Rischia Mary...

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Arrivate a casa, mia madre mi diede una mano a scendere, mi portò fino in camera, e mi poggiò un cuscino sotto la caviglia, e mi ci poggiò sopra del ghiaccio.

M."Amore, devo andare ora...
Scusami ma al pronto soccorso, abbiamo un sacco di pazienti..."

Sorrisi.

Io."Tranquilla mamma...va pure..."

M."Qualunque cosa, chiama e scappo, e stai a riposo!"

Mia madre mi baciò dolcemente la fronte.

M."Ciao..."

Sorrisi.

Io."Ciao mamma!"

Accesi alla tv, e decisi di continuare a guardare la serie tv, iniziata l'altro giorno.
Dopo pochi minuti, sentii il cellulare suonare, così guardai lo schermo e c'era scritto:"Numero conosciuto."
Lasciai perdere, ma il cellulare squillò altre sue volte, così incuriosita lo presi.
Io."Si?"

K."Mary?"

Oddio era lui, e ora che facevo?! Ormai gli avevo risposto, e staccargli sarebbe stata una mossa da persona maleducata..

Io."Si."

K."Mi dispiace se ti chiamo, a quest'ora e sul tuo numero personale, ma volevo sapere come stai..."

Io."Bene."
Rispondevo fredda.

K."Sicura? Sei così per il bacio?"

Rimasi qualche minuto in silenzio.

Io."Professor Mikaelson...o Kol...cioè come dovrei chiamarla dopo ciò?"

Rise, come se ci fosse qualcosa da ridere.

K."Quando siamo fuori scuola anche Kol va bene...
Ascolta, ti va di vederci? E parlare un po'?"

Io."No."

Il cuore iniziò ad accelerare.
In verità volevo accettare, ma mia madre aveva ragione, bisognava evitare una relazione tossica, perché tossica.

K."Perfavore, solo due chiacchiere.
So cosa stai pensando, il prof che vuole andare a letto con la sua alunna, solo per divertirsi, ma io non voglio tutto ciò da te Mary...
Voglio solo parlare un po' con te...già da subito ti ho considerata interessante, e voglio approfondire ciò, ma soltanto questo.
Te lo giuro."

Dalle sue parole, sembrava serio...

Sospirai.
E poi, cosa c'era di male, nel fare solo due chiacchiere?
Cioè, come le facevamo a scuola, le potevamo fare anche davanti ad una tazza di caffè.

Io."D'accordo, ma non voglio che ci vediamo in qualche posto in centro, potrebbe vederci tutta la scuola e pensare male."

Rise.

K."Certo, ti mando l'indirizzo di un bar, in periferia, ci vediamo domani?"

Io."Em, penso sia un problema con questa caviglia...
Aspetti, ho un'idea migliore, perché non viene qui a casa mia? Possiamo parlare tranquillamente... almeno, e io non sono costretta a camminare..."

Lo sentii sorridere.

K."...E i tuoi, non penserebbero male?"

Io."Non si preoccupi, è il mio prof...e poi non ci sono quasi mai a casa...
Dirò che è venuto per aiutarmi a migliorare i miei testi..."

.Passione segreta.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora