"Chiara...puoi andare un attimo fuori? Ti cerca Luca..." mi fermo a metà di una coreografia "Così? Sono in canotta e leggins al ginocchio..non può aspettare un attimo che almeno mi vado a cambiare?" il ragazzo della produzione mi fa cenno di no, scuotendo la testa ed io sbuffo "Ma chi cazzo me l'ha fatto fare" lui si mette a ridere e sussurra che me lo sono scelta io ed io non posso che dargli ragione. Si, l'ho scelto io e ne sono perfettamente consapevole. Acchiappo la felpa, che poi è sua e infilo al volo le scarpe. Ovviamente metto anche la mascherina bianca, nostra fidata compagna nei piccoli spostamenti che poi sono casa, studio e viceversa oltre a poche piccole passeggiate nei prati attorno, sempre sorvegliati da qualcuno della produzione. Sarà strano non avere nessuno intorno che ci guarda quando usciremo fuori da lì. Saluto le persone che incontro che ricambiano correndo poi chissà dove. Quanto mi mancheranno tutti quanti..quello che mi sembrava un ostacolo insormontabile all'inizio, tutta quella novità che mi faceva un sacco paura, ora so che mi mancherà come se mancasse una parte di me. Manca pochissimo e dovremo tornare a fare i conti con la realtà ed è quello ora a fare un sacco paura...
Mentre esco mi faccio una coda alta e cerco di riprendere fiato. Sono tre ore che mi alleno e nel pomeriggio mi si prospetta un altro bel ripasso di tutte le coreografie per l'ultima puntata del serale, la finalissima. Mancano quattro giorni e ho da perfezionare una cosa tipo 20 pezzi fra cavalli di battaglia e coreografie nuove che mi sono state cucite addosso da Veronica ed Andreas per cercare di vincere la categoria danza e perché no, alzare anche la coppa di Amici20. Sarebbe un sogno ovviamente ed in quei giorni più di una volta mi sono immaginata mentre alzo al cielo il trofeo. Per la prima volta nella vita però non ho l'obiettivo fisso di vincere. Arrivata a quel punto sarei comunque contenta di com'è andata, perché molte vittorie le ho già portate a casa. Una su tutte un ragazzo che in quelle ultime settimane mi sta facendo vivere una specie di favola. Abbiamo avuto anche le nostre discussioni e ne avremo altre mille ovviamente ma svegliarmi accanto a lui ogni mattina è impagabile.
"Scendi le scale" mi indica Luca che sta in mezzo al prato che circonda gli studi Mediaset. Non vedo bene da quella distanza ma mi pare che stia parlando con un'altra persona e sono divisi da un vetro di plexiglas, il nostro incubo in tutti quei mesi. Odio quei divisori, il non poter guardare in faccia le persone che ci circondano. Scendo le scale di ferro e mi avvicino a Luca "Eccola" mi blocco quando capisco chi è la persona con cui sta parlando. L'ho già vista in videochiamata qualche volta, soprattutto nel periodo di Natale.
"Ciao" la mamma di Luca mi fa un cenno con la mano e mi sorride "Buongiorno" non so cosa dire ed il mio primo istinto è quello di girare sui tacchi e scappare a gambe filate da quella situazione. È la primissima volta che mi trovo faccia a faccia con la mamma di una persona con cui condivido più di una storiella di puro divertimento anche perché per me è la prima volta per tutto quanto riguarda quell'universo totalmente sconosciuto che sono le storie d'amore in generale "Come stai? Stavi provando immagino" non so se darle del lei o del tu, mi ricordo che durante una chiamata in cui Luca mi aveva presentata lei mi aveva ammonita dicendomi di darle assolutamente del tu ma in quel momento ero un'amica di suo figlio e non la sua ragazza. La voce mi trema quando rispondo alla sua domanda "Si, come sempre...mi spiace di essere conciata così" mi tolgo la mascherina e tento di sorridere ma non so cosa ne venga fuori. Luca mi mette un braccio attorno alla vita e mi attira più vicina "Sei bellissima ugualmente..." mamma e figlio lo dicono in sincro e questo rompe definitivamente il ghiaccio "Luca ha voluto che ci raggiungessi. Io ovviamente sono felicissima di conoscerti di persona anche se so che abbiamo pochissimo tempo..."
"Anche io sono felice di questo incontro solo che sarei voluta essere leggermente più presentabile..ed ovviamente sono in panico se non si fosse capito" Luca mi bacia sui capelli e mi sussurra di stare tranquilla "Quando verrai a casa nostra almeno mamma la conoscerai già"
"Dipende se tua mamma mi vuole a casa vostra" ne abbiamo parlato un sacco in quelle settimane. Lui sembra felicissimo di questa presentazione in famiglia ed anche io lo sono però non so assolutamente cosa aspettarmi. Del resto per me sarà un'assoluta prima volta, l'ennesima di quel periodo totalmente folle ma anche bellissimo per me "Ma assolutamente si, stiamo già preparando tutto per ospitarti"
"Non so cosa dire, nel senso che per me é tutto nuovo"
"Lo so ma ho capito da quelle poche immagini che hanno mandato in onda di voi due che ci tieni veramente a Luca quindi sei la benvenuta a casa nostra. È entrato qui dentro che era un ragazzino con mille dubbi riguardo ad un sacco di cose ed ora esce che è praticamente un uomo con accanto una donna che lo ama e che lui ama. Una mamma non può che esserne felice"
"Difficilmente rimango senza parole invece stavolta non so proprio cosa dire..e poi questo doveva essere un vostro momento e mi sento un'intrusa"
"Fai parte della famiglia quindi.." Luca mi sorride ed io mi sciolgo letteralmente "Hai una brutta influenza su di me tu lo sai vero? Di solito sono così sicura di me invece non so più cosa dire quando sei nei dintorni" una folata di vento mi fa rabbrividire e mi stringo di più nel suo abbraccio. Luca si toglie la giacca di pelle e me la mette sulle spalle "Siete bellissimi assieme Chiara" gli occhi della mamma di Luca si riempiono di lacrime che lei tenta di mascherare. Io sono nella stessa situazione "Tutto merito di suo figlio"
"Dammi del tu per favore...e mi raccomando vieni a casa appena puoi eh che tutta la famiglia ti vuole conoscere. Sarà un casino assoluto ma ci piacerebbe che ci fossi anche tu. Credo che Luca non vorrebbe nulla di diverso" lui annuisce e ci fissa ad intermittenza "Siete le due donne più importanti della mia vita al momento quindi.." mi sembra ancora strano che lui mi dica quelle cose "Luca.."
"È vero e mamma mi sa che l'aveva capito prima di me"
"In tempi non sospetti io gliel'avevo detto che in quella casa c'era una persona fatta apposta per lui e non era quella che stava con lui in quel momento" non replico ma dentro di me sorrido. Conoscere la famiglia di Luca era un qualcosa di cui avevo un sacco paura perché per me quel terreno era totalmente inesplorato. Avevo conosciuto le famiglie di alcuni miei amici con cui avevo superato in seguito il confine dell'amicizia ma lui è qualcosa a parte per me. E sapere che la sua famiglia approva la nostra storia mi toglie un enorme peso dal cuore. Sono decisamente più tranquilla adesso "Mi sa che dobbiamo andare altrimenti ci vengono a prendere di peso" Luca e sua madre si salutano poi lei si volta verso di me "Grazie Chiara"
"Di cosa?" Luca mi abbraccia da dietro e sento che sorride "Di tutto" annuisco e muovo la mano per salutarla. Intreccio la mano a quella di Luca e ci allontaniamo poi lui si volta di nuovo verso sua mamma e le manda un bacio "Sei matto comunque, sono conciata da schifo e tu mi fai conoscere tua madre"
"Ma se sei bellissima, te lo ha detto anche lei" saliamo le scale e giriamo nel vialetto che porta alla casetta "Sembra che andiamo a casa nostra"
"Eh magari..." proprio in quel momento si avvicina un ragazzo della produzione e ci dice che possiamo andare in casetta a pranzare e che saremo da soli perché gli altri tre finalisti arriveranno più tardi "Possiamo pranzare in giardino allora? C'è una bellissima giornata" ci dice che possiamo fare quello che vogliamo, anche farci una passeggiata prima di rientrare. Decidiamo di fare il giro lungo allora di modo che almeno per una decina di minuti non avremo le telecamere puntate addosso. In quell'ultima settimana ci hanno dato leggermente più libertà anche perché siamo solo in 5 e la produzione è tutta concentrata nella preparazione della finale. Passeggiamo lentamente "Mia mamma è molto contenta di noi due"
"L'ho capito e non sai quanta paura avevo della sua opinione. Lo so che me lo avevi già detto ma voglio che lei sia d'accordo sulla nostra storia. So quanto siete legati"
"Lo penso veramente che siete le due donne più importanti della mia vita in questo momento" non rispondo ma lo guardo di striscio. Maglietta nera, jeans, cappellino nero messo al rovescio. Mi pare la cosa più bella che abbia mai visto nella mia vita ma probabilmente non faccio testo perché lo penso ogni volta che poso gli occhi su di lui. Lo tiro verso destra e mi fermo con la schiena appoggiata ad un edificio basso che non so assolutamente cosa sia ma che al momento va benissimo per ripararci da ogni sguardo "Ci stiamo imboscando per baciarci? Fa molto liceo per sfuggire allo sguardo dei professori" rido e gli faccio cenno di avvicinarsi "Vuoi perdere tempo a parlare o vuoi baciarmi?" non faccio tempo a finire la frase che le sue labbra sono sulle mie. Ci siamo baciati mille volte in quelle settimane ma ogni volta mi sembra diverso. E il fatto di non avere nessuna telecamera puntata addosso sembra qualcosa di troppo bello per essere vero "Non ce la faccio più a fare il bravo ragazzo Chiara"
"Quindi dietro la faccia da bravo ragazzo.." lo provoco e lui mi pizzica il fianco facendomi scappare un urlo "Ti posso assicurare che i pensieri che ho in testa adesso non sono proprio da bravo ragazzo. E mi sa che anche tu sei sulla stessa barca..o no?"
"Mai negato che faccio una fatica assurda a trattenermi...." lo bacio di nuovo e ogni secondo che passa faccio sempre più fatica a non superare un limite che il contesto in cui siamo ci impone per forza di cose di mantenere "Manca poco" posa la fronte sulla mia e mi fissa direttamente negli occhi. Sostengo il suo sguardo anche se faccio una fatica assurda cavolo.
"Lo so.." gli rubo un altro bacio passandogli le mani sulla schiena "Sono seriamente al limite" mancano pochissimi giorni e anche se la paura di cosa ci aspetta all'esterno è tantissima non credo che avrei resistito oltre. Ho bisogno di chiudere gli occhi per almeno 24 ore ininterrottamente, passare un'intera giornata a letto con lui, senza nessuno attorno "Quando usciremo sarà un delirio ma voglio prendermi almeno mezza giornata per stare noi due da soli. I miei capiranno, anche i miei amici..accendiamo i telefoni, rispondiamo alle cose più urgenti e poi li spegniamo di nuovo. Ho bisogno di stare con te da solo, abbiamo un sacco di cose da fare.." giocherella con la zip della felpa ed io vorrei fermare il tempo. Prima di quella situazione non ho mai pensato a cosa significasse non poter fare quello che si vuole per un tempo così prolungato "Ho paura Luca" ce lo siamo detti spesso ma di solito è lui a dirmelo. Paura di quello che sarà, paura che quel successo sia solo momentaneo, un fuoco di paglia che come è nato si può spegnere nel giro di pochissimo tempo, paura di non saper gestire tutto, paura di cambiare e di non riuscire a tenere in equilibrio tutto quello che inevitabilmente ci pioverà addosso "Di cosa?" alzo le spalle e abbasso lo sguardo "Hey" scoppio a piangere e mi rifugio in un suo abbraccio. È il posto più bello, quello che ho scoperto essere il mio preferito, dove posso essere me stessa e dove posso lasciare fuori la Chiara sicura e sempre a testa alta per essere soltanto una ragazza di 24 anni che per la prima volta nella vita ha una paura enorme. Perdere una persona. Perdere lui. Faccio scorrere le mani sotto la sua maglietta e mi fondo direttamente con la sua pelle "Ho bisogno di te"
"Sono qua amore mio, sono qua" non so quanto rimaniamo lì, so soltanto che riesce a farmi calmare e che quando torniamo a casa nessuno ci sgrida per il ritardo perché abbiamo entrambi una faccia che dice tutto. Luca inizia a preparare il pranzo mentre io apparecchio la penisola della cucina solo per noi due "Mi dici cosa ti è preso prima?"
"Non sono capace di fare la fidanzata" scoppia a ridere ma quando capisce che sono seria mi si avvicina "Non è un lavoro Chiara. E poi in queste tre settimane sei stata bravissima. Hai molto da imparare ma ci possiamo lavorare" faccio per tirargli una sberla ma lui mi blocca per il polso e mi bacia la punta delle dita "Non è giusto però..basta che mi guardi e non capisco più un cazzo"
"Buono a sapersi.." lo spingo via ma alla fine decido di abbracciarlo perché mannaggia a lui ho costantemente bisogno di un seppur minimo contatto fisico con lui. Ho scoperto di adorare letteralmente le manifestazioni di affetto, che sia la mia mano che sfiora la sua o semplicemente intercettare il suo sguardo se siamo ai capi opposti di una stanza. In quelle tre settimane abbiamo raggiunto un nostro ritmo, fra discussioni per qualche cazzata e il momento in cui facciamo pace, perché come faccio a rimanere incazzata con lui se mi sorride e mi fa la faccia da cucciolo?
"A parte gli scherzi..che vuol dire che non sai fare la fidanzata?"
"Che non so cosa fare..quando usciremo e saremo lontani ti devo chiamare? O ti rompo i coglioni? Non so come comportarmi, non so se alcune cose possono darti fastidio o meno. Anche davanti a tua mamma non sapevo cosa dire. Non mi sono mai dovuta preoccupare di queste cose. Non ho mai conosciuto la famiglia di qualcuno a cui tengo così tanto. E se sbaglio qualcosa?"
"Seguì l'istinto" facile a dirsi. Se seguissi l'istinto starei costantemente nel caldo rifugio di un suo abbraccio "Sono innamorata di te" lo dico come se quello spiegasse tutto ma non so cosa altro dire "Lo so"
"No che non lo sai. Cioè lo sai ma forse non...ho bisogno di te, costantemente..ti cerco sempre, penso sempre a te, sei un pensiero fisso in testa..." mi alzo dalla sedia ed inizio a passeggiare per la cucina. Mi blocca prendendomi per un polso e mi trascina verso la stanza che condividiamo poi si rivolge alla telecamera più vicina "Possiamo chiuderci un attimo in bagno? Non facciamo assolutamente nulla ma abbiamo bisogno di un attimo da soli, per favore" dopo un tempo che fare infinito una voce maschile ci dice semplicemente "Va bene" così ci chiudiamo nel bagno dove non ci sono telecamere ovviamente e dove è assolutamente vietato stare in più di una persona a meno che non si tenga la porta spalancata e che ogni tanto si faccia capolino con la testa per dire che va tutto bene "Manteniamo la promessa di non fare nulla di particolare anche se sono molto tentato di infrangere questa promessa" mi spinge delicatamente contro la porta chiusa e mi intrappola letteralmente piantando le mani ai lati del mio viso "Non ti fermerei fidati" poggia la fronte sulla mia e sbuffa "Lo so..tornando al motivo per cui siamo qua..pensi che cambi idea su di noi usciti da qua?"
"No...o meglio non lo so..odio sta insicurezza anche perché non l'ho mai provata. Non mi sono mai trovata nella situazione di essere gelosa di una persona perché non mi è mai importato nulla se qualche ragazzo che frequentavo si faceva contemporaneamente altre ragazze..chi se ne frega alla fine, non ci tenevo mica Luca. Con te è tutto diverso e non so come comportarmi..non voglio fare quella gelosa o che ti fa pesare il fatto di stare male se stiamo separati qualche giorno..non sono così e non voglio esserlo ma ti amo..se non l'avessi capito"
"Ridimmelo così sono sicuro" bisbigliamo e non so neppure perché "Ti amo"
"Anche io ti amo...non ho la palla di vetro per poterti dire con sicurezza cosa succederà ma ti giuro che farò di tutto per non farti soffrire...lo sai cosa sei per me...e non voglio che tu ti paragoni e nessun'altra. Sei tu e quello che siamo è qualcosa di completamente diverso da tutto quello che è stato prima. Quanto ti amo te lo dimostro la prima notte che siamo da soli" in quelle tre settimane la nostra intesa è aumentata man mano. La corrente elettrica che scorre fra di noi ogni volta che siamo vicini è qualcosa che non posso ignorare e che non ho mai sperimentato prima con nessun altro ragazzo. E pensare che con alcuni di loro pensavo di avere un'intesa difficilmente superabile "Un piccolo assaggio me lo dai?" gioco con il fuoco e lo so bene. I suoi occhi brillano quando si avvicina ancora di più. Mi ritrovo con la schiena che aderisce perfettamente alla porta e nessun millimetro di spazio fra di noi. Mi bacia ed è come se mi accendesse. Quando ci stacchiamo abbiamo il fiatone e sono sicura che il prossimo passo sarebbe quel punto di non ritorno che vogliamo tenerci per quando saremo realmente da soli "Ti voglio da morire e spero tu l'abbia capito"
"È reciproca la cosa" ci sorridiamo dandoci appuntamento di lì a qualche giorno, quando sarebbe iniziata una nuova fase della nostra storia, qualcosa di totalmente nuovo per me che non vedevo l'ora di vivere accanto a lui.Nb. Buongiorno a tutti, eccomi qui con un nuovo capitolo. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate...baci