scomposto

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avevo soltanto capito di essermi innamorata delle tue scuse, e quel "soltanto", che smaterializza l'intera vita che ci ho messo.
mi ero innamorata delle tue scuse, delle mancanze che mi urlavi in faccia e mi pregavi di riempire i tuoi vuoti; quando i vuoti sono piccoli spazi che restano tali, persino a nasconderli.
Mi ero innamorata dei tuoi giorni bui, quelli in cui cercavo di essere luce, o quella piccola stella che in un immenso bacino di puntini, ti rubava l'attenzione, talvolta più delle altre.
Mi ero innamorata della sigaretta che lasciavi a metà, omettendo a me stessa che quella sigaretta ero io, costantemente lasciata incompleta, come monologhi in riva al mare che si bloccano per un bacio rubato, e la bocca non sa più parlare, se non amare.
Mi ero innamorata dei momenti in cui mi chiedevi di aggiustarti il cuore, come se io fossi l'unica ad avere le mani giuste per farlo, oppure, semplicemente si incastravano perfettamente in quegli angoli di cuore che cercavano solo un po' di voce che li facesse sentire meno "angoli".
Mi ero innamorata dei fili della tua mente, sapendo che mentivi, quando dicevi di volermi ascoltare tutta notte: ma la notte, era fatta per restare in silenzio e far parlare i cuori, gli occhi e gli sguardi mancati.
Mi ero innamorata del fittizio che mi raccontavi quasi da farlo sembrare autentico, e la vita, raccontata con la tua voce, aveva un altro sapore al mattino. Il fatto è che poi la vita non l'ho più riconosciuta, quando hai smesso di spiegarmela.
Ed ero io, a spiegarti teorie contorte, in macchina, chiedendoti "scusa" per aver disturbato i tuoi pensieri fatti di ordinarietà, e in realtà volevo solo chiedere "scusa" a me, per aver raccontato pezzi ammaccati di me a chi non aveva mente per capire.
Mi ero innamorata delle tue bugie, le medesime che esulavano dalla tua bocca insieme al fumo con cui coloravi i tuoi polmoni: e quelle bugie, le ho cucite così bene sulla pelle, che ora è difficile guardarsi allo specchio senza sentire la tua voce parlarmi nella mente.
Ed ero innamorata, e ho sempre cercato di scaldare quelle tue mani gelide
il fatto è, che oggi preferisco le mie.

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