𝑽𝒂𝒍𝒆 𝑷𝒊𝒖̀ 𝑫𝒆𝒍𝒍'𝑼𝒏𝒊𝒗𝒆𝒓𝒔𝒐⇝࿙ʟᴜᴄʀᴇᴅɪ࿚

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Pov's Aka

-posso capire perché devi andare in ospedale?- mi chiede Deddy e io faccio un grande respiro
-è successa una cosa ieri... e... forse era un calo di pressione unito ad un mio attacco di panico- mi guardano tutti tranne Sangio che già sa questa parte
-forse?- ecco che anche Sangio capisce che non è tutta lì la questione
-avevo molti sintomi dell'encefalite- vedo tutti sgranare gli occhi
-farò dei controlli solo per stare più sicuro-
-non capisco... potresti riavere l'encefalite?- mi chiede Giulia preoccupata
-si ma ci sono poche probabilità, non ho avuto infezioni, poi prendere dei virus con tutti questi controlli e stando chiuso per 6 mesi qui.... è praticamente impossibile...- i ragazzi sembrano tranquillizzarsi anche se io sono il primo a non esserlo.
-quindi non ci sono molte probabilità- dice con un tono speranzoso Deddy
-sono pochissime, ma ieri mi sono spaventato tantissimo, non potete capire- riprendo a mangiare il mio pranzo
-in più se non mi avessero messo in contatto con Tancredi non avrei neanche ragionato- dico la cosa più vera del mondo.
Non so chi gli stava affianco e perché sapesse tutte quelle cose sull'encefalite, ma se non fosse stato per Tancredi e quell'uomo non so quando sarei riuscito a calmarmi.
Non parlano
È calato il silenzio
Un silenzio imbarazzante solo per loro
Non lo so
Mi sembra così strana e allo stesso tempo normale questa situazione...

Finito di mangiare mi sono preparato e ora sono in un van nero con i vetri oscurati.
Mi hanno dato un telefono per chiamare Mamma e Papà e per spiegargli la situazione
Erano più in ansia di me
-posso chiamare Tancredi?- chiedo e ricevo un gentile no in risposta, così rimetto il telefono nella busta trasparente e la chiudo.
Avevo bisogno di Tancredi, di sentirlo, di dirgli che sto bene.
Dopo la chiamata di ieri interrotta malissimo non ho potuto digli nulla.
Non voglio si preoccupi...
-lo avvisate voi che sto bene?-
-tranquillo- vorrei ma non ci riesco
Inizio a muovere ripetutamente la gamba per l'ansia
Non sa che sto bene... almeno credo.
Devo fare uan risonanza magnetica, infatti ho lasciato tutte le cose metalliche in casetta, li dovrò anche cambiarmi.
Che palle.
-Siamo praticamente arrivati- mi avvisano così mi infilo il cappello e il cappuccio oltre la mascherina e gli occhiali che già avevo.
Sono vestito in maniera molto normale... più o meno, ho comunque vestiti larghissimi ma non sono l'unico in tutta italia ad avere dei vestiti così larghi, quindi non mi riconosceranno di certo per questo.
Entriamo da dietro e subito una infermiera ci fa strada
È incredibile come i soldi facciano la differenza
Se non fossi dentro amici probabilmente starei aspettando da ore il mio turno.
Andiamo giù e mi portano dritto verso una stanza collegata a questo corridoio.
-piacere- non ho sentito il nome del dottore, ma in realtà non mi interessa, lo troverò scritto da qualche parte.... credo...
-piacere mio-
-mi segua, compiliamo delle carte si cambia e facciamo la tac- la tac? Oddio non si sto capendo nulla
Va bene così
Mi fido di lui

Dopo aver firmato tutto e detto tutto quello che voleva sapere mi ha lasciato da solo nel suo studio per cambiarmi.
Ho addosso solo una sottospecie di camice monouso, non lo so spiegare.
Fatto sta che appena messo mi hanno fatto andare in questa stanza gigante e sdraiare su questo coso.
In poco mi sono ritrovato in questo coso bianco, ne avevo già fatta una simile, mi ricordo i suoni di questo coso... sono abbastanza fastidiosi all'inizio ma ti viene quasi sonno a stare qui dentro... non lo so è strano...
Mi ricordo questi suoni ma non mi ricordo di averne fatta mai una, non lo so, è strano...
La voce femminile mi risveglia dai miei pensieri e muovo la testa come mi dice di fare.
Non lo so il motivo
Non capisco nulla qui dentro, eseguo solo quello che mi viene detto.
Ho già perso la cognizione del tempo qui dentro, vedere solo del bianco poi non aiuta.
Giro ancora la testa come mi viene richiesto di fare.
Dopo credo, molto tempo quei suoni smettono di risuonare nella mia testa e io vengo spostato via da sotto quel macchinario.
Mi siedo piano
-rimani seduto qualche secondo- mi gira la testa
-sei stato lì sotto un ora e mezza, fai con calma- un ora e mezza? Davvero? Mi è sembrato molto ma molto meno
Lo guardo confuso
-si lo so sembra molto meno, ora torniamo di la, si cambia e poi mi chiama e finiamo ok?-
-va bene- mi alzo piano e ancora in uno stato confusionario seguo quello che mi ha detto

Pov's Tancredi

Avrò fatto tre tamponi e questo è il quarto
Nonostante risultino tutti negativi, è normale che facciano così.
Mi alzo e aspetto fuori che mi dicano i risultati
Ho pranzato qui vicino, e ora devo aspettare il risultato di questo tampone per andare dal motivo per cui sono qui
Di solito due tamponi sarebbero bastati ma hanno preferito farmene di più per la situazione, insomma... come biasimarli? È normale, anche io stesso sono più tranquillo ora.
Dopo dei minuti interminabili mi dicono che anche questo è negativo così io, con tutto il mio cappuccio e gli occhiali da sole, attraversiamo tutto l'ospedale per scendere il più possibile.
Una infermiera mi ha fatto strada per tutto il percorso ma sapevo già dove andare.
Mi apre una porta e entro in quella stanza
C'è un dottore
-lei è Tancredi?-
-si-
-ok abbiamo finito- mi avvisa e sto più tranquillo
Dopo un po una porta si apre e vedo un ciuffo biondo spuntare dalla stanza
Mi tolgo gli occhiali e il cappuccio sorridendo
Ha gli occhi sgranati
-Tancredi?-
-potete abbracciarvi- lo avvisa il dottore così
-ho fatto quattro tamponi apposta, vorrei vedere- dico sorridendo ed ecco il biondo venire verso di me.
Sembra in uno stato ancora confusionale ma mi stringe a se
È felice e anche lui
Dopo la chiamata di ieri mio padre mi ha riportato a roma
Maria mi ha avvisato della situazione e mi ha voluto far venire qui.
Mi stringo forte il ragazzo che trema un po'

Io⇝ dovevo farlo, per forza, non potevo lasciare quella chiamata così. Comunque non so quanti capitoli rimangono ancora, credo saranno veramente pochi.