La giornata a scuola è passata in fretta e, per la prima volta, direi forse anche troppo in fretta. Questo pomeriggio dovrò aiutare mia madre con il trasloco della sede archeologica in città, anche se è l'ultima cosa che vorrei fare. E' già tutto fin troppo stancante già così com'è, con la scuola, se ci mettiamo adesso anche il trasloco, come posso sperare di sopravvivere questa settimana?
Come se non bastasse, dovrò svuotare completamente il mio portafogli, poiché Hope, Sam e Logan hanno deciso, a mia insaputa, di andare a cena fuori proprio stasera, in un piccolo pub del paese. Ci passerranno a prendere Hope e sua madre qui a casa mia, che ospiterà gli altri due nei momenti precedenti all'arrivo della mia amica.
In teoria non potrei, ma mia madre ha preferito prenotare una camera in un hotel in città piuttosto che tornare a casa con me, ragion per cui, senza dirle assolutamente niente, parteciperò senza indugio. D'altronde, non mi è dato sapere quando la mia punizione finirà, quindi meglio approfittarne, no?
All'uscita della scuola, proprio quest'ultima mi aspetta in macchina, con espressione impaziente. Appena volta lo sguardo, posandolo su di me, mi fa un gesto con il capo che mi invita a muovermi più velocemente per raggiungerla.
<<Dio, è ancora arrabbiata? Ma l'ha mai presa una camomilla, tua madre?>>mi affianca Hope. Sorrido alle sue parole.
<<Temo non sappia nemmeno cosa sia>>.
<<Ah, be', in tal caso che Dio abbia pietà della tua anima, sorella. Ci vediamo stasera, puntuale>>sussurra infine con nonchalance, cercando di non farsi sentire da mia madre alla quale ormai siamo molto più vicine.
<<Tanto sarai sempre tu a ritardare. Ma comunque d'accordo, a stasera>>ribatto con il suo stesso tono se non ancora più basso, prima di vederla fare un'espressione offesa, anche se palesemente finta e, in seguito, allontanarsi verso sua madre.
Salgo nell'auto subito prima che mia madre parta come un razzo verso la sua ormai ex sede di lavoro.
<<Artemisia, so che Hope è la tua migliore amica ma quando sai che abbiamo qualcosa di urgente da fare, cerca di chiacchierare meno e agire di più>>dice senza distogliere gli occhi dalla strada.
<<Mamma abbiamo tutto il pomeriggio>>alzo gli occhi al cielo, già stanca di questa conversazione.
<<No, ti ricordo che devi tornare a casa alle quattro per studiare, ma se non ci sbrighiamo non faremo proprio niente>>. E' possibile che abbia sempre qualcosa da ribattere?
<<Mamma non siamo le uniche a fare il trasloco, hai centinaia di persone che lavorano per te>>sposto lo sguardo su di lei. Questi suoi ragionamenti sono veramente assurdi.
<<Ma io, essendo la direttrice, devo assolutamente essere presente ed aiutare, e dato che tu sei mia figlia, dovrai dare un po' di contributo>>.
<<Io non lavoro alla sede, sto solo offrendo due braccia in più che non sono neanche necessarie, se vogliamo dirla tutta>>commento a tono.
<<Perché devi sempre avere tu l'ultima parola? Ti dispiacerebbe anche solo per una volta evitare di rispondermi?! Sono sempre tua madre, non una tua amica!>>posa gli occhi su di me per un attimo, prima di riportarli sulla strada.
<<Io ho sempre l'ultima parola, dopotutto sei mia madre, non una mia amica, chi meglio di te lo può sapere?>> distolgo lo sguardo,facendo cadere nell'aria un religioso silenzio. Perché ogni volta che parliamo deve sempre finire così, sempre a litigare? Io non voglio questo ma il suo continuo caratteraccio mi fa sempre arrabbiare, ed è difficile tenere a freno la lingua in certe occasioni. Quando ero piccola non era mai stata così scontrosa, anzi. Era una madre amorevole e gentile, sorrideva sempre. Mi portava sempre a lavoro con lei, mi ha insegnato la mitologia dei popoli antichi, le loro usanze, e la storia in generale. Ci teneva così tanto che la imparassi e non seppi dirle di no. Ma da qualche anno a questa parte è cambiata totalmente. Non so per quale motivo, ma nel primo periodo era agitata, molto strana, poi d'improvviso siamo passate costantemente a litigare. Come ci siamo arrivate non ne ho la minima idea, è successo tutto in così poco tempo. Certo, quando era nervosa e stressata per il lavoro è sempre stata severa, ma erano rare quelle volte.

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Royal Blood
Manusia SerigalaArtemisia è una ragazza normale. O almeno, è quello che avrebbe voluto dire. In fondo, credeva di esserlo fin quando quegli occhi non hanno iniziato a popolare le sue notti, come un conto alla rovescia che ha raggiunto lo zero, il giorno del suo dic...