23.

115 6 0
                                    


Harry's pov
Erano 10 messaggi quelli nelle ultime settimane:
"Louis, posso passare da te?"
"Senti sei un bambino del cazzo, io ci ho provato a scoparti ma nemmeno quello".

Poi circa due ore dopo:
"Lou voglio andare al mare.."
"Mi passi i compiti di italiano?"
e altri inutili richieste solo per vedere il suo online.

Poi arrivava oggi:
"Lou mamma sono due giorni che non torna".
Ho spento il telefono e sono andato a scuola, due ora in ritardo ma dovevo vederlo.
Sinceramente non lo so cosa vedrò quando lo avrò davanti, probabilmente nemmeno mi guarderà in faccia e farebbe bene, io vorrei provare qualcosa o perlomeno iniziare a provare, se lo merita quel ragazzo, il problema sono io, me medesimo che ho sentito qualcosa solo ora quando lui se n'è andato a causa delle mie parole, non lo ammetto ma vorrei tanto amarti, Lou.

Arrivo a scuola, non ricordo che materie avevo, vedo Zayn e velocemente rimetto la maschera da stronzo, chiedo:
"Malik, sai che lezioni ha Tomlinson?"

Lui si gira, mi tira un pugno in faccia, barcollo e sento prima che si allontani.
"Avete in comune solo che avete scopato con me, e a proposito credo si stia baciando con un ragazzo del 5 anno"
"Fottiti Malik"z

E iniziai a cercare in tutte le classi, storia, matematica e infine italiano, sentii in lontananza una professoressa dirmi:
"Styles la classe è di là"
La ignorai, speravo di vederlo e in effetti era lì, sul banco con in mezzo alle gambe Luke.

Louis' pov
In classe il prof mancava, per cui eravamo rimasti, avevo appena iniziato a far scendere le mie mani sul corpo di quello stronzo che tante volte si era scopato Harry, che non sentii il centro dei miei pensieri urlare:
"Levati da lui o ti giuro che ti ammazzo".
Mi stacco e con non curanza dico:
"Ti lascio la carne da portarti a letto scusa Harold".

Lui si avvicina:
"Non fare l'idiota, cosa cazzo mi frega di lui" disse indicandolo.
"Perché di me si? Scaricarmi dandomi del gioco da sesso o del bambino significa volermi?" iniziavo a innervosirmi.
"Non sai cosa voglio, ti sono venuto a cercare due giorni fa, parliamone" disse in modo calmo ma muovendo le gambe in modo agitato.

"No non so cosa cazzo vuoi, non so più nemmeno cosa voglio io cazzo"
e successe l'inaspettato, sollevò le mie gambe le incrociò dietro le sue e mi baciò con foga,avevo le sue mani sul mio collo, e i suoi anelli graffivano in modo sensuale la mia pelle, gli tirai piano i capelli e lui mugolò in risposta, mi spinse al muro e prima di staccarsi sussurrò:
"Parliamo, dopo scuola, ti aspetto fuori"
mi ricomposi e finii le lezioni del giorno.

Erano le 15, erano passate due ore dall'incontro con Harry, non sapevo che pensare mi mancava così tanto che l'aria sembrava non esistere, il nodo alla gola tutte le volte che pensavo al suo profumo,
mi torturavo il cervello di pensieri:
mi voleva ancora?
non mi ha mai voluto?

Ora lo sapevo, mi cercava da tempo ed ero io a governare il grande cattivo che era, ma avevo i miei dubbi, uscii dalla porta principale e lo vidi poggiato ad un albero, fumava, si era cambiato, ora aveva una camicia di flanella colorata che portava all'interno di un jeans vero, ero stropicciata al di sotto dei bottoni dei pantaloni probabilmente ma l'importante per lui era il solo apparire bello, non guardava a quello che rovinava facendolo;
pensando a questo mi avvicinai a lui:
"Eccomi".

Lui gettò la sigaretta, provò a baciarmi ma non mi sentivo pronto alla normalità così mi scansai.
"Scusa, mi mancavi così tanto..." mi prese la mano.
"Scusami per essere stato così cattivo con te, è che non volevo illuderti di un qualcosa che non c'era, scusa ma ora so che non voglio più vivere senza le tue labbra, perdonami, ricominciamo da capo".

Io ero incerto su tutto ciò che mi aveva detto, dalla prima all'ultima parola,
ma lo amavo, così semplicemente annuii.

Harry's pov
Erano le 24.30 di quel giorno che mi sembrava aspettassi da una vita, ero ancora nudo sotto le coperte di casa mia, c'era Louis al mio fianco, avevamo appena fatto l'amore dopo settimane che lo desideravo più di ogni altra cosa, non si era voluto togliere la felpa, diceva che non voleva perché aveva freddo, non ci diedi peso, volevo solo averlo di nuovo
ora lui dormiva, e la luce riflessa del cielo lo illuminava, sembrava sceso proprio da lì per riportarmi  a vivere, per far andare via i fantasmi che da tanto vivevano radicati nelle mura di quella camera da letto.

Lo baciai all'angolo della bocca,
e sussurrai prima di addormentarti:
Grazie per avermi insegnato a respirare.

Probabilmente Harry, non aveva visto a causa del buio, cosa nascondeva sotto le coperte Louis.

Follow the starsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora