L'arrivo di maicol..

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Capitolo 3

Allora la ginecologa le disse:

"Oltre ad essere la tua ginecologa e a guardare la tua creatura sono una psicologa e x una volta voglio cercare di aiutare una persona come te.. e di capirti..

Ana stanca di tutto questo, si alzò e urlando disse:" QUI TUTTI CHE CERCATE DI CAPIRMI SENZA SAPERE NIENTE DI NIENTE, SENZA SAPERE IL MOTIVO X CUI IO SONO COSI TRISTE!! NESSUNO SA COME MI SENTO IO!! NESSUNO HA MAI PROVATO QUESTO DOLORE ALLA MIA ETÀ! HO PERSO L AMORE DELLA MIA VITA SOLO XKÉ HO FATTO UNA SCELTA E HO DECISO DI TENERLO, HO DECISO DI CRESCERLO DA SOLA XKÉ È SOLO ED ESCLUSIVAMENTE UNA MIA SCELTA, PUR ESSENDO CONSAPEVOLE DELL'ETÀ CHE HO, L HO SEMPRE DESIDERATO E SONO CONTRO L ABORTO! NN HO CHIESTO L AIUTO DI NESSUNO IO E NON LO VOGLIO DI CERTO ORA! SONO VENUTA QUI X UNA VISITA, X SAPERE SE IL MIO BAMBINO STA BENE! TUTTO QUI! LA VISITA È FINITA, CREDO, QUINDI ORA TENGA I SUOI SOLDI! CI RIVEDIAMO LA PROSSIMA VOLTA! ARRIVEDERCI!

Ana uscì piangendo.. I suoi la lasciarono andare, sapendo che nn avrebbe fatto nnt di male ma che anzi le avrebbe fatto bene stare da sola, la via di casa la sapeva..

Andò a fare una passeggiata, si fermò davanti a un bar, entrò e si sedette a un tavolo..

Ordinò un caffè poi prese il telefono e giocò... intanto un ragazzo si avvicinò, la guardò e le disse:" tu sei anastasia vero??

Lei alza la testa e dice:"si, eh allora? Poi guardandolo attentamente, balza in piedi e sorpresa dice:" ma tu sei maicol! Noi andavamo a scuola insieme!

Tutte e due si abbracciarono.. lui si sedette al tavolo con lei e iniziarono a parlare x ore di quando andavano a scuola e di quando ana aveva una cotta x lui fin dalle elementari.. ana le raccontò cosa le era successo, pensò che gli avrebbe fatto bene sfogarsi con un amico..

Si fece mezzogiorno e la mamma la chiamò al telefono.. cosi lei decise che era ora di tornare a casa..

Salutò maicol che stava andando verso la macchina, ana si incamminò.. lui la guardò andare via e pensava a quanto fosse maledettamente bella quella ragazza..

Cosi la raggiunse, abbassò il finestrino e in tono scherzoso le disse:" scusi signorina, ma se nn sbaglio lei è incinta e nn vorrei farla affaticare troppo, se vuole le offro un passaggio e la invito a pranzo... dai sali, scema :)) era cosi che si chiamavo quando andavano a scuola insieme..

Ana rise e salì in macchina contenta di nn farsela a piedi... era stanca..

Maicol le disse:" allora?! Dove vuole andare a mangiare?!

Ana rispose:" a casa mia! Vorrei andare a casa sono stanca... se ti va, facciamo un altra volta.. ecco il mio numero..

Ma ana nn voleva andare a pranzo con lui xké ancora pensa a bryan ed è passato cosi poco tempo da quando se ne è andato..

Si fermarono davanti a casa di ana..

lui le disse:" scusami, mi ero dimenticato che sei appena uscita da una storia durata 2 anni e aspetti il suo bambino...

*Ana tra se e se* no maicol nn ricordamelo!

Mi dispiace.. spero di rivederti ancora..

Ana scese e le disse:" mi ha fatto davvero piacere rivederti... grazie delle risate, ci sentiamo.. ciao pazzo.."

Lui le rispose:" ciao scema .."

Ana entrò in casa..

Vide la mamma e il papà seduti a tavola che l aspettavano x pranzare ma tanto lei nn avrebbe mangiato... voleva solo andare a letto e piangere ininterrottamente..

E cosi fece...

Salutò tutti e due e andò direttamente in camera...

Si sdraiò sul letto... tutto li sapeva di lui... iniziò a piangere..

Lei voleva gridare! Voleva urlare e sfogarsi.. nn c è la faceva più!

Si alzò dal letto, iniziò a togliere le lenzuola.. doveva dimenticarsi di lui come del suo profumo se voleva andare avanti senza di lui... lo faceva sopratutto x il suo bambino.. prese una scatola e cominciò a riempirla con tutte le cose di bryan, poi vide le foto appese al muro, cominciò a staccarle con prepotenza, sfogando tutta la rabbia, ma in poco tempo quella rabbia si trasformò in tristezza.. cosi si accasciò x terra e iniziò a piangere e a gridare:"perchè?!perché a me?!"

I genitori sentendo quelle urla, si spaventarono e corsero dalla figlia!

La mamma si diresse verso di lei e l abbracciò con l intento di farla calmare e farla smettere di piangere..

Ana era stanca in tutti i sensi, avrebbe voluto sprofondare in un sonno profondo e nn risvegliarsi più..

O magari dormire fino a domani dimenticandosi di tutto e di tutti, ma quando finalmente cercava di chiudere gli occhi li tornavano in mente ricordi di lui..

Di loro due insieme al mare, sulla spiaggia a prendere il sole, della faccia del papà quando li chiesero se lui poteva venire a vivere nella loro casa, di quando si erano conosciuti a scuola e di quando hanno fatto l amore x la prima volta a casa di lui, quando i suoi genitori erano in vacanza..

La mamma le disse ad ana:" tesoro vado a prenderti un po' d acqua.."

Ana nn aveva le forze x rispondere, ancora aveva i singhiozzi..

La mamma uscì dalla stanza di ana con il papà..

Michelle disse a marco in silenzio:" portale un po' d acqua, io intanto chiamo la dottoressa e mi faccio dare qualche medicina che possa calmarla e farla dormire un po', che vada bene x le donne in gravidanza..

E cosi fece...

Poi mandò marco in farmacia a comprarle e lei tornò dalla figlia con un vassoio dove aveva preparato del succo e del pane con la nutella che li piaceva tanto, era distesa sul letto e aveva la faccia bianca come un cadavere, era magra... fin troppo... se avessimo detto a qualcuno che era incinta, avrebbero pensato che li stessimo prendendo in giro..

La mamma le disse:" tesoro mangia.."

Lei scosse la testa ma la madre insistò:"Guarda che ora siete in due e se nn vi nutrite starete male... hai detto fin da subito che l avresti tenuto a qualunque costo xkè l hai sempre desiderato e xké sei contro l aborto ma se nn mangi, lui nn mangia, quindi sarebbe come abortire... figlia ti prego mangia!!"

"I 9 mesi"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora