Un regalo di compleanno speciale

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Era il giorno del compleanno di Magnus e Alec aveva deciso di fare un passo molto importante

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Era il giorno del compleanno di Magnus e Alec aveva deciso di fare un passo molto importante.

Aveva preparato per loro una cena romantica a lume di candella e una scia di petali di rose che partivano dall'entrata raggiungendo il tavolo in cucina per poi arrivare fino alla camera da letto dove tra le coperte bianche c'era una distesa di petali scarlatti e qualche altra candella per rendere l'atmosfera un po' più magica.

Si sentiva un po' a disagio ad aver organizzato tutto quello, ma Magnus per lui aveva fatto tantissime cose che l'avevano reso veramente felice per questo voleva nel suo piccolo ricambiare.

Lo stregone tornò a casa a pezzi, ma quando vide a terra quei petali che gli indicavano la strada sorrise seguendola trovandosi davanti Alec che si avvicinò a lui mordendosi leggermente il labbro posando la mano sul suo volto: «Buon compleanno, Magnus»

«Lo sai che non lo festeggio da tanto tempo?» gli chiese lui chiudendo gli occhi al suo tocco.

«Sì, ma oggi ho un regalo speciale per te» ammise il ragazzo per poi aggiungere: «Spero che lo accetterai»

Magnus sorrise alle sue parole aprendo gli occhi: «Un regalo da te lo accetto volentieri» non attese una sua risposta chiudendogli la bocca con un tenero bacio.

Si allontanarono poco dopo andando a sedersi a tavola dove mangiarono con tutta calma.

«Quanto tempo ci hai messo per preparare la nostra cena?» gli domandò curioso lo stregone.

«Tutto il pomeriggio...» ammise lui arrossendo imbarazzato: «Volevo che fosse tutto perfetto»

Al termime della cena, Alec, si alzò dal suo posto dicendo: «Adesso vado in camera. Ti chiamerò tra due minuti»

«Va bene» rispose Magnus sempre più curioso di sapere cos'avesse organizzato per quella loro serata insieme.

Alec andò in camera cercando di mostrarsi tranquillo, ma era veramente molto agitato. Varcata la soglia della loro camera da letto accese tutte le candelle, prese un respiro profondo recuperando il suo stilo stringendolo con forza in mano cercando un po' di coraggio.

Quella runa che aveva in mente era davvero molto dolorosa, ma per Magnus ne valeva la pena per questo si spogliò velocemente restando in boxer esclamando: «Magnus!»

Sentendosi chiamare lo stregone ridacchiò raggiungendo la stanza restando sorpreso di vederlo in quello stato, ma con calma si avvicinò a lui facendo scomparire i suoi vestiti che finirono ripiegati su una sedia.

Si mise seduto sul letto accarezzandogli il volto con dolcezza: «Hai creato davvero una bellissima atmosfera anche qui»

«Sono felice che ti piaccia...» ammise ancora più in imbarazzo.

Non era la prima volta che si vedevano senza vestiti, ma era sempre imbarazzante per lui per questo cercando di non darci troppo peso disse: «Magnus, ho pensato a lungo cosa potessi regalarti, ma alla fine l'ho trovato»

Lo stregone spostò le coperte con un gesto delicato della mano per non far scappare quei petali da sopra il letto facendolo mettere sotto le coperto notando il leggero tremito del suo corpo a causa dell'aria fresca della sera.

Avvolse entrambi nelle coperte abbracciandolo: «Quale sarebbe questo regalo?»

«Non riderai di me?» gli chiese mordendosi il labbro.

«No. So che qualsiasi cosa tu abbia in mente sarà davvero speciale» constatò lui accarezzandogli la schiena dolcemente.

Alec sotto i suoi tocchi si tranquillizzò dicendo: «Ho passato tutta la mattina a cercare qualcosa nei libri alla sede...» lo guardò mostrandogli lo stilo con il quale aveva memorizzato quella runa: «Voglia donarti una famiglia e con essa un erede»

«Mi stai dicendo...» cercò di dire lui venendo fermato dal ragazzo che gli posò un dito su le labbra.

«Sì, Magnus. Sto dicendo che accetto la tua proposta di matrimonio, ma aggiungendo un figlio» rispose lui senza indugiare: «Devo solo disegnare una runa sul mio ventre e poi sai bene cosa dobbiamo fare»

«Sarà doloroso per te?» gli chiese preoccupato.

«Lo sarà, ma se questo mi permetterà di donarti tutto quello che è in mio potere lo faccio volentieri» rispose Alec baciandolo per poi sussurrargli a fior di labbra: «Vorrei solo che mi abbracciassi mentre disegno la runa sul mio addome»

Magnus sorrise alla sua richiesta abbracciandolo con dolcezza.

Alec tenendo lo stilo stretto in mano posò la punta contro la pelle del suo addome disegnando la runa stringendo i denti per non lamentarsi troppo.

Una volta che ebbe terminato lasciò cadere lo stilo tra le coperte aggrappandosi con forza al braccio del compagno respirando lentamente cercando di domare tutto quel dolore.

Lo stregone per distrarlo gli posò tanti piccoli baci sul collo.

Sotto quei baci che lo distraevano da tutto il resto il dolore passò velocemente per questo si voltò in quell'abbraccio abbraccio immergendo le mani tra i suoi capelli baciandolo cercando di trasmettergli tutti i suoi sentimenti.

Magnus con tocchi delicati gli accarezzò la schiena portandolo a distendersi nuovamente tra le coperte dove lo sovrastò senza pesare troppo su di lui spostando i baci lungo la mandibola del compagno raggiungendo il suo collo facendolo ansimare e sospirare.

Con moltissima calma scivolò verso il basso lasciando una scia di caldi baci su tutto il suo corpo raggiungendo i boxer che indossava afferrandoli delicatamente per poi sfilarglieli, aveva evitato di toccare quella runa ancora fresca.

Alec ne rimase perplesso perchè di solito a Magnus piaceva baciare le rune impresse sul suo corpo per questo portò le dita su di essa avvertendo una scossa di dolore che lo fece gemere.

Lo stregone gli prese la mano posandoci sopra un bacio: «Non toccarla. Ti fa ancora male anche se tu non te ne accorgi»

Fece intrecciare le loro dita per un attimo solo prima di riprendere da dove si era fermato preparandolo con dolcezza ad accoglierlo. Come sempre si preoccupava che per lui fosse tutto perfetto e non avvertisse il minimo dolore per questo quando Alec si spinse contro le sue dita le sfilò sistemandosi meglio tra le sue gambe penetrandolo con un unico movimento.

Il ragazzo a quell'intrusione si affrettò a legargli le braccia attorno al collo baciandolo per distrarsi dal fastidio che stava provando in quel momento.

Magnus l'accontentò e solo quando gli diede il via libera iniziò ad assestare le prime spinte amandolo con tutta la dolcezza in suo possesso.

Il loro legame durò a lungo e solo dopo l'ennesimo affondo Magnus si riversò in lui crollando tra le sue braccia cercando di riprendere il controllo del suo respiro.

Solo quando fu certo di reggersi lo afferrò per i fianchi sfilandosi dal suo corpo per poi affrettarsi ad abbracciarlo stringendolo tra le sue braccia permettendogli di usarlo come cuscino. Quella notte non gli avrebbe permesso di allontanarsi da lui per nessun motivo e dopo qualche minuto si addormentarono scivolando in un sonno profondo.

Nessuno dei due aveva idea di quanto tempo ci sarebbe voluto per ottenere un risultato con quella runa, ma adesso che era impressa sul corpo del ragazzo potevano tentare tutte le volte che volevano a realizzare quella che sarebbe stata la loro famiglia. 

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