I was there for you in your darkest times
I was there for you in your darkest nightBut I wonder, where were you?
When I was at my worst down on my knees
And you said you had my back
So I wonder, where were you?
Mi rendo conto di essere ancora in chiamata quando sento la porta della stanza chiudersi un'altra volta. Probabilmente Aria sarà uscita fuori.Chiudo la chiamata e vado a stendermi sul divano, sperando di risvegliarmi nel mio letto e rendermi conto che in realtà era tutto un brutto sogno. Ma non è così.
Rimango lì stesa sul divano fin quando non capisco che è tardi e vado a prepararmi per andare a dormire anche se non ho sonno.
Non mi capacito che la persona più importante della mia vita, dopo la mia famiglia, mi abbia pugnalata alle spalle, così, senza alcun rimorso. Io ci sono sempre stata per lei, e così vengo ripagata.Mentre sto pensando a quei due, nella mia mente si fa strada il pensiero di loro che lo fanno mentre io sono ancora innamorata di Edo. Mi viene il vomito ma lo trattengo...
Per cercare di purificarmi da quei pensieri mi faccio una doccia e mi lavo i denti.
Prima di mettermi il mio pigiama rosa fluorescente (regalato a natale Juliet anche se sapeva del mio odio per il rosa) guardo fuori dalla finestra: tutto è identico a prima, ma io sento qualcosa di diverso. Io sono cambiata, troppo velocemente. Fino a un anno fa ero la ragazza della porta accanto che rideva sempre e si godeva ogni singolo secondo della sua vita, ora invece non voglio avere a che fare con nessuno, non mi sento bene, ma non con me stessa, ma con gli altri. Mi sembra che fidarsi porta solo dolore.
Il tempo mi ha cambiata in peggio, ma almeno ora sono più forte.Mi metto nel letto e non chiudo occhio fino alle 4 am.
La sveglia suona alle 8.30 am
Mi sento una pezza, ma non mi interessa. Ormai non ho più lacrime che posso versare.
Faccio colazione e inizio a studiare. Sembro quasi un robot, ma continua a non interessarmi.
Subito si fanno le 2 pm, preparo il pranzo e poi torno immediatamente a studiare.Ok, forse sono diventata un robot e la cosa mi spaventa un po'. Però domani ho l'esame e voglio essere pronta.
Alle 5 pm scendo di casa per andare a lavoro con le mie cuffiette nelle orecchie, per estraniarmi dal mondo, e con più malinconia del solito.
Sono quasi arrivata davanti il ristorante, ma vedo una figura molto alta e possente all'ingresso. Cerco di capire di chi si tratta ma non riesco a metterlo bene a fuoco.
Quando sono abbastanza vicina noto che ha dei capelli lunghi e biondi, una barba ben curata e un poco più scura dei capelli e degli occhi di un azzurro così pulito che ci si può specchiare dentro. Indossa dei semplici shorts e una T-shirt bianca da cui guizzano i suoi muscoli. Mamma mia e che muscoli...Credetemi quando dico che quell'uomo sembra un dio.
Però non mi piace la sensazione che mi fa ritornare quest'uomo...mi è troppo familiare, una cosa del genere mi era già capitata con Tom e la sua ragazza, ma ovviamente non c'è due senza tre...<Ehm...s-salve! Siamo chiusi al momento, p-può passare più tardi> mi avvicino a lui e solo ora noto che é un gigante. Rispetto al mio 1.63 lui é un grattacielo.
<Salve!> ha una voce così profonda e anche un accento strano ma molto sexy. É un dio, non c'è altra spiegazione <Non volevo sapere del ristorante, sto cercando Erika>
COSA?!
<Ehm, s-sono io. C-che cosa la porta da me?>
<Wow! Allora Tom aveva ragione quando mi diceva che eri bellissima, pensavo esagerasse, e invece...> mi squadra da capo a piede e io divento un po' rossa per l'imbarazzo.
