Capitolo 29: Room in Rome

4K 219 36
                                    

"Ultima chiamata per il volo.."  interruppe l'annuncio Giulia infilando le cuffie nelle orecchie mentre era già seduta al gate aspettando l'imbarco.
La voce del suo ragazzo, o meglio, ex ragazzo, le riempiva il cuore di tutte quelle emozioni di cui si era svuotata in precedenza. È un po' come se fosse lì vicino a lei in quel momento, come se non fosse una canzone, ma un discorso, un dialogo, e una vera e propria dichiarazione d'amore. Era il suo ultimo singolo, aveva già sentito qualcosa in precedenza, la base e il ritornello, ma non lo aveva mai sentito completo, e un po' il fatto di ascoltarlo su spotify come qualsiasi altra persona la fece riflettere. Era cambiato un po' tutto e lei non voleva questo. L'esperienza a Los Angeles è sicuramente stata una delle cose migliori che le fossero capitate, ma anche una battaglia, una di quelle che fino all'ultimo non sai se vinci o perdi, di quelle battaglie dove non ti puoi distrarre un secondo.
La suoneria del telefono interruppe la musica facendola tornare alla realtà:
-Pronto? Deddy?- un po' si insospettì di ricevere una sua chiamata. Oramai non lo sentiva più come una volta e parlavano  davvero poco. Da quando lui chiuse definitivamente con Rosa sembrava esser tornato quello di una volta, sorridente, un po' buffo e finalmente più sereno, ma forse era troppo tardi per sistemare un'amicizia rotta ancor prima di nascere.
-Giù sì. Ascolta ho saputo che parti oggi, cioè arrivi domani in Italia.. ma rientri a casa o..?- Giulia si aspettava che completasse la frase ma in realtà la voce di Deddy si interruppe, forse non voleva essere troppo insensibile, in fondo sapeva come fossero finite le cose tra i due però aveva tutta la sua roba a casa e Sangio era fuori oramai da dieci giorni in giro per l'Italia.
-Sì Deddy, torno solo per prendere le mie cose.-
-Si tranquilla, lui non c'è-
-Si lo so-
-Come lo sai?-
-De, non è una persona poco conosciuta, ci sono poster ovunque con le date dei concerti, foto, interviste, pensi davvero che non venga a sapere nulla?- accennò una risata, forse un po' nervosa al pensiero che lui era in giro, forse anche con Margherita dietro. Chissà com'era finita tra i due.
-Hai ragione- rise Deddy, in effetti era impossibile non venirlo a sapere.
La chiamata si concluse poco dopo e Giulia fu felice di salire finalmente in aereo.
Era contenta di tornare a casa, rivedere la sua amata accademia, rivedere Chiara, i suoi amici, i suoi genitori  e inevitabilmente anche lui. Anche se sembrava tutto finito avrebbero dovuto almeno parlarne, vedersi, discutere di tutto ciò in maniera matura e consapevole. Non si sarebbero potuti limitare a delle chiamate perse, e a dei malintesi.

L'aria di casa si fece sentire già dall'aereoporto di Roma Fiumicino. Ad attenderla c'erano i suoi genitori, un po' in lacrime forse per la troppa emozione di rivedere la figlia dopo un mese, o forse perchè erano felici di essere riusciti a riallacciare un rapporto con lei, come un tempo.
-Giulia!- esclamò la mamma quando la vide arrivare dalle porte degli arrivi.
Quando li vide provò una sensazione al petto inspiegabile, come quando sogni di cadere e ti svegli col fiato in gola, e con il cuore che ti batte a mille.
Corse verso la loro direzione, abbracciandoli come avrebbe dovuto fare tanto tempo prima. In fondo, per quante discussioni e incomprensioni ci potessero essere, loro erano sempre stati presenti nella vita di Giulia, avevano fatto tanti sacrifici per riuscire a realizzare il suo sogno di diventare una ballerina e se non fosse stato per loro, lei non sarebbe mai riuscita ad essere quella di adesso.
-Sei diversa- le disse la madre quando si staccò dall'abbraccio per guardarla negli occhi. Lo disse con un sorriso, quindi probabilmente era cambiata in meglio, anche se per Giulia era tutto andato a peggiorare durante quel mese.
-Sei più grande- aggiunse il padre ristringendola a sè
-Eh certo pà anche in America si cresce sai?- rise lei dandogli una pacca affettuosa sulla spalla e facendo ridere anche loro per quell'affermazione.
-Andiamo a casa quindi?- chiese la madre, forse già sapendo cosa fosse successo tra i due. In fondo, anche se non avesse voluto raccontarle nulla, la notizia era stata in copertina per diversi giorni, riempiva ogni singola pagina di gossip, e su tutti i social si parlava sempre e solo di questo, era quasi inevitabile che la voce non fosse arrivata anche ai suoi genitori.
-Sì mamma, ma prima devo passare a prendere delle cose.- la sua voce nascondeva  la grande delusione che provava al momento. Per quanto fosse felice di aver riacquistato il rapporto con i suoi genitori, quello di lui era comunque un pensiero fisso. Avrebbe voluto trovare lui ad aspettarla a braccia aperte, sarebbe voluta tornare in quella che oramai era diventata casa sua, continuare a vivere questa nuova vita, esattamente come la viveva prima, con la unica differenza che qualsiasi cosa avrebbero fatto, sarebbe stata di dominio pubblico.

L'inizio di tuttoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora