Capitolo 12-Un po'

980 43 8
                                    

nonostante derek si rifiutasse di parlare del sogno a stiles, quest'ultimo evitava di interessarsi. sapeva che derek non avrebbe mai detto nulla a riguardo. come se non bastasse, quella mattina, dopo aver bevuto un caffe, derek se ne' andato, lasciando stiles da solo, anche se per poco. successivamente lo raggiunsero gli altri. parlarono del piu' e del meno, ma nessuno chiese di derek.

~~~~~~~~~~~

due giorni dopo i ragazzi erano a scuola, mentre cercavano di capire come fare quel compito in classe di chimica senza prendere un voto basso.
<secondo me dovremmo farlo insieme, ci passiamo le informazioni...qualcuno sa qualcosa?>
<io no, scott?> disse stiles
<ma cosa chiedi a me...>
<ah giusto, lydia?>
<io salto il compito. non ne ho bisogno>
<anche questo e' giusto.>

Stiles prese a pensare o almeno a cercare di concentrarsi sul programma che avrebbe dovuto studiare meglio.
Si era concentrato su quello che gli era successo, non prestando attenzione ai libri.
Mentiva al padre, dicendo che studiava quando invece non era vero. Mangiava cereali guardando una serie tv che parlava di coppie gay.
Non voleva assolutamente che accadesse la medesima cosa nella sua vita, all'inizio, ma poi lo aveva accettato.

Non che gli desse fastidio insomma. Grazie a danny era riuscito a capire come funzionava un ipotetica relazione con un ragazzo.

<L'importante è non farsi scoprire a copiare> allora disse stiles, non avendo idea di come fare per passare quel compito in classe

<Stiles.> si sentii appena da dietro di lui, poi una botta sulla spalla, una di quelle gentili.

<derek...c-cosa ci fai qui?> chiese stiles ancora incredulo.
<ho sentito che eri in ansia per qualcosa, ho solo seguito le tracce, stai bene?>
Si era preoccupato per lui.
<si, è tutto...potresti portarmi via? ho un compito ma non so niente...>
<certo...che no. Chissene frega del tuo compito, insomma non è tuo dovere studiare?>

<o dio, che pesantezza derek> aggiunse lydia, appoggiata al muro.
<portarlo via è una delle opzioni migliori per poter iniziare a parlare >

Iniziare a parlare...?
Stiles iniziò ad avere la tachicardia. E a quanto pare, derek se n'era accorto.

<va bene, lo porto via prima che la prof mi veda... o prima che lui muoia di infarto>

Derek prese stiles per mano, trascinandolo per il corridoio. Si diresse alla macchina parcheggiata fuori e buttò stiles in auto come se fosse un sacchetto della spesa.

<hei! con calma però!>
<non posso...> disse lui, infilandosi in macchina <abbiamo fretta>

Derek accese l'auto e, apparentemente di fretta, iniziò ad andare in un posto non precisato, fino a quando non svoltó verso il bosco e arrivò al suo loft.

<Che ci facciamo qui adesso... derek?>
<ho bisogno di parlarti>

A quel punto, derek scese dall'auto, portandosi con se stiles. Sempre in malomodo lo buttò dentro al loft, che a quanto pareva, era stato pulito di recente con qualche prodotto particolarmente profumato.

<siediti e mettiti comodo> intimó derek a stiles, che stava già pensando a un piano su come scappare senza essere notato in alcun modo.
Derek si sedette di fronte a lui mettendo la sedia al contrario.

<oramai è chiaro che tu provi qualcosa per me.> A quel punto, stiles si alzò, ma venne rimesso a sedere da derek.
<non ho finito> disse con sguardo minaccioso
<io non posso far finta che tra me e te non ci sia niente.>
<con questo vorresti per caso dire che ti sei innamorato di me o cazzate simili?> chiese stiles abbastanza arrabbiato.
<non hai il diritto di sbattermi contro una cosa del genere. È inutile che ci provi stiles.>
<sbatterti una cosa cosi?!> iniziò stiles. Anche se non ringhiava, sembrava stesse per farlo. <mi hai baciato, più di una volta, e adesso mi vieni a dire questo?! cosa devo pensare o ancora, cosa posso pensare?! Sei un...un grandissimo stronzo>
A quel punto derek alzò gli occhi al cielo
<beh, non hai tutti i torti, ma se almeno mi facessi parlare, sapresti cosa voglio dirti>
Stiles mise le braccia conserte per poi fare un segno di assenso. Derek ora, avrebbe potuto parlare liberamente.

<stavo dicendo che non posso far finta che tra di noi non ci sia niente. Una parte di me ti vuole più di quanto tu pensi, e la mia parte umana sta iniziando a capire o a cogliere i tuoi difetti e i tuoi pregi. Per questo mi sembra di...come se ti conoscessi da una vita. Sembro un adolescente che sta combattendo contro se stesso>

Stiles, per quanto ne fosse lusingato, non poté far molto. Annui in silenzio, aspettando disperato un minimo di parola da parte dell'alpha, ma che non arrivò.

<beh?> allora disse stiles <cosa vuoi che io faccia?>
<voglio solo cercare di amarti. Sai, sembri impacciato, ma non lo sei. Sei un ragazzo sicuro e sincero...e hai molti pregi che... personalmente, adoro>
Stiles si sentii al settimo cielo per qualche secondo.
Poi si ricordó che quelle parole erano state emesse dalle labbra di derek hale.
Insomma... non era possibile.

<Ci ho pensato molto dopo l'altra sera... quella della luna piena. Non so perché ma anche io volevo venire li, baciarti o comunque...stare assieme a te. >

Stiles seppe solo abbassare il capo.
<davvero?> disse incredulo
<si. davvero>
<quindi non mi stai mentendo?> disse sempre il più piccolo alzando il capo e rivolgendo il suo sguardo a derek.
Forse impaziente o forse no, derek si fiondò sulle labbra del ragazzino che gli stava di fronte, sporgendosi dalla sedia poco distante dal ragazzo.
<no. non voglio farlo più>
sembrava quasi che derek era ubriaco o che stiles stava sognando, ma stavolta per davvero.

Si lasció cullare dalle labbra di derek, che quella volta sembravano assai accoglienti.
Derek strinse le spalle di stiles, forse pensando a un contatto ricambiato, cosa che accade dopo qualche secondo, dato che stiles gli aveva messo le braccia attorno al collo.
In segno di resa, stiles si allontanò da derek, provando e lasciando che lo colmassero, quelle farfalle nello stomaco.
Derek sorrise e fece sciogliere in cuore di stiles, che a momenti avrebbe davvero avuto un infarto.

<grazie stiles> disse allora.
<grazie?>
<si. insomma, di solito non sono così gentile con le persone che mi piacciono>
Stiles sussultó. Altro batticuore.

<finirai per ammazzarmi così.> disse cercando di farlo apparire sensuale.
<può darsi, ma sono consapevole che alla parte umana di me piaci>

Derel lanciò un altro sguardo al ragazzo, provocandogli un brivido lungo la schiena, fino alle natiche.
Stiles sorrise, e si avvicinò di nuovo a derek, per dargli un bacio casto e gentile sulle labbra.
<sono contento che un po' tu sia innamorato di me>

Fυʅʅ ɱσσɳ-ʂƚҽɾҽƙDove le storie prendono vita. Scoprilo ora