Il regno norreno, in quei pochi anni dalla battaglia di York, era diventato tra i più potenti e temuti del mondo.
Bjorn la Corazza, il maggiore dei figli di Ragnar, era tornato e si era sposato con la principessa del regno di Norvegia, diventando la seconda potenza e rivale di Kattegat.
Ivar, Ubbe e Hvitzark erano rimasti nella loro città natale, governandola insieme anche se le idee erano principalmente del Senz'Ossa.
Lui e Freja vivevano insieme in una casa costruitita vicino al centro della città anche se passavano la maggior parte del tempo nella foresta, allenandosi insieme.
Entrambi si erano guadagnati le loro cicatrici e tatuaggi durante le battaglie, la ragazza infatti era diventata una dell Shieldmaiden migliori, facendo quasi invidia alla stessa Lagertha, fuggita dalla città al ritorno dei fratelli."Sei diventata lenta Freja!"
Ivar parò un colpo, respingendola indietro.
"E tu sei diventato noioso!"
Provò a fare un paio di affondi, facendo attenzione a non colpirlo con troppa forza ma trovando la sua spada a parare il colpo ogni singola volta.
"C'è qualcosa che ti distrae, che cos'è Frei?"
"Niente, sono solo stanca"
Ivar bloccò un altro colpo, le afferrò il polso e con un rapido movimento del polso la disarmò, stringendola poi a sè e puntandole la spada alla gola.
"Sei sempre stata una pessima bugiarda- sorrise, lasciandole un bacio delicato sulla tempia- Avanti, cosa c'è che non va?"
"Ho un ritardo."
"Cosa?!"
"Hai capito benissimo!- la ragazza si liberò facilmente dalla sua presa, divenuta meno forte- Devo andare da una guaritrice, tra qualche giorno mi farò visitare.
Contento?!"
Si allontanò a passi pesanti, lasciando il principe norreno da solo.
Ivar decise di raggiungerla così, trascinandosi sulle braccia, la raggiunse al fiume, l'unico posto dove sapeva che l'avrebbe trovata quando voleva stare in pace.Freja si era tolta gli stivali, immergendo i piedi nell'acqua fredda, perdendosi nei suoi pensieri.
Era da un paio di mesi che provava a dare un erede al norreno e, senza fargli sapere nulla, aveva inizato a prendere delle tisane a base di erbe che facilitavano il concepimento.
Voleva che lui fosse orgoglioso di sè stesso, dimostrandogli che non era impotente o inferiore agli altri.
Strinse tra le dita il ciondolo della collana che le aveva regalato un paio di mesi prima e rimase in attesa del suo arrivo.
Dopo qualche minuto lui era al suo fianco, seduto in silenzio con la schiena contro la sua; non poteva vederlo ma poteva sentire i suoi pensieri nella sua testa.
Stavano per parlare quando Fredris, una serva che gli era stata regalata da Ubbe, che li avvisava che la cena era pronta.Il giorno della visita però l'animo di Freja era ansioso.
Ivar era diventato freddo, distante e Freidris aveva sempre uno strano sorrisetto sulle labbra.
La guaritrice le confermò di essere in attesa, di ben due mesi e le fece tutte le raccomandazioni del caso.
La ragazza, felice, corse dal norreno per comunicargli la notizia quando trovò lui, la serva e il cadavere di un soldato morto, con la gola squarciata, ai loro piedi.
Rimase ferma sulla soglia, troppo scossa per parlare.
"Lo conosci Freja?"
"Si, è stato di guardia qui davanti un paio di volte ma-"
"E tu hai pensato bene di tradirmi con lui, vero?!"
Si era alzato in piedi di scatto, gemendo per il dolore alle gambe, subito sorretto da Fredris.
"No Ivar, non lo farei mai!"
Sentiva le lacrime pungerle gli occhi.
"Allora perchè lui aveva la tua collana, quella che ti ho regalato, al suo collo?!"
"Te l'ho detto diverse volte.
La collana l'ho persa al fiume, non so dove sia finita."
"Smettila di mentire!"
Urlò, avvicinandosi lentamente a lei.
"Perchè lo hai fatto?- la afferrò per il collo con forza- Perchè mi hai tradito?"
"Non- non l'ho fatto"
Il norreno aprì la mano, lasciandola cadere a terra per poi girarsi e camminare verso il letto.
"Vattene di qui.
E non tornare più..."Fraja, senza nemmeno protestare, si alzò, massaggiandosi la gola, prese l'arco, la spada e alcuni coltelli prima di avvolgersi nel suo mantello e afferrare alcuni suoi abiti.
Ignorando i fratelli di Ivar corse verso i recinti in cui veniva tenuto il suo cavallo che era già sellato; fissò le armi e gli abiti alla sella prima di salire e uscire al galoppo dalle porte della città.
Non sapendo dove andare decise di rifugiarsi in una piccola capanna che si trovava ad Est della città, nel bel mezzo della foresta e pressoche irraggiungibile da chi non conosceva la strada.
Ivar non sapeva di quel luogo così decise di rimanere lì a vivere.Venne raggiunta, un paio di giorni dopo, da Hvitzark e Ubbe che le portarono delle provviste.
Chiese loro di non dire ad Ivar dove si trovasse, riferendo loro di aver perso il bambino e chiedendo di non venire più, avrebbe potuto seguirli e lei non aveva intenzione di rivederlo.
I mesi passavano, arrivò l'inverno e Fraja si ritrovò a partorire sola, senza nessuno accanto.
Partorì un maschietto sano, con i capelli scuri come i suoi ma gli occhi chiari come quelli del vichingo.
Quando Hvitzark, preoccupato dalla sua assenza ai mercati fuori città, andò a trovarla con delle provviste, per poco non svenne per la sorpresa; non si era minimamente accorto della gravidanza, sia perchè lei indossava sempre abiti larghi, sia perchè era molto dimagrita non vivndo più con loro.
Per i mesi successivi lui e Ubbe si alternarono per andarli a trovare, portando sempre dele provviste e, di tanto in tanto, dei giochi per il piccolo che si era dimostrato fin da subito molto intelligente.
Inoltre assomogliava sempre di più al padre, i capelli scuri erano diventiati di un castano molto chiaro, quasi dorato, i suoi occhi era diventati colore del cielo, il suo carattere però era più riflessivo, impulsivo come il padre ma più calmo nelle reazioni.Ivar era diventato intrattabile da quando aveva cacciato Freja; Freidris si lamentava sempre del fatto che non le prestasse abbastanza attenzioni, cadendo definitivamente in disgrazia quando lui la scoprì con un altro uomo: lui venne evirato, salvandosi per la grazia di Odino, lei invece fu costretta a fuggire per salvare la pelle.
I suoi fratelli gli avevano comunicato che la sua donna, quella che aveva cacciato vie e per cui aveva ucciso un uomo, tradito dalle parole della serva a cui aveva creduto, aveva perso suo figlio.
Aveva scoperto dove si nascondeva e andava spesso a trovarla la notte, osservando il suo corpo dormiente alla luce del fuoco o illuminato dalla luna.
Era lì quando la sua pancia aveva inizato a divenatre sempre più grande, era lì quando piangeva di notte, era con lei quando aveva partorito, pronto ad intervenire se avesse avuto bisogno.
Freja sapeva che lui era stato presente in ogni singola fase, avendone conferma solo dopo aver trovato uno dei suoi coltelli accanto alla finestra, un paio di giorni dopo il parto, ma aveva preferito non dire niente.
Lui aveva sbagliato e adesso stava a lui scusarsi.
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Alone I will fight for you
RomanceUna ragazza, maltrattata e ribelle, decide di vivere da sola, nella foresta, combattendo contro tutti coloro che volevano imprigionarla.