Capitolo 17: Un dolce buongiorno

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Il sole era già alto quella mattina, erano ancora stesi sul divano e Deddy uscì silenziosamente da casa per evitare di svegliare entrambi. La musichetta di un cellulare continuava incessantemente a colmare il dolce silenzio di quella mattina di settembre.
-Giù è il tuo- borbottò Sangio ancora con gli occhi chiusi mentre si metteva un cuscino in faccia dalla troppa luce presente.
-Giù?- ripeté lui. Giulia stava beatamente dormendo senza accorgersi nè del telefono, nè che Sangio la stesse chiamando. Allungò un braccio per provare a capire perchè suonasse così ininterrottamente, ma non riuscì a raggiungerlo. Si alzò dal divano e si mise seduto mentre Giulia continuava a dormire; prese il telefono e rimase sconvolto dalla quantità di chiamate perse che Giulia aveva ricevuto nelle ultime ore.
Aveva una decina di chiamate dei suoi genitori, della direttrice dell'accademia, persino di Sam che era in giro per il mondo con la compagnia di danza. Aveva capito che la notizia si fosse divulgata troppo velocemente e si preoccupò per i suoi genitori che non ebbero sue notizie da ieri notte.
-Giù- la scosse lui
-mhh- si rigirò lei dall'altra parte non volendo essere disturbata.
-Giù i tuoi ti hanno cercata tutta la notte, devi chiamarli-
-Mandale un messaggio e dille che sono da Chiara- mormorò continuando a tenere gli occhi chiusi. La sbronza della sera prima le provocò un sonno incredibile, aveva ancora un forte mal di testa e aveva bisogno di riposare un altro po'.
Sangio non ebbe problemi ad accedere su whatsapp, Giulia non usava mai i pin di accesso o altro, quindi bastava sbloccare il telefono per poter accedere a qualsiasi app presente.
Entrò su whatsapp e notò la quantità di messaggi che ricevette quella sera Giulia, poteva leggerne solo una piccola parte dall'anteprima. Scendeva per riuscire a trovare la chat con sua mamma che non era tra le prime. Vide che la chat di Alessandro era una delle più recenti e lesse involontariamente l'ultimo messaggio.
"Scusami non volevo farti bere così tanto.." il messaggio continuava ma non poteva leggere altro. Il sangue gli stava bollendo dentro. Era stato lui a farla bere così? Ma non si rendeva conto che Giulia non reggeva? C'era bisogno di farla svenire per rendersene conto? Avrebbe tanto voluto visualizzare il messaggio, leggerlo tutto e mandare a fanculo sto ragazzo che aveva deciso di avvicinarsi a lei così senza scrupoli. Fece finta di non aver letto e continuò a scendere intravedendo il messaggio di Chiara: "Ama fammi sapere come stai, ah e con Sa.." che palle, perchè cazzo non si poteva leggere l'intero messaggio? Pensò. Chissà cosa voleva dire Chiara su di lui, sperava di non stargli sulle palle dopo quella sera che lui le rispose male, in fondo il parere di Chiara era fondamentale per Giulia e avrebbe tanto voluto piacere a tutti i suoi amici.
Quando lesse il nome di Luca tra le chat gli venne un brivido lungo la schiena; non aveva ancora raccontato a Giulia di quello che era successo con Luca e avrebbe dovuto uscire l'argomento il prima possibile prima che ci sarebbe stata un'altra litigata per colpa sua.
Finalmente trovò il contatto di sua madre, era salvata "mamá" e sorrise al pensiero di un'eventuale cena insieme ai suoi, sarebbe stato divertente imparare lo spagnolo.
Le mandò un messaggio fingendosi Giulia e la tranquillizzò dicendo che stesse bene e che fosse da Chiara. Non sapeva perchè Giulia non voleva dirle che stava da lui, in fondo che male c'era? Non era mica un criminale. Fece quello che gli venne detto, non voleva creare problemi anche se un po' ci rimase male perchè sperava davvero che appoggiassero la figlia in questa relazione.
