Verità nascoste

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POV: Leandro
Mi guardava con occhi titubanti di fronte a quello che doveva essere il nostro letto. Lei diceva che era troppo, per me invece era un'occasione. In quei 5 anni in orfanotrofio non ho mai potuto avvicinarla come volevo, per via dell'età. Inoltre eravamo sempre troppo controllati per i miei gusti; non potevo smascherare la mia vera identità. Avrei voluto toccarla, esplorarla e assaggiarla. E difficilmente una ragazza sa dirmi di no... Tipico di noi demoni: un fascino irresistibile e poca pazienza. Io vengo dall'inferno, un posto in cui ci insegnano a prendere quello che vogliamo e a colmare i nostri desideri. Di solito ci piace viaggiare dall'inferno alla terra. Dopo aver provato cose come il sesso, la droga e l'alcool ho tratto la conclusione che questo sia il mondo che fa al caso mio. A differenza del paradiso, dove tutti eseguono ordini e non sanno cosa sia il piacere, solo per il volere di un Dio che si crede al di sopra di ogni cosa.
Adesso starete pensando cosa ci fa un demone dell'inferno in un orfanotrofio del New Jersey... Beh a dire la verità non lo so con certezza neanch'io, ma mi sentivo particolarmente attratto da quel posto e quindi ho deciso di fingere una tragica storia per restare lì per un po'. È lì che ho conosciuto Rose, una ragazza dannatamente bella e troppo ingenua: una preda perfetta per uno come me.
Il mio scopo con Rose principalmente era quello di provocarla per raggiungere il mio piacere personale; anche se sentivo un certo legame che non riuscivo a spiegarmi. Con il tempo abbiamo instaurato un rapporto profondo, a tal punto da farla aprire con me e raccontarmi la sua tragica e violenta storia. Non riesco davvero a capire come una semplice umana possa riuscire ad essere così buona nonostante il suo turbolento passato.
Come ora che nonostante la mia sfacciataggine non riesce ad arrabbiarsi.

-"Beh se questo non ti piace posso sempre dormire sul pavimento" dissi io già consapevole della sua risposta cordiale -"no scemo, ma che dici, non ti chiederei mai una cosa del genere; solo..." disse lei lasciando in sospeso la frase -"solo cosa?" chiesi io curioso -"solo tieni le mani a posto! Ahahah" mi rispose in modo scherzoso, al che io risposi:"non ti prometto niente" facendole un occhiolino e alzando le mani al cielo. La vidi sorridere, devo ammettere che ha davvero un bel sorriso...
Continuando con il tour di quella che doveva essere la nostra casa le mostrai il bagno, non molto grande ma con una bella vasca idromassaggio con luci a led incorporate. Ero curioso della sua reazione. Chissà cosa pensava il quel momento, io pensavo solo a quello che avremmo potuto farci dentro...

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