Mi scuso per il ritardo...
Capitolo VIII
Elettra's POV
Le nostre labbra erano congiunte in un bacio, tutte le emozioni che avevo dovuto reprimere in tre anni erano scoppiate in un bacio. I nostri baci s'interrompevano solo per sorridersi.
Però io volevo una spiegazione, volevo sapere perché ora e non prima.
"Aidan, che significa?" abbassò lo sguardo sulle mie labbra.
"Hai delle labbra che porca puttana non sai che ti farei." Disse con la sua solita disinvoltura.
L'avrei picchiato. Ed un attimo dopo baciato e perdonato.
Cercò di riavvicinare il mio viso al suo, gli misi una mano sul petto per fermarlo, il suo respiro era irregolare.
"Aidan, perché sei nervoso?"
"Sei tu che lo rendi strano, perché non mi baci e basta?" si allontanò leggermente da me, lo sapevo che non significava nulla per lui, abbassai lo sguardo, il mio problema non era sopportare il dolore, il mio problema era fingere di non averlo.
"No, no scusami El -sospirò- non faccio mai trasparire i miei sentimenti sai come sono fatto, ho paura quando sono con gli altri, ma per esempio, ora che sono vicino a te, non ho paura, come fai? Tu mi dai così tanto ed io non ti do mai niente. I-io ti posso dare un abbraccio, ci sono tutte le mie parole non dette."
Si piegò verso di me, pensavo che mi stesse per abbracciare, ero pronta per sentire le sue parole mai pronunciate, mi lasciò così, le mie labbra chiamavano le sue e il mio corpo aveva bisogno del suo calore, ma semplicemente se ne andò.
Matthew's POV
Mi trovavo ancora sotto al letto di Elettra, potevo sentire i suoi singhiozzi, volevo fare qualcosa ma io avevo bisogno di risposte, che Elettra non avrebbe saputo darmi però, dovevo uscire.
Pronto per sgattaiolare fuori dalla porta sentii Elettra alzarsi, andare al bagno ed aprire l'acqua della doccia, era il momento giusto.
Facendo il più piano possibile ero fuori dalla sua stanza, non c'era nessuno, Aidan doveva essere uscito, guardai il palmo della mia mano fiero di aver preso con successo le chiavi.
"Ti ho visto." Il mio sguardo cercava invano qualcuno poi vidi Josh uscire da sotto al tavolo della cucina.
Misi immediatamente le mani dietro la schiena.
"Josh, che ci fai la sotto?"
"Mi annoiavo, non sapevo dove andare, nessuno mi vede la sotto ed è bello vedere le persone cosa fanno quando pensano di essere sole."
"Mmmmh ok." Dissi semplicemente, mi diressi verso la porta.
Josh mi raggiunse e mi bloccò.
"Alt, dove vai? E perche eri in camera di Elettra, e perché c'era anche Aidan, fate un'orgia e non m'invitate?"
"Josh ma piantala, sono andato a chiedere una cosa da Elettra" mi guardò dall'alto in basso.
Socchiudendo un occhio disse "Che cosa?"
"Ma fatti i cazzi tuoi! Devo andare." Lo superai spingendolo leggermente con la spalla, lui mi afferrò il polso, bloccando la mia mano e prendendo le chiavi del motorino.
"Ah ah! Che ci devi fare con queste?"
"Ti ho già detto che ho da fare!" sbottai io riprendendole di nuovo.
"Elettra non sa che hai le chiavi, bene ora glielo dico." Fece per girarsi ma lo fermai.
"Aspetta, ok te lo dico... ti volevo fare una sorpresa e se avessi il motorino sarebbe stato più comodo."
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Filtri, tabacco e cartine
Novela Juvenil[preso dal capitolo III…] “Beh voi potreste…” Elettra s’interruppe perché aveva visto i miei occhi lucidi, cambiò tono e disse “Oh Matt, vieni qui.” Mi circondò in un abbraccio. Questa era Elettra, era capace di mettere da parte i suoi problemi per...