24.

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Louis' pov
Mi svegliai col suono della sveglia avvolto dalle coperte della camera di Harry, c'era aroma di tabacco e vaniglia che proveniva dal suo armadio, profumava come ogni suo abito, come ogni suo passo.

Mi voltai e notai un foglio scritto:
"Sono uscito a prendere una cosa, ti sveglierai alle 7.40 scendi giù, tra 5 minuti dovrei arrivare con la colazione".

Sorrisi e annusai il cuscino dove aveva poggiato i suoi capelli fino a poco prima,
facendolo mi si sollevarono leggermente le maniche della felpa ed i miei occhi per puro riflesso andarono ad adagiarsi sui segni della lametta, me la tolsi e indossai una felpa di lui, era più alto più avrebbe coperto meglio.

Mi diressi verso il bagno, sciacquai la faccia con acqua fredda e cercai di abbassare il ciuffo che durante la notte aveva iniziato a prender vita propria, la felpa come se fosse dotata di un allarme mi si alzava e lasciava scoprire quelle piccole imperfezioni ogni volta che i miei movimenti erano meno attenti, mi presi un minuto per osservarli e pensare a a ciò che stavo facendo:
"Hai Harry di nuovo perché lo fai?"diceva la vocina nella mia testa.

"Perché tra poco troverà di meglio tu nemmeno riesci a camminare o respirare senza sentire le urla di casa tua, sei fatto di traumi".

E probabilmente era così, era così perché mi ero ricominciato ad infliggere dolore perché Harry non c'era nessuno, mamma non tornava e non vedevo amore da tempo, ora che lo ho potrò davvero migliorare il mio stato mentale?

"No, nessuno può salvarti stupido idiota se per primo tu non salvi il tuo cuore".

—————-
"Lou sono tornato scendi" mi vestii in fretta e scesi le scale di casa Styles.

"Ehy" e lo baciai all'angolo della bocca, non si spostò ma non ricambiò.
"Oggi andiamo a scuola insieme?" disse, io annuii mentre addentavo il cornetto che mi aveva portato.

"Non hai caldo? Fanno 20º e tu sei in felpa".
Io sussultai ma strinsi maggior mente le maniche a me:
"No sono un tipo freddoloso".
Annuì a sua volta lasciandomi da solo per prendere i miei e suoi libri, dieci minuti dopo stavamo andando a scuola.

"Beh noi ci rivediamo a pranzo, ora abbiamo ore diverse" dissi quasi sussurrando.
"Si, ci vediamo dopo" e mi strinse la mano per l'ultima volta prima di allontanarsi.

Harry's pov
"Un altro tiro Styles?" disse Luke mentre aspirava la canna.
"Uno e basta devo vedermi con Lou tra meno di un'ora".
La presi tra le dita e rigirandomela pensavo se Louis avrebbe mai accettato quello che ero per davvero e come se leggesse nei miei pensieri, un mio amico disse:
"Ma il tuo ragazzo sa che ti fai le canne e ti scopi ogni ragazzo qui?".

Io buttai in terra la canna ormai finita e fronteggiandolo dissi:
"Non è il mio ragazzo prima cosa, e seconda: scopavo, non vi tocco da quando sono andato a letto con lui la prima volta", fu così che Nate ridendo sussurrò qualcosa all'orecchio di Luke:
"Qui mi dicono altro sai riccio?".

Io scattai in avanti e gli urlai in faccia:
"Di una sola parola e ti ammazzo"
detto questo mi lasciai alle spalle quello schifo che ero senza il mio Louis.

Lo vidi appena entrai in mensa, si stava sistemando i jeans neri che aveva messo quella mattina, accanto c'era Liam e davanti a lui Zayn, assorto nei suoi pensieri, non sopportavo ancora molto la sua presenza al fianco di Lou ma lo accettavo per evitare di fare la figura di chi non si fidava...

"Ehy nano" dissi baciandogli il capo e sedendomi al posto di Liam che si spostò appena mi vide.
"Ciao Zayn, Liam" quest'ultimo mi sorrise mentre per il moro bastò alzare gli occhi e guardarmi.

"Stavamo pensando di uscire sta sera"
cominciò Lou;
"Si al pub qui dietro" continuò Liam.
"Va bene, ci sto devo solo dire ai miei amici che non..." non feci in tempo a finire la frase che Nate mi apparve davanti e con il suo solito ghigno disse
"Tranquillo curly, verremo anche noi,
quello deve essere il tuo fidanzatino vero?" guardando Louis negli occhi, vidi le sue iridi farai sempre più nere e serrare i pugni ai lati della sedia, presi la sua mano e stringendola lo calmai, Liam calmò la situazione:
"Certo, nessun problema alle 21.30 lí".

Nate se ne andò e Zayn lo seguì inventandosi di dover andare in bagno,
restammo io Liam e Louis ad osservare ognuno fuori dalla finestra della scuola,
probabilmente con tanti pensieri per la testa, l'importante ora era che la mano che stringevo non era più la fredda di chi non volevo, ma aveva il sapore caldo e accogliente che aveva, casa.

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