Appena rielaboro quello che ha detto il mio cuore perde un battito.
Tom? Tom crede che io sia bellissima?
Aspetta un attimo, perché questo sconosciuto sa di me e Tom? Ma che sta succedendo?
<T-Tom?!> non trattengo la rabbia, ma come si permette di tornare solo ora?! <Con che faccia tosta! Non si fa sentire per NOVE fottutissimi mesi e poi manda un messaggero. Che ipocrita! Poteva almeno venire lui di persona! Codardo! Se sei qui per parlarmi di lui, beh allora puoi andare!>
Cerco di chiudere la conversazione e andarmene ma quell'uomo è troppo grosso e si è piazzato davanti l'ingresso del ristorante.
<Devo ammetterlo, sono qui a fare le sue veci, e se mi dai solo 5 minuti posso dimostrati che in realtà tutto quello che è successo e sta succedendo lo ha fatto solo per proteggerti>
Proteggermi? Da cosa dovrebbe proteggermi uno come lui?
<E da cosa precisamente? Non siamo nel mondo delle favole! Non c'è nessuna strega che vuole avvelenarmi con una mela e non c'è nessun drago che vuole uccidermi. Quindi ti prego, illuminami, da che cosa dovrebbe proteggermi?!>
É a bocca aperta. Forse ho esagerato, ma non c'è la facevo più.
<S-scusa, ma sentire parlare di lui dopo i mesi d'inferno che mi ha fatto passare non é bello>
<Tranquilla, capisco. Se ti può fare stare meglio anche lui sta male, e anche se non me lo ha detto esplicitamente, sospetto che tu ne sia la causa>
IO LA CAUSA?!
Ma prima che possa partire all'attacco lui mi precede.
<Non fraintendere!> mette le mani avanti in segno di resa, avevo assunto una posizione minacciosa senza accorgermene. Mi ricompongo e lui continua.
<Sta male perché gli manchi>
Spalanco gli occhi.
Gli manco? Il mio cuore sembra perdere 100 battiti. Allora non sono l'unica pazza che dopo due incontri ha iniziato a tenere a lui, anche lui era un pazzo, proprio come me.
<Se gli mancavo tanto perché non é venuto a trovarmi, sa dove lavoro, ha avuto tante occasioni ma le ha sprecate!> urlo.
Sono fuori di me, non capisco se provo gioia perché Tom sembra essere interessato a me o rabbia perché ora sbuca così dal nulla, anzi, il suo amico sbuca così dal nulla!
<Una volta é venuto, ti ha guardato dalla vetrina, ma non ha avuto il coraggio di entrare>
Va bene, Erika stai calma. CALMATI.
La mia frequenza cardiaca é comparabile a quella di un uomo che sta correndo la maratona.
Dopo secondi di silenzio, che sembrano minuti interminabili, trovo le parole <P-perché non é e-entrato?>
<Senti Erika, é difficile da spiegare, se mi permetti, vorrei offrirti una birra appena stacchi da lavoro. Ci facciamo due chiacchiere e ti spiegherò tutto, te lo prometto>
Ho un bisogno disperato di risposte: perché ha fatto quella scenata nel ristorante e poi ha strappato il biglietto? Perché non si é fatto più vedere? E adesso chi era quest'uomo che faceva il suo gufo?
Ma non cedo. Tom mi ha fatto troppo male, non potrei sopportare delle risposte negative...
Però cosa significa proteggermi? Al massimo doveva proteggermi da se stesso. É stato lui a farmi del male per primo, lui ha fatto sì che la persona che ero si nascondesse e ora non é più intenzionata ad uscire.
<Senti, mi sembri una persona per bene, ma non posso permettermi altre delusioni per colpa sua. Sono stata male per troppo tempo per una persona che in tutta la mia vita ho visto solo due volte. Digli che non mi interessa sapere le sue motivazioni, se ci teneva tanto sarebbe almeno venuto di persona> delle lacrime minacciano di uscire, ma riesco a trattenerle.
<Non può venire di persona, é in America, per lavoro. Per questo sono qui io e non lui. Ti avrebbe chiamato se soltanto non avesse dovuto strappare il tuo biglietto>
AMERICA?! DOVUTO?!
<Da quanto tempo é in America? E perché ha dovuto strappare il biglietto?>
<Sei mesi. La seconda risposta é più complessa>
<Ma perché é in America, che lavoro fa?>
Stava per rispondere, ma poi si zittisce.
<Hahahahaha> Esplode in una risata fragorosa e bellissima <Tom mi aveva avvertito che tu non sai chi sia. Mi dispiace Erika, ma mi ha chiesto esplicitamente di non rivelarti chi é. Penso tu abbia capito che é famoso e credo che lui non voglia che tu ascolti le notizie false che girano su internet. Secondo me non sarebbe male che tu lo sapessi, ma é il mio migliore amico, non voglio fare cose che potrebbero ferirlo, infondo é questo che facciamo noi amici, no?>Cazzo, sta tornando il dolore di ieri sera...Tom ha un amico che sembra volergli veramente bene. Io credevo di avere una persona così, ma si è rivelata tutt'altra cosa.
Basta non devo più pensare ad Aria, é finita.<Mh, si. Credo che sia questo quello che fanno gli amici>
<Erika...tutto bene?> si nota tanto che sono a pezzi?
<Sisi, tutto bene. Scusa ma ancora non mi hai detto il tuo nome...>
<Ah sì giusto! Che sbadato! Sono Chris!>
<Chris...?> spero di riuscire a scoprire il cognome, così forse potrei capire chi sia Tom.
Ero quasi riuscita nel mio intento, ma Chris si é reso conto del gioco che stavo facendo.
<Ah ah, non ci casco! Potresti scoprire chi é Tom, mi dispiace>
<Bene, allora buona giornata Chris> faccio per andarmene un po' delusa, ma mi trattiene.
<Aspetta! Dammi la possibiltà di farti capire che Tom non é la persona che credi che sia. Ti assicuro che non te ne pentirai>
Sembra voler davvero bene a Tom, quasi come un fratello maggiore ama un fratello minore.
Chris mi sembra apposto, e io devo distrarmi dall'inferno in cui mi hanno trascinato Aria ed Edoardo. Forse riuscirò a capire chi é il misterioso Tom...
Devo ammettere che la fase Tom non l'ho mai superata. Ho iniziato a pensarci di meno, ma non se n'è mai andato.
<Va bene Chris, voglio dargli un'altra possibilità. Spero solo di non sbagliarmi sul tuo e il suo conto>
É euforico. Mostra il suo sorriso a 32 denti. É veramente un bell'uomo, ma non il mio tipo.
<Si!> esulta come un bambino che ha appena convinto i suoi genitori ad andare in un parco divertimenti <Ti giuro Erika, non te ne pentirai! Ti passo a prendere quando stacchi>
<Alle 10 pm>
<Va bene, a tra poco>
E se ne va.Non posso mentire a me stessa, sapere che Tom pensa ancora a me nonostante tutti questi mesi mi fa sentire più viva.
Forse anche lui tiene a me, forse mi sono veramente sbagliata sul suo conto..._____________
#SpazioAutriceCiaoooo, come va? Avete finito la scuola?
Spero che il capitolo vi piaccia.
Chissà quando ritornerà Tom e quando Erika capirà chi é veramente.
Un abbraccio virtuale a tutti<3
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Nobody said it was easy || Tom Hiddleston
FanfictionErika si trasferisce a Londra, ma nonostante sia una delle città più famose del mondo, a lei sembra sconosciuta, fredda e non sua. Però, anche se lei vuole andarsene, resterà per un motivo: dimenticare il passato. Per colpa di questo, Erika non cred...