CAPITOLO 2

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I giorni passarono e le voci aumentarono. La notte non dormivo.  Stavo nel letto con mia mamma e mio papà dormiva in sala. Lo psicologo non sapeva piú che dirmi e che fare. Si arrese.

Dopo un pò tornai casa mia e la vasca era piena di sangue rosso porpora,con il corpo di Andrew immerso dentro. Mi spaventai a morte cosí presi dei guanti in lattice lunghi e ho tirai fuori il corpo di Andrew facendo andare giú nelle fogne il sangue,in tanto le voci aumentarono,presi un tappeto,ci avvolsi il corpo di Andrew dentro e con la candeggina pulii il bagno. Aspettai le 3 di notte e poi andai all'inceneritore e buttai il corpo di Andrew dentro. Lo guardai andare giú. Gli occhi si aprirono e lui mi urlò di stare attenta a loro. Avevo accesso all'inceneritore perchè mio padre lavorava li. Dopo tornai a casa e mi stesi sul letto. Sentivo le voci aumentare, continuavano a dire "evaevaevaeva" senza fare pause e sempre bisbiliando. Non avevo mai creduto al paranormale,cosí decisi di ispezionare la casa. Trovai casse sotto il letto,in bagno,in sala,in cucina,in sala. Era tutto chiaro ora. Qualcuno aveva ucciso il mio fidanzato e ora voleva me. Ma come facevo a sentire solo io le voci se avevano messo casse anche a casa dei miei? E come facevo a sentirle anche fuori?. Andai a vedere nell'armadio e trovai microfoni talmente piccoli che erano difficili da scorgere. Ne parlai con i miei genitori e loro mi constrinsero a tornare a casa loro. La polizia mi aveva assegnato una scorta ma avevo paura comunque.

Continua...

ROSSO PORPORADove le storie prendono vita. Scoprilo ora