L'interrogazione andó più che bene, io presi 6 mentre lui 7, e ancora una volta, del voto non mi interessava particolarmente.
Mi ero seduta vicino a lui e mentre parlavo sentii le sue gambe avvicinarsi alle mie, così anche le sue braccia che tentarono di toccarmi le spalle, ma poi si tiró indietro e provai una punta di delusione. Perchè l'aveva fatto? Aveva paura di me?
Ania invece, visto che era stata già interrogata la settimana prima, si mise dietro di Yle e Serena per suggerirle. Yle prese 6 e mezzo, Serena invece 4 perchè non si era interessata a ripetere i sussurri di Ania, e quasi quasi mi dispiaceva per lei ma Ania le promise che l'avrebbe fatta recuperare.A casa arrivai non molto tardi, perció mentre apparecchiavo la tavola telefonai ad Ania.
"Io peró ho un po' paura di lasciare papà da solo a casa" ammisi con agitazione
E lei: "Suvvia! Cosa potrebbe mai fare? E poi c'è Laura, no?"
E io: "Laura potrebbe uscire o distrarsi"
E lei: "Ti ricordo che tua sorella è molto responsabile" e mi girai verso il vaso rosa. Certo, era troppo responsabile; se avesse saputo del vaso non l'avrebbe mai detto.
"Si, ma ho sempre il timore che si possa addormentare e.."
poi mi interruppe dicendo: "Uffaaa! E come la fai lunga tu. Avevi detto che saresti venuta, dai, tuo padre se sta con tua sorella mica si ammazza. È pur sempre sua figlia"
Aveva tremendamente ragione, ero io che mi preoccupavo inutilmente, quindi le dissi che sarei venuta per il tardo pomeriggio.
"LAURAA, LA PASTA È PRONTA" gridai
"Vengo vengo"
Si era appena infilata la 'tenuta da casa': tuta grigia e rosa, e vestaglia celeste.
"Stasera potresti rimanere tu con papà?" dissi mentre infilavo la forchetta nelle rotelline con la salsa
E lei smise di bere. "Perchè?"
E io: "Perchè devo andare a studiare da Ania"
E lei alzó gli occhi al cielo: "Studiare, se come no"
E io: "Ma cosa stai insinuando? Che vado lì e facciamo solo pettegolezzi?"
E lei rise dicendo: "Le ragazzette di oggi questo fanno, oppure stanno davanti al cellulare"
"Abbiamo solo tre anni di differenza, DONNA VISSUTA DI 'STO CAZZO"
E lei: "Smettila stronza!"
E io: "Oh, ma stronza a chi? Una domanda ti ho fatto!" Poi pensai di non attaccarla ulteriormente, se no, per come era fatta lei mi avrebbe mandato a quel paese senza farmi uscire.
"Scusami Laura, potrei preparare la cena e mettere papà a dormire, mentre tu gli puoi fare la notte. Così almeno diminuiamo i lavori" dissi io
Lei tornó seria e disse: "Se io stasera volessi uscire?"
Sbuffai di nuovo. "Ma per una dannata sera, solo una, potresti fare quello che ti viene chiesto? Domani torno io a fare la badante, per favore"
E lei: "Okay okay, tanto ormai mi hai già rovinato la giornata" Era proprio inutile parlarle, dal momento che voleva sempre avere ragione lei. Pensai che con Alice sarebbe andata più che d'accordo.
Mi alzai e misi i piatti nel lavello, poi presi acqua e sapone e li lavai.
"Papà, come stai?" disse Laura
E papà venne in cucina a salutare anche me.
"Tutto bene" disse, ma chiaramente mentiva.Misi la carne con le patate a cuocere e mi andai a preparare per la serata.
"Ricorda: il pane sta nel mobile in basso, mentre se vuoi quello integrale lo trovi nel congelatore" dissi a Laura
"Ho capito ho capito, mica sono scema" replicó, mentre stava con la testa nel telefono; poi quella che secondo lei usava il telefono ero io. "Va bene" pensai in modo ironico.
Spensi il fuoco, indossai il cappotto ed uscii.Appena arrivai alla fermata, l'autobus passó. Era pienissimo, perchè molte persone a quell'ora si stavano ritirando da lavoro. Lì dentro vidi Edoardo e un po' mi vergognai, perchè speravo che non mi avrebbe vista, e infatti non mi vide perchè stava parlando con i suoi amici, Franco e Sandro.
In mezzo a tutta quella gente si aprì una polemica riguardo il prezzo dei biglietti.
"Questi politici non fanno mai niente" disse qualcuno
Ed altri invece si limitavano ad annuire, poichè, come me, non avevano voglia di sentire quei lamenti/urli.Erano le sette e mezza quando giunsi alla fermata di Via dei Fiori, in cui abitava Ania e pensai di andarle a comprare qualcosa al supermercato.
All'entrata, sullo scaffale dei dolciumi, ci stavano ottomila diversi tipi di cioccolata e biscotti, quindi la scelta fu impossibile. Cioccolato con i cookies, cioccolato alle nocciole, cioccolato bianco con confettini etc. fino a che non vidi dei piccoli biscotti ripieni di crema al limone, che Ania sicuramente adorava. Altre cose che comprai furono due bottiglie d'acqua, un pacco di patatine fritte e del thè al lampone.
Dopo due minuti uscii e arrivai sotto il palazzo di Ania.
"Chi è" disse rispondendo al citofono
"Indovina" risposi io.
E poi mi aprii il cancello, avendo già capito di chi si trattasse.
Secondo piano. Vidi Ania davanti la porta
"Buonaseraa Amy" disse ridendo
E io: "Ciao! Ho comprato due sciocchezze per stasera"
E lei: "Sai che non dovevi" ed entrammo dentro.
Lei appoggió la busta sul tavolo cacciando il contenuto, e quando vide i biscotti al limone le si illuminarono gli occhi. "Questo te lo concedo. I miei biscottini adorati" disse
Io: "Hai cucinato qualcosa?"
E lei: "Veramente no, ma potremmo ordinare due pizze. Ti pare?"
E io: "Benissimo, e le possiamo accompagnare alle patatine che ho comprato"
Mi fece un occhiolino e mi chiese che pizza volessi.
"Marinara" le dissi.
"Allora due marinare, chiamo subito"A cena parlammo dei 'nostri' ragazzi esprimendo voti sulle loro parti del corpo. Vinse Edoardo per un punto, i suoi occhi verdi. Inoltre, le raccontai riguardo il vaso rosa che mia sorella aveva involontariamente distrutto
"Amy, metti i cartoni della pizza in questa busta nera. Che dopo vado a buttare tutto" disse.
E io obbedii chiedendole di andare in bagno, ma quando entrai vidi che mancavano gli asciugamani grandi
"Ania, non ci sono gli asciugamani, li posso prendere?"
E lei, con la busta in mano: "Sisi, fai come se fossi a casa tua"
Quindi 'rovistai' nel mobile del corridoio, quello in cui si trovavano sia coperte che asciugamani e vidi un asciugamano verde nella parte più alta del mobile.
"Ora come la prendo io quella cosa?" dissi e senza pensarci due volte saltai
"Presa!" mi sentii orgogliosa di me stessa, perchè le cose troppo in alto per me erano un problema. Allora, mentre stavo andando in bagno per mettere l'asciugamano, dal mobile cadde una busta con dei soldi:
3.000 €, perchè erano lì dentro?

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Siamo uguali
RomanceRose è una studentessa diciannovenne, svolge una vita normale e come tante ragazze è innamorata, ma ha paura di dichiararsi a Lorenzo, che a sua volta è innamorato di Rose e come lei ha paura di dichiararsi. Riusciranno a mettersi insieme e a super...