Capitolo 3: i primi anni a Hogwarts

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Ginny:

Gli anni a Hogwarts proseguirono spediti.
Dopo aver rischiato la vita nella Camera dei Segreti, ci misi un po' di mesi a riprendermi. Ero stata la pedina nelle mani di Tom Riddle per tutto il primo anno.
Ero una bambina ingenua, sola e senza un amico accanto. Ero vulnerabile, e questo mi aveva fatto cadere nella trappola del diario.
Ma dal secondo anno in poi ero riuscita ad integrarmi davvero nella scuola.
Strinsi un forte legame con Luna Lockwood, una ragazza un po' particolare, ma leale ed una vera amica.
Feci amicizia anche con diversi ragazzi di Grifondoro e Corvonero, come Neville un compagno di Ron, col quale avevo danzato al Ballo del Ceppo.

Tra il terzo e il quarto anno, mi accorsi di essere cambiata. Di non essere più una bambina, ma di essere cresciuta, valorizzando i miei folti capelli rosso fuoco, e le lunghe ciglia nere. Dovevo ringraziare mia mamma per queste doti.
Con i cambiamenti che erano avvenuti al mio corpo durante l'estate, capii di avere un certo ascendente sui ragazzi, ed essere cresciuta in mezzo a 6 fratelli mi aveva allenato ad interagire con l'altro sesso.
Adesso era così facile parlare con i maschi, senza più sentirmi timida o in imbarazzo.
Vedendo che disastro era Ron con le ragazze, pensai di aver preso dai gemelli la mia scioltezza.
Ero anche uscita con alcuni miei coetanei, come Michael Corner e Dean Thomas.
Erano una bella distrazione dalle lezioni, adoravo le loro attenzioni, ma soprattutto baciarli davanti ai miei fratelli, solo per indispettirli o imbarazzarli. Anche se funzionava solo con Ron e Percy.
Harry lo vedevo spesso nella sala comune, essendo entrambi di Grifondoro. Inoltre era il migliore amico di mio fratello.
In questi anni, ero stata perdutamente cotta di lui...
insomma, mi aveva salvato la vita nella camera dei segreti. E questo lo aveva reso ancora più caro ai miei occhi.
Ma crescendo il mio affetto si era mutato, e ora lo vedevo come parte della mia famiglia. Come un settimo fratello insomma.

Quest'anno avrei partecipato alla selezione per la squadra si Quiddicth. Ero così emozionata, non aspettavo altro che mostrare le mie capacità come cacciatore. I Weasley avevano il quidditch nel sangue infondo. Avrei mostrato a tutti di che pasta ero fatta!

Draco:

Ero un Serpeverde fiero ed ambizioso, come doveva essere un Malfoy.
La fama di mio padre mi aveva aperto la strada per essere notato nella mia casa a Hogwarts.
Il difficile era mantenere le aspettative che tutti avevano su di me, per il nome che portavo.
Era comodo, ma sfiancante essere circondato da persone interessate alla mia compagnia solo per il potere che avrei avuto un giorno. Come Tiger e Goile due perfetti scagnozzi.
Non erano molto svegli, ma erano idonei per eseguire gli ordini. Due teste di legno ben piazzate.

L'unico che consideravo un vero amico era Blaise Zabini, un ragazzo che conoscevo dall'infanzia, e dalla famiglia facoltosa quasi quanto la mia. Sua madre non era però altrettanto formale e non gli imponeva un certo comportamento da mantenere. Lui chiacchierava tranquillamente con tutti, anche con quei maledetti Grifondoro. Non si curava delle distinzioni di casta o della casa di appartenenza.

Il professor Piton vedeva del potenziale in me, e in effetti ero molto bravo con le pozioni.
Il famoso Harry Potter era sempre sulla bocca di tutti a scuola. Ma come diavolo faceva ad essere cosi popolare, sembrava così facile per lui essere il centro del mondo a Hogwarts.
Pure a villa Malfoy mio padre non faceva che vomitarmi in faccia delle prodezze di Potter, e di come io dovessi surclassarlo. Qui non c'era la torre di astrologia a darmi respiro, perché per quanto la villa fosse enorme non c'era pace alla pressione che mi gravava addosso.
Coglievo ogni occasione a mia disposizione per colpire Potter, lo sfregiato, in modo da dimostrare al mondo che non era il perfettino San Potter che sembrava.
Per fortuna la professoressa Humbridge la pensava come me, ed aveva deciso di sospendere Potter dal quidditch. Quest'anno sarebbero stati i serpeverde a vincere il torneo. Ed io li avrei aiutati.

Draco e Ginny - What's in a name? Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora