Capitolo 43

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Dovevo fare una pipì allucinante...

Le ore non passavano più e Angelica scalciava.. Non sapevo più in che posizione stare...

-Signorina ha bisogno?! Mi chiese l hostess

-No grazie, va tutto bene...

Finalmente l aereo atterrò..

Entrai nell' aereoporto e presi la mia valigia...

Mi incamminai un pò a fatica e presi un taxi..

Gli dissi la via, sperando di incontrare maicol...

Durante il viaggio chiamai mia mamma, Bryan, sofy e Jessica e gli dissi che ero arrivata...

Arrivai in ospedale, mi misi a correre con due valigie e la borsa, mi fiondai in bagno e feci la pipì...

Ero affannata e agitata...

Mi diressi alla reception, volevo sapere in che piano e camera si trovava la mamma di Maicol ma io nn sapevo come si chiamava di cognome... Provai a dirli il cognome di maicol ma nulla... Lei non sapeva dirmi dove si trovava...

Infuriata, me ne andai, avrei dovuto farmi tutti i piani x sapere dove si sarebbe trovata... Chiamai l ascensore ma ci metteva una vita, feci le scale portandomi le valigie dietro...

Ogni piano che facevo mi appoggiavo al muro ansimando...

E cadevo a terra x la troppa fatica...

Avrei dovuto lasciar perdere ma non potevo, dovevo trovarlo!

Mi alzai in piedi, ripresi le valigie e salii al piano superiore...

Entrai nel corridoio e percorsi tutte le stanze ma niente...

Feci ancora un piano... Ma ero veramente esausta..

Buttai le valigie a terra.. Non ce la facevo neanche ad andare a vedere se maicol era in una di quelle stanze... A un certo punto sentii delle contrazioni dolorose sotto la pancia... Iniziai a urlare.. Non potevo partorire, non adesso..

-Angelica, no! Non sono pronta... E nemmeno tu! Ti prego, resisti! Ahhhhhh!

Urlai ancora... La contrazione durò un minuto, piano piano svaniva ma dopo 2 minuti ne arrivava un altra... Vidi un ragazzo uscire da una stanza abbracciato a una bionda...

Indossava una camicia bianca e una giacca nera sopra, come chi era appena uscito da lavoro per venire a trovare qualche parente...

Somigliava a maicol ma non poteva essere lui.. Non mi avrebbe tradita così.. Lui mi ama...

Iniziai a sudare, nel frattempo arrivò un altra contrazione e vidi questo ragazzo venirmi in contro correndo... Poi il buio..

Mi svegliai in un letto con le gambe alzate e due infermiere intorno...

Probabilmente cercavano di svegliarmi e ci sono riuscite..

Ed ecco un altra contrazione,più forte...! Urlai..

-Dobbiamo farlo! Disse la dottoressa all infermiera..

-Fare cosa? Riuscii a dire...

-Signorina non ha le forze x fare un parto naturale, dobbiamo tagliare!

-Cosa?! Ma neanche x sogno! Chiusi le gambe di botto..

-Sono solo di 7 mesi..

-Lo so,ma non possiamo aspettare!

"I 9 mesi"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora