Capitolo 8

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"Okay Harry ora datti la spinta con i piedi"urlai mostrandoglielo.
Mi guardò aggrottando la fronte, posò un piede sulla tavola di legno, dandosi slancio con l'altro. Agitò in aria le braccia cercando equilibrio, ridacchiai tornando indietro con lo skateboard sotto braccio.
"Sei troppo lento"lo derisi.
"Allora aiutami"strillò fermo.
"Va bene"risi.
Avanzai verso di lui con poca spinta delle gambe, presi entrambe le sue mani nelle mie quando ci ritrovammo uno di fronte all'altro, ci spinsi entrambi in avanti con il mio piede. Un sorriso nacque sulle sue labbra piene, i suoi capelli mossi si muovevano liberi nell'aria. Sorrisi intenerito, la sua risata cristallina scaldò il mio cuore. Rise staccando una delle sue mani dalle mie, portò il braccio all'indietro, sporgendosi. Deglutii sorridendo, mi leccai le labbra quando tornò alla sua posizione iniziale.
***
Chiusi la porta di casa alle mie spalle.
"Harry aspettami in bagno, ti medico la ferita"sospirai e lo sentii camminare su per le scale.
Salii le scale entrando in bagno, era seduto sulla vasca, il ginocchio ferito portato al suo petto. Presi l'acqua ossigenata e l'ovatta dall'armadietto dei medicinali, sedendomi accanto a lui. Non si lamentò più di tanto quando lo medicai, semplicemente mi osservò in silenzio, tremando ogni tanto.
"Sei pronto per andare a dormire?"misi i pantaloncini da basket, infilando una maglia a caso.
"Credo di si"annuì aggrottando la fronte, mentre guardava in basso.
Sorrisi, era così tenero.
"Forza, vieni qui con me"sussurra stendendomi al mio solito angolo del letto.
Gattonò accanto a me, coprendo entrambi i nostri corpi con le coperte.
Spensi velocemente la sveglia quando suonò, non volevo di certo svegliare Harry. Sbadigliai guardando accanto a me, come previsto, il ragazzo dai capelli scuri sonnecchiava russando leggermente. Sorrisi d'istinto, scendendo dal letto. Mi grattai il braccio mentre camminavo verso il bagno, dentro alla quale mi chiusi. Dopo una doccia mi vestii velocemente, scendendo poi in salotto. Misi le scarpe e la giacca, posando il cellulare nella tasca anteriore dei jeans aderenti, prendendo le chiavi. Uscii di casa diretto verso il lavoro, quel giorno volevo camminare. L'aria ormai primaverile rinfrescava l'ambiente, respirai a pieni polmoni. In dieci minuti mi ritrovai davanti alla porta del negozio, mi scombinai i capelli con le dita, entrando in seguito.
"Buongiorno Loulou"sorrise Zayn.
"Ciao Zay"lo salutai con un gesto della mano.
"Dormito bene? Non si direbbe"ridacchiò.
"Uhm in realtà si"aggrottai la fronte.
"Farò finta di crederti"ammiccò girando i tacchi,prima di sparire nel retro.
***
Posai stancamente gli attrezzi sul bancone, erano solo le cinque, ed il negozio avrebbe chiuso alle otto. Mi sedetti a gambe incrociate sul tavolo nell'angolo della stanza, il telefono fra le mie mani. La campanella che segnava l'entrata di qualcuno tintinnò quando la porta venne aperta. Sentivo dei passi all'interno del negozio, ma davvero non avevo voglia di alzare lo sguardo, avrebbe fatto Zayn.
"Buon giorno"una voce roca parlò timidamente. La riconobbi subito.
"Harry?"alzai lo sguardo, incredulo.
"Ehi Lou"sorrise leggermente.
"Che ci fai qui?"chiesi, scesi dal ripiano, trovandomi dopo poco difronte a lui.
"Uhm ho camminato per qualche ora, cioè ho fatto una passeggiata e sono capitato qui davanti per caso. Poi ti ho visto e ho pensato che lavorassi qui"sorrise timidamente.
"Ehi Louis cosa-"Zayn si bloccò vedendo Harry.
"Buongiorno, desidera?"chiese subito.
"Zayn lui è Harry, il ragazzo che vive con me"mormorai.
Il corvino passò più volte lo sguardo da me al riccio, sconcertato.
"Oh ciao Harry, io sono Zayn, il collega di Louis"Zayn sorrise, porgendo la mano al castano.
"Piacere"bofonchiò lui, stringendola.
"Vuoi rimanere qui con me?"chiesi ad Harry guardandolo negli occhi.
"Se non disturbo.."sussurrò.
"Ma certo che no, siediti pure li"Zayn mi precedette, indicando la sedia accanto alla cassa.

I ship bullshit(Larry)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora