Capitolo 13

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Chiara's pov

Sono le 6:00 e non riesco più a chiudere occhio. È da almeno mezz'ora che sono sveglia ma non riesco più ad addormentarmi, fra un'ora verranno a svegliarci gli animatori. Non vale neanche la pena che provi a riappoggiare la testa sul cuscino.

Mi alzo, mi infilo un paio di pantaloni della tuta e una felpa leggera e esco in corridoio.

Mentre passo davanti ai bagni vedo Alec uscire dal bagno dei ragazzi.

Lui mi sorride, ma vedendo che non ricambio con tanta energia il suo sorriso si spegne.

"Oi, che ci fai già sveglia?"
"Non riesco a dormire."
"Ti capisco, capita anche a me."

Annuisco senza riuscire a ricordare quando gli ho chiesto di dirmi la sua opinione al riguardo.

"Beh, non provi neanche a dormire ancora un po'?"
"No."
"E cosa fai adesso allora?"
"Affari miei."
"Ho capito allora. Quando le cose stanno così è meglio che io me ne vada."
"Già. Molto meglio."

Lo so, forse lo tratto un po' male, ma non riesco più ad essere me stessa da quando siamo arrivate qui. Non riesco più ad essere gentile. Riesco a farlo solo con le mie amiche, ma anche loro sono prese da mille flirt con un ragazzo e l'altro. Io vorrei solo che, sia Dave che Alec scomparissero, almeno per un po'.

Alec mi lancia un'ultima occhiata scocciato e poi se ne va.
Sbuffo.

Sono solo le 6:00. Non potrei avere un po' di tranquillità?

Esco dalla casa che ci ospita e mi siedo su una panchina vicina a dove l'altro giorno, io e Dave abbiamo dato l'acqua ai fiori.

In pochi giorni sono successe tante cose e ora voglio solo restare da sola per un po'. Da quando sono arrivata mi sono scontrata con Dave e Alec troppe volte. Siamo tutti e tre delle teste dure. A volte vorrei esser un po' più gentile come lo sono le mie amiche. O vorrei solo avere un dolce flirt come quello che ha Yary con Duke.

"Immersa in mille pensieri?"

Oh no. Ecco che arriva l'altro.
Si siede accanto a me sulla panchina.

"Dave, non hai nient'altro fa fare se non rompermi le scatole alle 6:00 del mattino?"
"No."

Sbuffo una seconda volta.
Iniziamo male la mattinata.

Faccio per alzarmi e andarmene quando lui avvolge il mio polso nella sua presa e mi fa risiedere più vicino a lui. Siamo letteralmente appiccicati.

Cerco di allontanarmi ma lui mi tiene ancora stretta.

"E dai, lasciami."
"E perché? Ti vergogni di tale vicinanza?"
"No, è perché non ti sei ancora lavato e puzzi."

Lui lascia subito andare la mia mano.

"Se è per questo neanche tu ti sei lavata prima di venire qui."
"E come fai a saperlo?"
"Ero in bagno anche io quando sei uscita dalla camera."
"Perciò mi hai sentita mentre discuteva con Alec?"
"Certo e ridevo come un pazzo."
"Lo posso immaginare."

Alzo gli occhi al cielo.

"Davvero lui non ha ancora capito che deve togliersi dai piedi?"
"Che vuoi dire con questo?"
"Mi pare che non abbia alcuna possibilità con te."
"Chi sei tu per interferire con ciò che non ti riguarda?"
"Forse quello che potrebbe riuscire a conquistarti al posto suo?"

Rimango totalmente spiazzata.
Eh no eh.

Già dal primo giorno era scattato qualcosa tra me e Dave, ma non pensavo fosse una scintilla di "amore". Io non lo posso vedere e ero sicura che per lui fosse lo stesso.

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