Piccolo avviso prima di iniziare: più avanti verrà nominata una canzone che vi consiglio di ascoltare mentre leggete quel pezzo, vi farà immergere molto di più nella mia immaginazione.
Le mura di quella che, un tempo, era la camera di Bill Weasley vennero svegliate dalla trance della quiete. Il maggiore dei Weasley si era trasferito in una graziosa dimora sulla costa, assieme alla sua meravigliosa Fleur da ormai un paio di anni. Quella notte, quelle mura, sorrisero ancora. Testimoni di quel giovane e tenero amore che cresceva costantemente e tenacemente. Dirompente come le fiamme brucianti di un incendio in un bosco. Le loro morbidi pelli profumavano di unione, di complicità. Le gambe incastrate in grovigli inestricabili sotto le sottili lenzuola. Il sole riscaldava il loro sonno, cullandoli in melodie e viaggi nascosti tra le palpebre.
Fu il canto di un piccolo passerotto, posato sul davanzale della finestra, a far riaccendere la mente del ragazzo. Sentì, pian piano, il suo corpo riprendere coscienza della sua essenza. Sollevò la mano dal suo ventre e se la portò sul viso, strofinando gli occhi ancora gonfi di sonno. Nella sua vista aleggiavano macchioline sporadiche di luce. Mettere a fuoco il mondo, per Fred, era una grande sfida ogni mattina. Si passò la lingua tra le labbra, l'arsura della notte iniziava a farsi sentire nella sua gola. Voltò il viso verso destra, alla ricerca di acqua, ma non appena vide il viso della sua Rae, ancora immerso nella beatitudine del riposo, si arrestò. La guancia di lei posava sulla sua spalla, spiegazzando le sue labbra carnose in una buffa smorfia. Fred ridacchiò in cuor suo. Una dolcezza disarmante.
Passò una buona mezz'ora ad osservarla, osservare ogni piccolo dettaglio di lei, illuminata dal bagliore del sole. I soffici riccioli le cadevano attorno alle spalle e al petto, avvolgendola come una coperta. Il minuscolo naso era arricciato sulla punta, a causa della strana posizione del suo volto. Portò l'indice sulla sua fronte e, con delicatezza, percorse ogni centimetro del suo viso, come a volerla memorizzare per sempre. In quel momento, forse, si rese davvero conto della grandezza di quel sentimento. Amava persino le sue sopracciglia e la fossetta sul mento. Amava i lobi delle sue orecchie e il neo che aveva esattamente al centro del collo. Amava ogni singolo, minuscolo ed essenziale dettaglio. Amava tutto ciò che la rendeva lei.
Quando Rae schiuse le palpebre, trovò i grandi occhi color miele di Fred osservarla. La scrutavano con un'immensità e una purezza così profonde che le sue guance si colorarono immediatamente di un rosso brillante. Non era mai stata guardata così. Guardata con quella scintilla, quel luccichio nello sguardo che tante volte aveva letto tra le pagine di un libro, o aveva visto nei film in bianco e nero. Lui la guardava e l'anima di lei si apriva come un bocciolo in primavera. Lui la scrutava e il suo cuore si scioglieva come gelato sull'asfalto rovente. Lui la vedeva e lei si mostrava.
"Buongiorno"
Sussurrarono in contemporanea. Subito le loro voci assonnate vennero accompagnate da dolci sogghigni. Rae si sollevò appena con il busto e si sporse verso il suo volto. I loro occhi assonnati si guardarono luminosi di felicità. Era stata la prima volta in cui erano riusciti a passare tutta la notte insieme. Fecero l'amore così tante volte da sentire le cosce tremare. Risero fino alle fitte all'addome. Si guardarono, baciarono e accarezzarono fino a consumarsi. Rae portò l'indice sulla radice del suo naso e, lentamente, percorse la sua lunghezza.
''Mi è sempre piaciuto il tuo naso''
Sussurrò piano, sfiorando con la voce la guancia di lui. Lui che era inerme e vulnerabile sotto ogni suo tocco. Fred le sorrise e avvolse le braccia attorno ai suoi fianchi nudi e la tirò sul suo corpo. Il morbido lenzuolo in cotone bianco avvolgeva i loro corpi come il bozzolo di una farfalla. A Fred si sollevarono appena gli angoli delle labbra, in un dolce sorriso che scombussolò lo stomaco della ragazza. Le lunghe dita di lui scorrevano lente nell'incavo sulla sua schiena, una morbida curva creata dalla sua colonna vertebrale.
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Cherry Boy - Fred Weasley
FanfictionCorreva l'estate del 1998, la tana pullulava di farfalle e piccoli gnomi che, insistenti, creavano scompiglio nel grande giardino, il sole bruciava sul tetto della irruente e disordinata dimora e rumori di padelle e risate riempivano l'aria. Questa...