CAPITOLO 7

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Mi svegliai di sopprassalto. Ci misi un po' a capire dov'ero e come c'ero arrivata. Iniziai a disperarmi,a capire che,forse,satebbe stato meglio farla finita. Ma non potevo e non volevo farlo. Non era da me. Se dovevo morire volevo farlo lottando. Ora dovevo solo decidere se restare li o andare avanti e cercare aiuto. Mi prudevano terribilmente le caviglie.
"Fottute zanzare!"
"Oh eva calmati,non è nulla,le zanzare in confronto alla bestia che ti divorerà non sono proprio nulla"
"Dannazione,vuoi stare zitto?!"
L'uomo sparí. Ma era diventato per me molto piú di un incubo,un ossessione. Aprii la borsa e guardai l'ora. Erano le dieci,c'era campo. C'era una stupida tacchetta. Chiamai mia madre.
"Mamma!"
"Eva tesoro,dove sei? Ti stanno cercando e non ti hanno ancora trovata! Come...come stai?!"
"Sono...sono qui sugli Appalachi,sto bene"
"Che..?"
"Mi ero allontanata da casa per fare una passeggiata e mi sono persa"
"Arriviamo amore. Accendi un fuoco. Cosí sarai piú facile da individuare. Dovessi girare tutti gli Appalachi a piedi,ti troverò...promesso"
"Va bene. Va bene"
Perfetto,ora sarebbe andato tutto bene. Accesi il fuoco con un pò do foglie secche,rami e il mio accendino. Dopo poche ore ecco l'elicottero. Scendeva sempre piú e a quel punto mi accorsi che qualcuno o qualcosa aveva deciso che non era arrivata la mia ora,non ancora.
CONTINUA...

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 26, 2015 ⏰

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