Harry potter e la profezia dei doni della morte

Capitolo 13_ non so che titolo mettere😅

~Leggere spazio autrice~

Pov Narratore,

È passata una settimana...

Da quando Draco sta pensando ad un modo, anche se non felice di farlo, per unire Harry ai suoi compagni...

Da quando Severus, Tom e Lucius cercano, ancora, inutilmente di conquistare la fiducia del loro compagno...

Da quando Harry nonostante non si fidi e li tenga lontani, sente come una forza interiore che lo spinge ad avvicinarsi a loro, a baciarli, a farsi toccare, lui sa di amare ed essere amato da Draco ma dentro di sé, è come se tutte le emozioni che prima provava solo per Malfoy jugnor ora la provasse anche con Lucius, Severus e Tom.

Un'altro fatto, come se non bastasse, Harry non riusciva più a vedere Voldemort come tale, ora per lui anche se non lo ammetterà mai, il Signore oscuro era di nuovo solo ed unicamente Tom Riddle,
nonostante fosse l'assassino dei suoi genitori e di molte altre persone innocenti, il suo comportamento da quando l'hanno rapito gli sembrava 'buono' sopratutto nei suoi confronti.

Certo, Voldemort per lui era e sarà sempre un mostro assassino, ma forse Tom Riddle sarà un foturo amante!

Narcissa in tutta questa settimana non ha fatto altro che creare piccole upportunità di approccio tra i quattro compagni, e vedere come reagiva Harry gli sembrava che una piccola speranza che Potter accettasse i suoi compagni, ci potesse essere.

Nel frattempo alla Tana l'aria che si respira all'interno era triste e tesa, la perdita di Fred è stato davvero un colpo duro da affrontare, e l'allontanamento volontario di Harry ha reso tutto peggiore ma nessuno nè dei Weasley,nè Hermione c'è l'aveva con il prescelto, sapevano che per lui tutto quello era duro da superare, vedevano come ogni mattina aveva già gli occhi gonfi di pianto nonostante fingesse di stare bene, e vedevano anche la sua grave perdita di peso derivato dal fatto che non mangiasse, si stava uccidendo da solo per il senso di colpa di tutte le morti e stando lì alla Tana il senso di colpa era per Fred, ma nessuno dei Weasley o Hermione c'è l'aveva con Harry, sapevano che non era colpa sua, e visto lo stato del ragazzo accettarono la sua decisione di andare nella vecchia casa di Sirius e di non voler ricevere visite, lo avrebbero aspettato il 1°settembre alla fermata del treno, per ricominciare a vivere.

Ma non sapevano quanto si sbagliavano, quanto fosse sbagliato lasciare solo Harry visto che era stato rapito dai tre suoi compagni, e non si sapeva cosa sarebbe successo in foturo.

Pov Draco,

Non ci credo che sto per farlo davvero.

E poi come spiego questo cambiamento di idea a Harry, come minimo penserà che mi abbiano fatto qualche lavaggio di cervello, insomma, fino ad un giorno fa li odiavo a morte ora li aiuto a guadagnare la fiducia di Harry.

Pensava Draco mentre si dirigeva davanti la stanza di Harry.

Okay, dai, non è così difficile, basta che spieghi, senza dire troppo, ad Harry.

Mentre pensava alle parole giuste da dire aveva bussato, ed era entrato nella stanza del moro.

Harry si trovava sdraiato sul suo letto a pancia in su, con le braccia allungate sopra la testa, ed gli occhi chiusi.
Draco dopo aver chiuso a chiave la porta ed insonorizzato la stanza con un'incantesimo, si sdraiò difianco al moro, e cercando di svegliarlo nel modo più dolce iniziò ad accarezzarlgli la guancia con il pollice ed a lasciargli qualche piccolo bacio sulle labbra dell'altro che con qualche sospiro di piacere, il moro non si svegliò.

Vedo che si alza e guarda verso la porta così capisco cosa sta pensando e lo rassicuro.

*Amore, ho sigillato ed insonorizzato la stanza, non preoccuparti nessuno ci può vedere o sentire qui dentro, ora però ho bisogno di parlare con te di una cosa importante, ma mi devi promettere che ascolterai perchè, già per me è difficile parlartene quindi non interrompermi, daccordo.*