Uscì da whatsapp ed entrò su spotify per mettere un po' di musica, erano le 12:30 e si sarebbero dovuti alzare da quel letto. Gli spuntò un sorriso enorme quando vide che l'ultima canzone ascoltata, ancora in pausa su spotify era proprio la sua. "Guccy bag" era uscita prima della festa e lei la stava già ascoltando, allora non gli era poi così indifferente come sembrava. Si girò a guardarla mentre mise una playlist casuale, e le accarezzò i capelli scompigliati sul viso.
-Ehi- provò a svegliarla mentre con le dita le accarezzava il volto.
-sei proprio una dormigliona eh- si avvicinò dandole dei dolci bacini sul naso.
Giulia sorrise, era già sveglia da un po' in realtà ma non voleva staccare il suo corpo da quello di Sangio.
-Se non ti alzi sarò costretto a fare una cosa eh- Giulia aprì gli occhi dopo quell'affermazione. Le mani di Sangio erano già sui fianchi di lei per farle il solletico.
-No Sangio dai- esclamò lei a un volume forse troppo alto per essere appena sveglia.
-Eh mi dispiace signorina, è una mattina che provo a chiamarla- rise lui sopra di lei mentre continuava a solleticarle i fianchi. Giulia si dimenava sotto di lui, senza riuscire a sfuggire dalla sua presa. Risero insieme fino a che Sangio smise, ma non si staccò dal suo corpo. Giulia aveva ancora le braccia alte sopra la testa e Sangio le teneva entrambe con una mano mentre l'altra era rimasta ancora sul suo fianco ferma.
Si guardarono per qualche istante, il tempo sembrava essersi totalmente bloccato in quel momento. Non importava chi mandava messaggi, chi li cercasse, che ora fosse o che dovessero fare, importavano solo i loro sguardi e i loro corpi che non riuscivano a fare a meno dell'altro.
La mano di Sangio che prima era sul fianco di Giulia salì delicatamente per accarezzarle il viso. Passò il pollice sulle sue guance, sfiorandola come se fosse un gioiello prezioso, le sfiorò il labbro inferiore mentre lei gli dava piccoli bacini ogni volta che il suo dito sfiorava le sue labbra.
-Che bella che sei- sussurrò quasi lui rimanendo totalmente imbambolato da lei. Come cazzo aveva fatto a stare senza? Si chiese mentre guardava quegli occhi color nocciola ancora stanchi dalla sera prima.
Lei arrossì leggermente a quella frase. Si sentiva così piccola con lui che difficilmente riusciva a rispondere ai suoi complimenti.
Sangio avrebbe voluto farle capire come lei fosse agli occhi suoi, Sangio non poteva davvero desiderare di meglio.
Si avvicinò a lei, accasciandosi sul suo corpo mentre lei non smetteva nemmeno per un secondo di guardarlo.
Le loro labbra si sfiorarono e Giulia si avvicinò non esitando nemmeno un secondo ad approfondire il bacio. Aveva bisogno di lui, di sentirlo di nuovo "suo" e di sapere che niente avrebbe mai rovinato quel momento. Sangio mise tutto l'amore che aveva in corpo e che non le aveva ancora dimostrato nè dichiarato, le tenne il viso con una mano mentre l'altra teneva ancora su le braccia di lei, impedendole di fare qualsiasi movimento. Il bacio rallentò sempre di più, permettendo a Giulia di dargli un piccolo morso sul labbro inferiore, facendolo sussultare dalla sorpresa.
Sorrise a quel gesto inaspettato di lei e spostò le sue labbra sul suo collo facendola sospirare profondamente.
-Non vale così- disse a malapena lei mentre Sangio disegnava dei piccoli cerchi con la lingua sul suo collo. L'aria era decisamente cambiata, l'eccitazione che entrambi avevano in quel momento superò tutte le altre mille emozioni precedenti.
I sospiri di Giulia si fecero sempre più intensi quando la sua mano scese lungo il collo sfiorandole il seno.
Le sue labbra continuavano a camminare lungo la sua pelle, facendola rabbrividire ad ogni bacio. Le abbassò leggermente la spallina del vestito che ancora indossava dalla sera prima e proseguì a baciarla lentamente mentre  lei provava a liberarsi dalla sua presa.
Le fece scendere leggermente il vestito scoprendole il seno. Giulia arrossì quando lui interruppe i suoi baci per ammirarla meglio. Era la prima volta che la vedeva così, mezza nuda sotto di lui e impazziva dalla voglia di spogliarla e fare l'amore con lei ma allo stesso tempo voleva baciarle ogni singolo angolo del corpo.
-Sei bellissima Giù, non vergognarti- le prese lui il viso obbligandola a guardarlo, mentre  mollò la presa che aveva nelle sue braccia lasciandola finalmente libera. Le lasciò dei dolci baci sulla pancia mentre le sue dita giocavano con i suoi capezzoli lasciandola senza fiato.
Scese ancora più giù e le divaricò leggermente le gambe mentre continuava a baciare ogni piccola parte di lei. Col pollice sfiorò le sue mutandine provocandole un sussulto; sorrise quando la vide così presa dai suoi tocchi.
Prima che la sua mano si insediasse dentro le sue mutandine, Giulia si tolse da sotto di lui, ribaltando la situazione e mettendosi a cavalcioni su di lui. Rimase senza parole da come lei riuscisse sempre a sorprenderlo pur non avendo avuto alcun tipo di esperienza.
-Che vuoi fare?- sorrise lui malizioso quando lei si sedette su di lui, aveva il vestito ancora a metà mentre sentiva per la prima volta una presenza spingere dai pantaloni sotto di lei.
-Voglio solo giocare- rispose lei fiera quando capii che la situazione si era totalmente ribaltata. Lui la avvicinò a sè mettendole una mano sul sedere e baciandole il seno che ora aveva davanti a sé.
Giulia si spostò leggermente da sopra di lui per permettere alla sua mano di entrare nei suoi pantaloni. Non aveva ancora idea di come si facesse, ma le sarebbe venuto tutto naturale.
Appoggiò solo la mano e Sangio tirò un sospiro così profondo che sembrava stesse giá venendo. -Giù- ansimò lui da tutta la foga della situazione -Ti ho solo sfiorato- rise lei notando la sua reazione e facendo entrare la sua mano all'interno dei boxer.
-Mi stai uccidendo così- le sfiorò il labbro inferiore con il pollice mentre sentiva un fuoco dentro. Gli morse il dito e lui impazzì a quel gesto, non poteva mai immaginarsi Giulia in quel modo e lo faceva totalmente andare fuori di testa il fatto che lei fosse così bambina e così innocente per certi versi, ma che riuscisse anche a far uscire un fuoco dentro di lei che non aveva mai notato.
La sua mano iniziò a muoversi lentamente e Sangio non ebbe nemmeno occasione di mostrarle il movimento giusto perchè stava già tremando sotto il suo tocco.
Col suo pollice accarezzava dolcemente le sue labbra mentre buttava indietro la testa dal forte piacere. Era in uno stato di estati totale, aveva provato un sacco di volte piacere nelle relazioni precedenti, ma qui sentiva quasi che il cuore non potesse reggere tutto ciò; un mix di emozioni così forti che doveva impegnarsi per non far finire il momento troppo in fretta.
La mano di Giulia continuava a muoversi, accelerando sempre più i movimenti, ma prima ancora di arrivare al culmine del piacere, la porta d'ingresso si spalancò e Deddy entrò in casa ritrovandosi la scena davanti.
-Oh porca troia- si mise una mano per coprirsi gli occhi quando vide il seno di Giulia scoperto.
-Cazzo Deddy- sbottò Sangio alzando subito il vestito a Giulia e stringendola a sè per evitare si vedesse qualcosa.
Giulia era talmente in imbarazzo che non riuscì a dire una parola, mentre Sangio avrebbe voluto dirne tante di parole.
Si abbottonò i pantaloni e rimise tutto com'era prima.
-Brody avvisa la prossima volta, avete una stanza, non potevo immaginarmi di trovarvi in salone- si giustificò Deddy sentendosi in colpa per aver interrotto la scena e anche per aver visto il corpo di Giulia semi nudo; percepiva il suo imbarazzo.
-Vado a lavarmi- disse lei volendo scappare al più presto da quella situazione, chiudendosi in bagno per provare a dimenticare la vergogna che sentiva dentro.
Sangio sospirò quando lei si alzò di scatto, non ci sarebbe stato molto da dire, quindi non provò nemmeno a bloccarla, anche lui era in imbarazzo ma molto meno di lei.
-Deddy cazzo però- sbottò Sangio quando Giulia si chiuse in bagno.
-Brody davvero mi dispiace, ma che cazzo ne so che vi mettete a scopare sul divano?- sorrise l'amico indicando il divano con i cuscini leggermente spostati.
-Non stavamo scopando- lo corresse lui.
-quello che era, sicuramente non stavate giocando a carte- rise
Anche Sangio accennò una risata.
-Cazzo zii pure sul più bello Dio mio, non potevi aspettare cinque minuti porca troia- Appoggiò i gomiti sul bancone della cucina sprofondando la faccia e tirando un lungo sospiro finale.
-beh si vede- rise Deddy indicando i pantaloni di Sangio dove era abbastanza evidente il fatto che a lui piacesse la situazione.
-Ma vaffanculo- sorrise Sangio aprendo uno sportello della cucina e prendendo un pacco di cereali.
-Ah e comunque niente male-
-cosa niente male?- si bloccò lui sulla scena con il pacco di cereali in mano.
-Giulia zii-
-Deddy ti spacco la faccia-
-Zii perdonami, ce l'avevo proprio di fronte, il tempo che ho realizzato cosa foss..- provò a giustificarsi lui alzando le mano in segno di difesa da Sangio che gli aveva lanciato un'occhiataccia.
-Porca troia Deddy sparisci prima che ti spacco la faccia- disse Sangio indicandogli la porta del corridoio per farlo andare via.
Ovviamente, per quanto la cosa lo infastidisse e non poco, non parlava seriamente. Non avrebbe mai potuto spaccare la faccia al suo migliore amico, soprattutto perchè non era davvero colpa sua, ma una distrazione di entrambi di non preoccuparsi del fatto che in casa vivessero altre persone.
-Ti è andata di lusso!- gli urlò lui mentre raggiungeva la sua stanza, correndo per evitare di essere davvero picchiato
-Ma vaffanculo Deddy- gli lanciò lui la scatola di cereali dietro.
Fece il suo ennesimo sospiro, era sveglio da poco meno di un'ora e aveva già sospirato un milione di volte quella mattina. Si sedette sullo sgabello della cucina, mentre aspettava che Giulia tornasse dalla doccia, abbassò lo sguardo sui suoi pantaloni e notò che ancora il suo amico non si era deciso a tornare giù.
-Mi sa che oggi ti è andata male amico- rise lui poggiandoci sopra una mano per placarlo e ridendo ancora di più quando si rese conto che Giulia aveva assistito alla scena e scoppiò a ridere dietro di lui.


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Sono le due di notte e penso che starete già dormendo tutti ma almeno domani avrete un DOLCISSIMO risveglio. Grazie dei bei commenti, aspetto le vostre maledizioni per il povero Deddy ahah.
Baci ;)

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