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POV Bright

Ero in anticipo. Dopo aver passato quasi tutta la notte in bianco, avevo due fosse sotto gli occhi da fare spavento a chiunque mi avesse incrociato per strada. Il mio compagno di stanza aveva iniziato fin da subito a prendermi in giro dicendo che assomigliavo a uno di quegli zombie che avevamo visto nei films splatter. Non che lui fosse messo meglio di me. Si era rigirato nel letto fino alle prime luci dell'alba, sospirando sonoramente con inquietudine, incurante del fatto che nella tarda mattinata avrebbe dovuto fare il suo primo servizio fotografico per l'agenzia che lo aveva reclutato. Avevo perso il conto di quante volte gli erano corsi dietro per fargli firmare il contratto, mi avevano persino supplicato di convincerlo dopo che glielo avevo presentato. Lo volevano ad ogni costo, nemmeno fosse l'ultimo aspirante modello di bell'aspetto sopravvissuto sulla terra. Buon per lui se avesse fatto carriera in quel settore, un po' di soldi in più non guastavano mai e lui doveva pagare il suo debito universitario. Non sembrava nemmeno rendersi conto di cosa lo avrebbe aspettato una volta varcata la soglia dello studio fotografico, era un lavoro molto stancante per un novellino alle prime armi. Forse lo stava prendendo un po' sotto gamba. Si sarebbe ricreduto presto andando contro la realtà dei fatti. In quel momento non potevo preoccuparmi per lui, avevo altri problemi più seri che aggiravano nella mia mente facendomi salire l'ansia. Oggi sarebbero state presentate le matricole che avevano deciso di unirsi al club di musica. Avrei di nuovo incontrato Win dopo la figuraccia che avevo fatto alla festa in casa sua. Strategicamente, avevo deciso di fare finta che non fosse successo niente e iniziare a farmelo amico. Più facile a dirsi che a farsi. Come potevo approcciare Nong? Dopo un'attenta riflessione con Gulf, avevo chiesto al capo del club di venirmi incontro e farmi essere da tutor per quel ragazzo nei momenti liberi dopo le prove con la band. Per fargli dire di sì avevo accettato di pulire le stanze del club per tre volte alla settimana per i prossimi due mesi. Se gli avessi chiesto di più cosa mi avrebbe fatto fare? Era un despota. Dovevo ringraziare che erano soltanto tre giorni alla settimana e non di più. Dopotutto il mio corpo serviva per tanti scopi e non potevo sciuparlo così tanto per delle semplici pulizie, parole sue. In pratica ero soltanto un corpo da sfruttare, ecco il motivo delle tante iscrizioni ai miei club nel corso degli anni. Ero il loro ragazzo immagine. Che palle.

Fui uno dei primi ad arrivare ed aiutai a sistemare per dare il benvenuto ai nuovi arrivati. Ricordai al mio amico dell'accordo che avevamo stretto e lui mi rispose schiacciandomi l'occhiolino con un sorriso furbo in volto. Che intenzioni aveva? Perché la mia agitazione stava aumentando di colpo? Volevo chiedere spiegazioni ma sbagliai momento in quanto le matricole erano arrivate tutte insieme. Li guardai attentamente classificandoli come persone non rilevanti e per nulla seriamente appassionati di musica, le due ragazze mi sorridevano continuando a toccarsi i capelli per farsi più belle ai miei occhi e il ragazzo sembrava le avesse seguite per fare colpo su di loro. Motivo sbagliato per entrare in un club. Non esisteva più la serietà per imparare a suonare della buona musica? Guardai a destra e a sinistra ma non c'era alcuna traccia di Win. Cos'era successo? Perché non c'era? Che avesse rinunciato a fare parte del club a causa mia? No! Così rovinava i miei piani! Non ascoltai nemmeno le presentazioni dei tre ragazzi e mi alzai di scatto con il pensiero di andare a cercare Nong. Il capo del club mi mise una mano sul braccio per fermarmi e mi fece segno di tornare al mio posto. Controvoglia, eseguii l'ordine e feci una smorfia irritata. Presi la chitarra tra le mani e iniziai a pizzicare le corde, ero annoiato e deluso. Dov'era finito Nong? Improvvisamente un'ombra mi si parò davanti dandomi fastidio. Alzai lo sguardo irritato pronto a mandare al diavolo chiunque stesse oscurando la luce e mi fermai di colpo quando incrociai lo sguardo di Win. Alla fine era arrivato.

"Sawadee Khrab! Phi sono in ritardo?"

"Le matricole si sono già presentate." mormorai portandomi il ciuffo all'indietro. Si fece avanti il presidente del club dandomi una gomitata.

Make me blushDove le storie prendono vita. Scoprilo ora