𝚂𝚎𝚌𝚛𝚎𝚝

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Il preside guardava stupito Emma che, infuriata come non mai, si era messa a difendere il suo amico

"Portamelo qua" disse il preside con voce seria

"ODDIO SUBITO!"

La ragazza corse nel luogo nel quale aveva lasciato Dave a passo svelto. Lo vide e si fiondò su di lui, trascinandolo nell'ufficio. Egli, confuso, continuava a chiedere il motivo del suo comportamento ma lei non rispondeva e continuava a correre, tenendo stretto il braccio del coetaneo. Entrarono nella stanza, dove Phil ed il preside stavano discutendo

"Ok... gliel'ho... portato... UFF CHE CORSA!" Emma respirava affannosamente tutta sudata

"Oh Dave! Lei è tua amica?" chese il dirigente scolastico al ragazzo

"Beh... sì.... ma cosa sta succedendo posso capire?"

"Emma mi ha detto tutto quello che è successo, non nei dettagli, ma era credibile. Direi che è stato abbastanza per capire la situazione."

"QUINDI?!" esclama la ragazza con i capelli scompigliati e gli occhi a palla

"Beh... dovrei decidere se sospendere tutti e due oppure nessuno... cosa dice lei?" disse il preside guardando Phil

"Non ho capito letteralmente nulla... ma sento che tra voi due c'è del feeling"

"EDDAI INIZIO DI NUOVO A CHIAMARTI DADZA SE CONTINUI A ROMPERE!" disse innervosendosi al padre

"Ohhh okok..."

"Per favore preside! Non lo sospenda!" la ragazza continuava ad insistere

"Uff... ok... non lo sospend-" venne subito interrotto da Emma che esultando abbracciò Dave con tanta forza e felicità

Skip time

I ragazzi uscirono da scuola urlando e sbraitando, ai livelli di un mercato del pesce in centro in piena estate

"Ehi Dave vieni???" la ragazza aspettava il suo amico con un po' di ovatta sulla guancia e l'ombrello socchiuso

"Si n'attimo!" le voci continuavano a parlargli ma lui cercava di ignorarle, come aveva fatto per circa un anno quando era piccolo

Emma aprì il suo ombrello quasi cavando un occhio a Dave che imprecò a voce alta facendo scoppiare a ridere la coetanea. Dave riteneva la risata di Emma la più pura e bella che abbia mai sentito. Non si era per niente pentito di menare quasi a morte Sam, l'amica aveva rischiato di farsi veramente male se non avesse fermato la ragazza di Clay

"Quindi... i tuoi cosa penseranno quando mi vedranno?" chiese lui

"Oh, parli della cicatrice?" Dave annuì imbarazzato mentre iniziò a camminare dirigendosi verso la casa di Emma "Oh sta tranquillo! Parlo tanto di te ai miei genitori e non hanno dubbi sul fatto che tu sia bravo!"

"Se lo dici tu..."

"Ehiehi! Hai dubbi?"

"Nono, è che non ho tanti amici quindi non so come comportarmi... perchè i pochi amici che ho non voglio... abbandonarli..."

"Posso dire che sembri uno tsundere?"

"Ovvero?" guardava Emma confuso, non ci aveva mai capito tanto di robe giapponesi, a confronto di suo padre

"Una tsundere è una persona che sembra arrogante e scontrosa, ma dentro è gentile ed amorevole!" dopo questa affermazione Dave si fermò ed arrossì, sorridendo a malapena

La ragazza spalancò gli occhi stupita. Non aveva ma visto Dave sorridere, lo riteneva carino ed amorevole. Non esitò a saltargli addosso abbracciandolo

𝙵𝚛𝚘𝚣𝚎𝚗 𝙴𝚢𝚎𝚜 ❦︎𝚃𝚎𝚌𝚑𝚗𝚘𝚋𝚕𝚊𝚍𝚎❦︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora