Capitolo 1 - somewhere only we know - (revisionato)

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In copertina: Harry, Theo e Nene

-Non credi sia il caso di accettare la proposta di zia Petunia, questa volta?-
Stesa sulle mie gambe, mentre il dondolo oscillava sotto di noi, Pansy con gli occhi chiusi e le mani intrecciate sul grembo, mi rivolse la domanda che stavo aspettando da quando l'avevo vista saltarmi addosso quella stessa mattina.
Avevamo appena finito di cenare, e mentre tutti gli altri si erano accaparrati i letti e i divani al fresco del condizionatore in salone e in camera da letto, io e mia sorella ci eravamo attardati per lavare i piatti, trovando disponibile solo la veranda.
Il sole cominciava a spostarsi verso il retro della casa, dandoci un po' di tregua, anche se il caldo era comunque opprimente. Misi una mano davanti al viso, per impedire agli ultimi raggi rimasti di accecarmi, poi risposi.
-Pan, sul serio, regalarci una casa sulla spiaggia non rende i Dursley degni di fiducia. Andare a stare da loro ti sembra sul serio un'idea da pendere in considerazione?-
La sentii sospirare.
-Lo sai, io sono la prima a non voler avere nulla a che fare con loro... ma non so. Mi sento come se dovessi dare loro una seconda possibilità. Stiamo comunque parlando della sorella di nostra madre.- Questa volta, Pansy si mise in piedi, sedendosi a gambe incrociate dall'altro lato del dondolo. Per un attimo il suo gesto ci fece muovere pericolosamente verso il basso, ma quando Pansy smise di agitarsi, l'altalena riprese la sua normale attività. Sbuffai.
-E' Draco che sta tentando di convincerti, non è vero?- Lei si rabbuiò.
Non ci fu bisogno di confermare.
-Non pensi che possa aver ragione? Nessuno dei nostri amici ha più una famiglia, e noi che potremmo averne una, la lasciamo andare senza nemmeno lottare.-
-Lottare? Intendi davvero lottare per le persone che ti hanno abbandonata in mezzo ad una strada e hanno trattato me come uno schiavo per tutta la vita? Mi dispiace, ma non posso accettarlo. La mia famiglia è al Manor, ed è l'unica per cui valga la pena lottare.- Non ero arrabbiato con lei, ma non potei fare a meno di alzare la voce.
-Ascoltami, Pan. Abbiamo finalmente trovato un equilibrio nelle nostre vite. – Imposi a me stesso di calmarmi. –Stiamo bene adesso, no? Io ho te, e tu hai me... questo non ti basta?- Le presi le mani, stringendole nelle mie, guardandola in quegli occhi tanto simili ai miei.
-Mi basta, credimi. Vorrei solo poter essere convinta di non pentirmene in futuro.-
Annuii, ma era una certezza che non avrei potuto darle neppure volendo con tutto me stesso.
-Psss Pan!- Un bisbiglio proveniente dall'anta del balcone semi-aperta, fece voltare entrambi.
Hermione, con i capelli ricci racchiusi in una treccia disordinata, adesso tinti di un biondo ancor più acceso di quello passato, gesticolò verso la sua ragazza, in un modo che probabilmente capivano soltanto loro due.
– Torno subito. – Pansy, si alzò e la raggiunse in fretta.
Ovviamente la sua definizione di subito doveva essere differente dalla mia, perché dopo quasi un quarto d'ora, di lei non c'era ancora traccia.
Mi decisi a lasciar perdere e rientrare anche io, ma proprio in quel momento Draco venne fuori, con una sigaretta accesa in bilico tra le labbra ed un'altra già pronta nella mia direzione.
Sorrisi e la presi, mentre lui mi si sedeva accanto.
-Posso parlarti?- Chiese a bassa voce.
Io accesi la sigaretta.
-Se sei qui per chiedermi di andare dai miei zii, puoi continuare a stare in silenzio.-
Lui ridacchiò, scuotendo la testa.
-Ne abbiamo già parlato a lungo, e so che sarebbe inutile tentare ancora di convincerti.- Mi rilassai.
-Allora di cosa volevi parlarmi?- Aveva tutta la mia attenzione.
Lui si prese tutto il suo tempo prima di rispondere, aspirando profondamente dalla sua sigaretta, per poi lasciare che il fumo uscisse fuori dalle sue labbra sottili in piccoli cerchi concentrici.
Alzai gli occhi al cielo per il suo essere esibizionista, ma non commentai.
Infondo era uno dei motivi per cui mi ero follemente innamorato di lui.
-Verresti a vivere con me?- La sua voce tremò leggermente, mentre i suoi occhi rimasero fissi sul mare, lontani dai miei: era chiaro che stesse faticando a pronunciare quelle parole.
-Co-cosa?- Cominciai a tossire come un forsennato, mentre il fumo mi andava di traverso.
Lui si voltò preoccupato verso di me, sbattendomi la mano sulla schiena per farmi riprendere, allontanandosi poi, nel momento esatto in cui cominciai a respirare di nuovo in modo regolare.
–Devo dedurre che tu non sia d'accordo.-
– Draco... Come diavolo ti è venuta in mente un'idea del genere? Adesso? Senza neppure contare il fatto che io e te già viviamo insieme.- Il cuore mi batteva ancora all'impazzata.
-Non farmi sembrare un idiota. So perfettamente che viviamo già insieme, ma non sarebbe bello trasferirci in un appartamento tutto nostro? Insomma, in un posto dove potremmo mantenere la nostra privacy, ad esempio. - Draco spense la sigaretta e sospirò, voltandosi finalmente verso di me, che ancora lo fissavo sconvolto.
-Noi ce l'abbiamo la nostra privacy.- Mi impuntai, ricevendo in cambio un'occhiata assassina.
-Harry, la settimana scorsa Pansy è entrata in camera nostra nel cuore della notte solo per scattarci delle foto, e Adhane un mese fa è voluto rimanere per forza a dormire con noi, buttandomi giù dal letto... per non parlare del fatto che...- Gli misi una mano sul ginocchio, bloccandolo prima che potesse dire altro.
-Va bene, va bene. Forse non abbiamo molta privacy.- Cedetti. -Ma non voglio andare via dal Manor. Come farei a stare lontano dai bambini? E tu come faresti con le questioni della banda? Vuoi davvero abbandonare tutti, solo per avermi tutto per te?-
Lui si strinse nelle spalle.
-Non dobbiamo per forza andare a vivere ai confini del mondo. Possiamo trovare qualcosa vicino al Manor. Ma, Harry, pensa a quanto siamo stati bene questa settimana. Non ti piacerebbe continuare a vivere in questo modo? Senza far caso a chi ci possa sentire o a chi possa entrare in camera nostra senza permesso?-
–Vuoi andartene dal Manor solo per scopare in pace? Per quello ci sono i Motel...–
–Non si tratta di scopare. Io voglio stare con te... sempre.- Lo disse con tanto ardore da farmi vacillare, così annuii piano.
-Se davvero è quello che vuoi, ci penserò, d'accordo?-
I suoi occhi si illuminarono di pura felicità.
-Non te ne pentirai, sul serio. Cercherò le case più belle, più grandi e magnifiche che tu abbia mai visto. Ti farò vivere come un principe.-
Scoppiai a ridere, prendendo un altro tiro dalla sigaretta, prima di spegnerla e guardarlo negli occhi.
-Non mi serve vivere in un castello, quando già sono fidanzato con un re.- Lo presi in giro con dolcezza. Lui arrossì leggermente, ma si riprese subito, scoccandomi uno sguardo malizioso.
- Quindi io sarei il tuo re eh... mi piace questa situazione. Credi di poter servire il tuo re come merita?- Si avvicinò a me, appoggiando la mano sulla mia coscia, prima di farla risalire piano.
Gemetti leggermente tra le labbra socchiuse, chiudendo gli occhi per un attimo.
-Ho l'impressione che il mio re sia più bravo di me a soddisfare i bisogni degli altri.- Dissi a mezza voce. Lui tornò a sorridere.
-Soltanto perché soddisfare te, farebbe godere anche me.- La sua voce roca mi colpì dritto all'inguine, che tremò, insieme al mio tono, quando ebbi il coraggio di rispondere.
-Che ne dici di andare a vedere se le stanze di vostra maestà sono libere?- Suggerii. Draco annuì, baciandomi con violenza.
-Non ci pensate proprio, ragazzi. Nessuno qui scoperà fino a quando non ci saremo fatti tutti un bagno al mare.- Theo si catapultò davanti all'altalena, tirando via Draco.
Adhane, dietro di lui, fece lo stesso con me, facendo mettere me ed il mio ragazzo ai due estremi della veranda.
-Siete proprio due spudorati. Andare a sfogare i vostri piaceri sessuali in una casa piena di amici che hanno voglia di passare un po' di tempo con voi.- Ci riprese ancora Theo.
Alzai gli occhi al cielo, cominciando a sentirmi infastidito dalla situazione.
-Se continuerete a comportarvi in questo modo, prima o poi passerete da amici a sconosciuti.- Si alterò Draco.
-Harry non lo permetterebbe mai e poi mai.-
Si lamentò Nene, stringendomi un po' più forte a sè, facendomi soffocare dal caldo.
-Trasforma quel ci penserò in un: cazzo sì.- Feci io per tutta risposta, rivolgendomi a Draco, che annuì con fervore, capendo che mi stessi riferendo alla sua precedente proposta di cambiare domicilio.
-Di cosa parlate?- Si informò Hermione, appena uscita anche lei.
-Fate sul serio? Theodhane, vi avevo chiesto di andare a chiamare la Drarry, non di placcarli come in una violenta partita di rugby. Suvvia, un po' di contegno.- Pansy la sorpassò, facendo cenno con la mano a Theo ed Adhane di lasciare la presa. Loro ubbidirono come due cagnolini fedeli.
-Certe volte mi chiedo come faccia mia sorella a non essere già un boss.- Ironizzai. Lei si strinse nelle spalle.
-La risposta ti dovrebbe essere chiara mio caro fratellino: non lo sono perché non voglio esserlo.- Rispose altezzosa. -Mi basta comandare voi piccole menti bacate per essere felice. Non ho bisogno di una balbuziente banda di babbuini. Sarebbe una vera noia comandare qualcuno che non siate voi.- Continuò poi, come se si fosse già posta quella stessa domanda, e avesse già riflettuto in precedenza sulla risposta.
-Dovremmo prenderlo come un complimento?-Sussurrò Nene nel mio orecchio, facendomi balzare per lo spavento.
Si scusò con un'alzata di spalle, mentre io lo guardavo male.
-Avete intenzione di rimanere su quella veranda per l'intera giornata, o possiamo andare in spiaggia?- Blaise, con la sua solita impazienza, si affacciò dalla finestra, non riuscendo nemmeno a mettere un piede sul balcone, pieno com'era.
Mi strinsi nelle spalle.
-Perché non vi avviate? Stasera dobbiamo ripartire per il Manor e non ho ancora fatto le valigie.- Mormorai angelicamente, sperando che i nostri amici avessero il buon cuore di lasciare in pace me e Draco per un po'. Speranza, ovviamente vana, dato che l'intero gruppo mi fulminò con lo sguardo.
-Harry, amore della mia vita, luce dei miei occhi e saliva della mia bocca. E' estate, siamo giovani e liberi... perché non smetti di farti seghe mentali e provi a lasciarti andare?-
Pansy cominciò a fare qualche circonduzione, sciogliendo i muscoli delle spalle, come a farmi capire di dover fare lo stesso.
Il modo in cui vorrei lasciarmi andare non è lo stesso modo che intendi tu... avrei voluto dirle, trattenendo una smorfia di disappunto.
Mi limitai, però, a sospirare.
Draco mi raggiunse, prendendomi per mano.
-Andiamo, forse il demone ha ragione. Avremo tutto il tempo del mondo, una volta lasciato il Manor. E poi, anche i nostri amici sono importanti, dopotutto.- Mormorò sul mio collo, in modo che nessuno potesse sentirci.
-Scatta. Scatta.- Pansy rifilò una gomitata nel fianco di Nene, che senza farselo ripetere due volte, prese il telefono e cominciò a immortalare me e Draco da tutte le angolazioni.
Scattai in avanti.
-Vi conviene correre, prima che vi uccida!-

Arcadia || Drarry (Sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora