Si parte

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DUE SETTIMANE DOPO

Stavo ascoltando la lezione di veleni o meglio: Gaia la stava ascoltando, così poi me l'avrebbe rispiegata.

"Facciamo qualcosa questo weekend?" chiesi a bassa voce, mentre le disegnavo dei piccoli cerchi sulla coscia.

Mi squadrò e poi riposò lo sguardo sul libro, segnando una piccola x sulla risposta corretta dell'esercizio, allora portai gli occhi sulla mia pagina...non ero nemmeno a quella corretta.

Girai le facciate per ricorrere alla pagina giusta e poi copiai quello che aveva fatto lei.

———————

Al suono della campanella misi velocemente tutto il materiale nel mio zaino ed afferrai la mano di Gaia.

"Che facciamo allora?" domandai sollevandola dai fianchi e appoggiandola sul banco.

"Quando imparerai ad ascoltare le lezioni?" mi chiese estraendo il suo cellulare dalla tasca della sua divisa.

"Ci sei tu a spiegarmele" ribattei poggiando le mie mani sul suo interno coscia e stringendogliele "guardami quando ti parlo!" sbottai afferrando il suo mento e lo alzai al livello dei miei occhi.

Gli morsi il labbro fino a farlo diventare viola e poi controllando che non ci fosse rimasto più nessuno, avvicinai i nostri corpi e strinsi il suo culo.

Mentre le baciavo tutto il collo, con una delle mie mani cominciai a salire verso la sua gonna; ero quasi arrivato alla sua figa, ma mi prese il polso e mi sferrò una sberla sul viso.

"Ho detto di no" concluse lei venendo in piedi e dirigendosi verso l'uscita. Io la seguì a ruota e l'afferrai per mano, che poi fui minacciato da una sua occhiata.

Continuammo a camminare per il corridoio mano nella mano, come avevo sempre desiderato; ci stavamo dirigendo verso la mensa quando venimmo interrotti da un messaggio del preside, indirizzato proprio a noi due: "signorina Black e signor Lopez recatevi cortesemente nel mio ufficio" ordinò Finley.

Ci fermammo per un secondo e poi il mio sguardò si posò sul suo, come se cercassi una risposta da lei, ma a quanto pare non sapeva nulla.

A passo svelto e veloce ci portammo dove dal capo scolastico richiesto, bussammo e appena entrambi sentimmo un suo bofonchiò ci azzardammo ad aprire la porta. "Buongiorno" disse timidamente lei, mentre mi stava al fianco ed io riprodussi la sua stessa parola.

"Accomodatevi ragazzi" ci invitò lui, mostrandoci con le mani l'unica sedia libera che c'era.
Ci feci sedere Gaia e poi mi spostai alle sue spalle.

"Allora ragazzi ho un paio di domande da farvi" si schiarì la gola e poi cominciò a parlare "voi due state insieme non è vero?" chiese come se sapesse già tutto della nostra vita privata.

"Si qualche problema a riguardo?" rispose schietta e senza sentimento.
"Signor Lopez lui sa guidare?" cambiò radicalmente discorso, facendo salire maggior dubbi sia da parte mia che da Gaia.

"So guidare ma non ho una patente" e mi guardò con aria schifata come se questa affermazione non fosse d'obbligo dirla.

Scattò in piedi e si portò di fronte di me "questa è tua" mi poggiò violentemente sul petto una falsa patente e poi si risedette sulla sua scrivania.

"Quanto a voi due" ci squadrò un'ultima volta "andrete in Texas a fare un lavoretto"

"Io lo sapevo" sbatté le mani sul tavola davanti a lei "non faremo nessun cazzo di affare!" gridò andando verso la porta e trascinandomi via, tirò giù la maniglia, ma evidentemente era stata chiusa a chiave.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 30, 2021 ⏰

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