Che emozione avere avuto Harry Potter a casa nostra. Peccato non esserne stata informata prima, per evitare figuracce...
I miei fratelli si perdono sempre nei dettagli. Ero In pigiama, mi ha vista in pigiama!
Per la barba di Merlino che vergogna.
Non riuscii neanche a salutarlo per l'imbarazzo.Oggi saremmo andati tutti a far compere a Diagon Alley, usando la polvere volante.
Io viaggiai con mia madre. Sbucammo in un Caminetto vicino alla Gelateria Fortebraccio. Dopo le prime compere, ci ritrovammo tutti fuori dal negozio di libri, il Ghirigoro.
Harry stava tardando a raggiungerci, e i miei genitori si stavano preoccupando.
Che avesse sbagliato comignolo? Pensai.
Poi mentre entravamo salutando i genitori dell'amica di Ron, Hermione; Agrid varcò la soglia insieme ad un Potter sporco e stropicciato.
Povero, chissà dove era sbucato mi domandai. Eravamo tutti un po' sporchi in viso a causa della polvere volante, ma era normale usando questa magia. Mi scrollai gli abiti meglio che potei.
Rimasi in fila dietro mia madre, con in mano gli altri pacchetti, il mio primo calderone usato e delle pergamene.
Mia madre, non aspettava altro da quando aveva saputo che Gilderoy Allock sarebbe stato presente per autografare i suoi libri di testo. Costosissimi aggiungerei.
Quel mago era molto fascinoso e di talento diceva.Eravamo in attesa quando Harry venne notato del signor Allock e dal giornalista della Gazzetta del Profeta. Girderoy prese Harry sottobraccio portandolo in prima fila per presentarsi e regalargli l'intera autobiografia di libri "Magicamente e io", da autografare.
Tutti applaudirono e il giornalista scattò una foto allo scrittore, e al famosissimo Harry Potter.
Il povero Harry sembrava in imbarazzo.
Rispetto al mago Gilderoy Allock, temo Harry non amasse altrettanto i riflettori.
Mia madre era completamente stregata dalla scena appena vista.
"Non è forse un mago generoso?" Disse illuminandosi.
"Dammi pure caro Harry, faccio la fila per farli autografare insieme agli altri, andate pure fuori" e prese i suoi libri.
Harry si rimise vicino a Ron ed Hermione.Uscendo, stava raccontando delle sue disavventure con la polvere, quando un ragazzo slanciato, dagli occhi grigi ed i capelli biondo platino pettinati all'indietro, gli si parò davanti con sguardo pungente.
Sarebbe stato anche carino, se non avesse sul viso quell'espressione sprezzante. Ma chi era? Mi domandai.
"Il famoso Harry Potter" disse lo sconosciuto. "Non può neanche entrare in una libreria senza fare notizia!" lui lo aggredì con disprezzo.Io non ci vidi più dalla rabbia!
E per una volta questa, superò la mia timidezza."Lascialo in pace, non è stato lui a volere tutto questo!" dissi. Era la prima volta che parlavo di fronte a Harry. Stavo guardando fisso fisso Il ragazzo che proseguì.
"Oh guarda, Potter ti sei fatto la ragazza!" Disse con un sogghigno, guardando me solo un istante, quasi non avessi parlato, per poi tornare a rivolgersi a Harry.
Ron stava per intervenire, ma si morse la lingua quando vide un pomello di un bastone posarsi sulla spalla del giovane Malfoy, spegnendone il sorriso.
Il signore distinto dietro di lui, dai capelli lunghi e lisci quasi bianchi, disse
" Via, via Draco, più garbato".
Detto ciò spostò il figlio di lato, mettendosi difronte a Harry.
"Ah signor Potter, sono Lucius Malfoy" disse porgendo la mano presentandosi a Harry.Il mago e il ragazzo chiamato Draco, erano padre e figlio, capii.
" Finalmente ci conosciamo, perdonami" disse avvicinandosi ad Harry, fissandogli la cicatrice affascinato, scostandogli i capelli col bastone. "La tua cicatrice è leggenda, come d'altronde il mago che te l'ha procurata".
Harry si scostò dalla sua presa e indietreggio di un passo, rispondendogli a tono.
" Voldemort ha ucciso i miei genitori, non era altro che un assassino"
" Devi essere molto coraggioso se pronunci il suo nome, o molto sciocco" disse il mago.
Hermione intervenne risoluta.
"La paura di un nome non fa altro che incrementare la paura della cosa stessa"Il ragazzo Malfoy osservo la scena di lato con disprezzo. Se quello era il padre, il figlio come doveva essere? Pensai osservandoli.
"Eh tu devi essere la signorina Granger?" Disse il signor Malfoy cercando conferma sul viso del figlio.
"Si, Draco mi ha detto tutto riguardo a te, e ai tuoi genitori."
Disse girandosi a guardarli in lontananza per poi dire, "Babbani, vero?".
Lo disse con tono altezzoso, per poi rivolgersi a me e ai miei fratelli dietro di noi." Vediamo, capelli rossi, espressioni vuote, malandati libri di seconda mano" disse il signor Malfoy prendendo un libro dal mio paiolo.
"Voi dovete essere Weasley" sorrise dicendolo quasi fosse un insulto.
In quel momento giunse nostro padre guardandoci.
"Ragazzi, via dalla bolgia, andiamo fuori" disse papà .
Poi si accorse della presenza di Malfoy.
"Bene bene bene, Weasley segnior".
" Lucius" rispose freddamente nostro padre. "Super lavoro al Ministero Arthur, tante ispezioni extra. Mi auguro che paghino gli straordinari. Anche se giudicando lo stato di questo" disse Malfoy senior ruotando il mio vecchio libro tra le mani, " non si direbbe".
Vidi disprezzo sul suo viso austero.
"A cosa ti serve disonorare il nome stesso di mago, se poi non la pagano nemmeno bene" lo schernì con cattiveria.
"Abbiamo idee molto diverse, su cosa disonori il nome di mago, Malfoy" disse papà.
"È chiaro, frequentare babbani" disse Malfoy senior, scuotendo il capo con sdegno mentre rimetteva il mio libro nel calderone.
"Credevo che la sua famiglia non potesse cadere più in basso".
Si guardarono in cagnesco per qualche secondo, in silenzio.
" Ci vediamo al lavoro" disse infine il mago rivolto a mio padre, per poi squadrare Harry uscendo.
Il figlio Draco ora si fece avanti, con un mezzo sogghigno.
" Ci vediamo a scuola" disse, guardando dall'alto in basso Harry e il terzetto.
Ignorandomi ancora.
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Draco e Ginny - What's in a name?
FanficTraditori del sangue, filobabbani questo erano i Waesley... Ricchi maghi conservatori pro mangiamorte, questo erano i Malfoy... Eppure, nel bene e nel male, l'amore non conosce fazioni...