i miei genitori ovviamente ma ho bisogno di una persona che mi abbia scelta, che abbia visto dietro la mia corazza e che sia riuscita ad abbattere i mille muri che mi sono costruita. Loro non mi hanno scelta e non sono stata sicuramente la figlia più facile da crescere" lo guardo e lo vedo sorridere "Io ti ho scelta" mi fa cenno di appoggiare la testa sulle sue gambe e mi passa le dita fra i capelli "Casa mia a Roma potrebbe diventare tipo nostra, cioè quando sei qua sai che avrai sempre un posto dove stare. È inutile che cerchi un posto..."
"Mi stai chiedendo di andare a convivere?"
"Lo stiamo già facendo. Si lo so ci sono altre persone qua ma andiamo bene insieme no? E poi ci sarà il lavoro che si metterà di mezzo quindi non passeremo così tanto di quel tempo assieme"
"Una convivenza noi due da soli...senza nessuno che ci rompe..mi piace" sorrido e alzo leggermente la testa per baciarlo "Dovrò fare scorta di tisane. E finalmente ci sarà qualcuno che usa quella cucina"
"Ti serviva un cuoco quindi" gli pizzico la gamba e lui mi dà una pacca sul sedere
"Luca smettila che non posso assolutamente fare quello che ho in mente di fare quindi cambiamo discorso" anche lui sta pensando la stessa cosa ovviamente "Se ti metti vestita in questo modo è logico che io pensi determinate cose..cambiando discorso...ho finito di editare la nuova canzone..ti va di sentirla finita?" annuisco e prendo una cuffietta "È quella che ballerò tutta estate, ci posso fare una coreografia" è veramente molto bella, ritmata, giusta da ballare "È fighissima..se la fai in puntata spaccherai di sicuro"
"La devo fare domani nella gara degli inediti e se va bene credo di farla in puntata. So già che non vincerò ma amo questa canzone, come è venuta"
"Io non so assolutamente che coreografia fare domani per la gara. Credo quella con i tacchi" faccio ripartire la canzone "Quella che piace a me, ma mi piacciono tutte quindi..adoro quella che hai fatto il primo giorno"
"L'ho montata io quella coreografia. Grazie a Sam adesso mi sto appassionando un sacco anche a fare le coreografie"
"Allora facciamo che sarai la ragazza che balla sul palco con me quando mi esibisco"
"Questa la sa far meglio una ragazza che fa latino" scoppio a ridere al vedere la sua faccia "Stavo scherzando dai..se riesco a scherzarci è un buon segno no? Capiterà che la vedremo quando siamo assieme e non è che posso far finta che prima non stavi con lei" mi metto seduta, poi mi infilo sotto le coperte. La stanchezza inizia a farsi sentire ma so perfettamente che passeremo un'altra ora a parlare prima di riuscire a dormire. Lo guardo mentre mette a posto il computer e poi sistema le cose che ha lasciato in disordine. Per un casinaro come lui mettere tutto a posto è un grande sforzo. Ora la camera è perfetta, sembra veramente quella di casa mia "Guarda che puoi anche lasciare qualcosa fuori posto eh. Non ti metto mica in punizione" sorride e mi passa il suo amato pupazzo. Abbraccio Yellow "Te l'ho mai detto che sei bellissimo?" scuote la testa "No...e poi non lo sono affatto. Siamo una coppia squilibrata, tu bellissima ed io un ragazzo normalissimo"
"Ma finiscila...io sono normalissima e tu favoloso" non mi sono mai considerata bellissima, anche se sicuramente la danza mi ha regalato e continua a regalarmi un bel fisico. Amo le mie gambe lunghe, gli occhi grigio verde ma per il resto non mi sono mai curata troppo di essere la più figa. Come ho detto spesso ai miei coinquilini però non ho mai avuto grossi problemi di autostima a differenza di Luca "Smettila" si siede sul letto "Facciamo che la tengo la maglietta" non mi guarda in faccia e questa è una cosa che non sopporto. Voglio che lui mi consideri una delle persone con cui non farsi assolutamente nessun tipo di problema. Non voglio che il fatto di stare insieme cambi questa cosa "Dimentichi che ti ho già visto di sfuggita senza maglietta eh...mi spieghi qual'è il problema adesso?" mi rimetto seduta "E poi non è che due fidanzati stanno perennemente vestiti Luca"
"Non è che abbia sto gran fisico" alzo gli occhi al cielo "E pensi che me ne freghi qualcosa? A parte che non è assolutamente vero..e poi non tutti i ragazzi che ho avuto erano alti un metro e novanta e super fisicati"
"Immagino" gli prendo il viso fra le mani e glielo alzo "Sei bello Luca, dentro e fuori e se qualcuno ti ha fatto pensare il contrario sono cazzi loro...ora alza le braccia" scuote la testa "Non mi far incazzare....muoviti" sposto le coperte e seppur sappia che sarà controproducente per il mio povero autocontrollo mi metto seduta a cavalcioni su di lui "Alza le braccia..per tua sfortuna sono scassacazzo e pignola quindi..." sbuffando ma anche sorridendo alza le braccia ed io gli sfilo la maglia. Non sono una che si imbarazza ma lui ha anche quel potere evidentemente. Arrossisco ma lo guardo negli occhi e non permetto che lui abbassi lo sguardo "Lo so che non hai mai avuto un bel rapporto con te stesso ma...non hai proprio nulla che non vada Luca te lo assicuro.." dato che siamo nella penombra e nessuna voce minacciosa ci ha ancora detto di metterci sotto le coperte alzo una mano e gliela poso all'altezza del cuore "Come fai ad essere così?"
