CAPITOLO 3

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Un giorno mentre ero a letto sentii un rumore. Mi alzai di scatto e guardai dalla finestra aspettandomi di vedere i poliziotti,li vidi,solamente che erano a terra privi di coscienza. Ad un certo punto la porta della mia stanza si aprí
"Buon giorno Eva" disse un uomo mascherato vestito di nero con il cappuccio,non riconoscetti la voce
"Chi sei?! Esci immediatamente fuori o chiamo le autorità!" dissi io con tono abbastanza convinto.
"Hahaha che paura! Non importa chi sono. Andrew ti ha dato qualcosa di mio ed io me lo riprenderò!" lanciò una specie di fumogeno a terra e sparí. Andai fuori mentre un poliziotto riacquistava cosienza. Gli spiegai tutto e quando si alzò portammo insieme gli altri in casa. Si chiamava Jane. Gli altri poliziotti erano distesi 2 sul mio letto, 3 sul divano letto e 3 su delle brande che avevo io a casa. Jane aveva solo un occhio nero e un bernoccolo in testa,cosí li diedi due sacche di giaccio e andai dagli altri. I 2 sul letto si stavano riprendendo. Spiegai tutto anche a loro e poi li medicai. Uno di nome Kevin aveva la gamba rotta. L'altro un italiano di nome Marco aveva il naso rotto,qualche livido e qualche nervo fuori posto. I tre sulle brande si stavano svegliando. Loro stavano bene solo qualche graffio e taglio. I tre sul divano erano ancora li fermi immobili,mi avvicinai per controllare le pulsazioni ma nulla,erano morti. Stranamente gli altri non ricordavano nulla. Gli aveva drogati? Andai da Jane e li dissi tutto. Avevo paura. Tanta,troppa paura.

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