"Così rompicoglioni?" il suo cuore batte a ritmo forsennato sotto le mie dita
"No scema..intendo che sai sempre cosa dirmi"
"Ti conosco ormai anzi forse sono quella che ti conosce di più qui dentro. Abbiamo parlato per ore di tutto, so che sei insicuro e ho cercato di aiutarti a superare questa cosa ma..deve partire tutto da te Luca, io non posso dirti cosa fare perché non sono te. Posso dirti che capisco ma solo tu sai perché hai così poca autostima. Io non sono mai stata insicura di me quindi non so cosa fare ma se tu me lo dici posso provarci ad aiutarti" sbuffa e cerca di sfuggire al mio sguardo ma ormai probabilmente ha capito che sono una rompicoglioni di prima categoria "Sono sempre stato la seconda scelta..sempre..Amici è la mia sola occasione di essere qualcosa di diverso dal ragazzino che sta sempre in fondo al gruppo, che le ragazze guardano solo di striscio per poi andare da quello più figo..la mia solo occasione di essere qualcuno" quelle parole mi si piantano dentro e mi fanno un male cane. È come se solo in quel preciso istante capissi quello che lui può aver provato in quei 20 anni "Siamo diversi come il sole e la notte Luca, lo sai. Io sono sempre stata una ragazza fortunata, che ha sempre avuto tutto quello che voleva dalla vita. Non ho mai avuto grossi problemi, i miei genitori pur non essendo ricchi non hanno mai avuto grossi problemi economici e la mia vita è sempre stata...facile diciamo..quindi non ti dirò che ti capisco perché non posso farlo ma ti posso assicurare che per me non sei mai stato la seconda scelta"
"E se lo diventassi?"
"E se diventassi io la tua seconda scelta?" scuote la testa "Ti senti così?" alzo le spalle perché in quel momento, fra le sue braccia mi sento la ragazza più fortunata della terra ma chi può dire cosa succederà quando usciremo da quella stanza ed affronteremo il mondo esterno?
"Adesso no, ma si, ho paura di quello che succederà dopo quindi..tutti abbiamo paura di essere la seconda scelta di qualcuno e fa male soprattutto se per te quella persona è l'unica che tu abbia mai amato nella tua vita"
"Come hai fatto ad innamorarti di me?"
"Bella domanda...c'è una cosa che non ti ho mai detto. Quando ho fatto il primo provino ad Amici, quando ci siamo incontrati per la prima volta..frequentavo un ragazzo...nulla di particolare, lui sapeva benissimo che non ci sarebbe mai stato molto altro che una storia di sesso.." a quelle parole lui alza gli occhi al cielo "Possiamo saltare la parte dove stai con altri ragazzi?"
"Non ho fatto la suora di clausura fino ad ora"
"Lo so ma non amo particolarmente pensare a te con altri ragazzi"
"Se te lo fossi dimenticato io ti ho visto baciare un'altra per mesi davanti ai miei occhi"
"Lo so e.." poso la bocca sulla sua ma quello che doveva essere solo un modo per zittirlo si trasforma in qualcosa di molto diverso. Se fossimo da soli sappiamo entrambi che andremmo molto oltre. La sua mano si apre sulla mia schiena e mi incolla al suo petto "Ci cazziano se andiamo oltre lo sai...e quello che ho detto non era per rinfacciartelo ma solo per dirti che ci sono stata malissimo Luca...e comunque non mi hai fatto finire il discorso. Mi distrai e sta cosa non va affatto bene"
"Stavi con uno quindi.."
"Frequentavo uno..ma la sera stessa dei provini l'ho mollato. E mi ero pure decisa a scriverti su Instagram ma poi ho saputo che eri interessato ad un'altra quindi...sei sempre stato la mia prima scelta...anzi non ti ho neppure scelto, ti sei messo sulla mia strada e mi hai ribaltato la vita. Non ti rendi conto di quello che sei Luca. Si hai mille difetti ma quando sorridi o quando mi guardi o quando semplicemente mi parli per non parlare di quando attacchi a cantare o a suonare il piano sei favoloso..sei favoloso Luca e non devi abbassare lo sguardo quando te lo dico perché te lo ripeterò quante volte vorrai. Ti stuferai di sentirtelo dire" sorride e il mio mondo si colora "Avrai avuto tutti ragazzi fighissimi"
"Ma non erano te.." mi racchiude la guancia nel palmo della mano e quel semplicissimo gesto mi fa sciogliere il cuore "Non sai quanto vorrei che fossimo da soli"
"Lo so fidati..mettiamoci sotto le coperte" sono quasi nove mesi che non sto con un ragazzo e la cosa inizia a pesarmi seriamente. Se a questo si somma il fatto che lui è una cosa a parte rispetto a tutti gli altri vorrei proprio oscurare la telecamera che ci riprende. So che abbiamo firmato un contratto ma quello è l'aspetto di quel percorso che ho sempre retto di meno. Ci mettiamo fronte contro fronte con il suo fidato pupazzo giallo fra di noi. Ci fissiamo senza parlare ma lo stiamo facendo con gli sguardi. Forse non tutto quello che una persona prova lo si può esprimere a voce, probabilmente ci sono alcune cose che sono impossibili da dire con la voce
"Posso chiederti una cosa?"
"Dimmi" mi metto più comoda e per non dover parlare ad alta voce ci mettiamo vicinissimi, con i nasi che si sfiorano "Quando usciremo da qui, insomma sicuramente vorrai vedere la tua famiglia, ma poi...insomma ti andrebbe di venire a Napoli e conoscere i miei? So che sarà un casino e che magari non è proprio l'ambiente a cui sei abituata ma.." fermo le sue parole baciandolo "Assolutamente si..e a proposito di questo volevo dirti una cosa...ci penso da settimane ma non ho mai avuto l'occasione di dirtelo e poi mi pareva una cosa troppo personale e ti saresti chiesto il perché di questo gesto e avrei dovuto necessariamente spiegarti quello che provavo.."
"Mi devo preoccupare? Sembra una cosa iper importante" lo è ed è qualcosa che mi porto dentro da un mese e mezzo buono "Il premio Tim che ho vinto con la gara giudicata da Pippo Baudo" lui annuisce senza capire dove voglia andare a parare. Vincere quel premio aveva significato un sacco di cose per me. Non amavo perdere in generale quindi qualsiasi gara ci fosse stata fra noi ballerini per me era stata una gara da vincere. Quella in particolare aveva significato vincere 5 mila euro "Ho deciso che metà del premio lo abbia tu" sgrana gli occhi "Stai scherzando" scuoto la testa "No, sono molto seria fidati. La metà di quei soldi è tua. E non pensare neanche per un attimo che lo faccia per una sorta di pena nei tuoi confronti, lo faccio semplicemente perché è la cosa giusta da fare"
"Ma perché? Insomma quei soldi sono tuoi, avrai un sacco di desideri da realizzare e.."
"Molti dei miei sogni li ho già realizzati Luca. In questi 24 anni ho fatto di tutto, ho viaggiato per il mondo ballando un pochino dappertutto, ho visto un sacco di posti, ho vissuto sempre al massimo pensando che più cose avessi fatto e più sarei stata felice. E lo sono stata. Sono stata molto felice perché ho messo la danza davanti ad ogni cosa e la danza mi ha ripagato con un sacco di soddisfazioni. Ma qui dentro ho capito che la danza non è tutto...ci sono tante altre cose..ci sei tu e...voglio che questo premio aiuti una persona che è stata meno fortunata di me nella vita e voglio che aiuti la tua famiglia. Accetta questo regalo per favore" lui rimane zitto e io ho una paura fottuta che si alzi da quel letto dicendomi che sono una cretina "Non so cosa dire"
"Non devi dire nulla Luca" non servono parole in quel momento. È semplicemente perfetto, anche se sinceramente potrebbe essere ancora più perfetto se potessimo spegnere quella telecamera "È un tuo premio"
"È un premio e serve per realizzare qualche sogno o per rendere meno pesante a qualcuno un periodo che è complicato per tutti. Voglio che metà sia tua e la mia parte la useremo per fare qualcosa assieme tipo un bel viaggio, andarcene via insieme da qualche parte" non mi sono mai permessa di fare progetti assieme a qualcuno perché nessuno ha avuto la capacità di convincermi che stare assieme sarebbe stato molto meglio che stare da soli "Sei sicura di sta cosa? Insomma non so veramente cosa dire"
"Non devi dire nulla.." lo bacio e sento di aver fatto la cosa giusta. Ho aspettato pazientemente il nostro momento, soffrendo ma sapendo in fondo al cuore che sarebbe arrivato un attimo perfetto per noi "Ti amo"
"Anche io ti amo Luca" ci addormentiamo guardandoci negli occhi, in quel posto che probabilmente ci ha cambiato per sempre, che ha cambiato per sempre noi e le nostre vite. È una nottata strana, dove mi sveglio spesso ma dove vedo accanto a me lui e questo mi basta. È un primissimo tassello, piccolo, quasi infinitesimale ma è qualcosa ed il futuro non mi sembrato mai così bello..

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