Prologo

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Salve a tutti!
Se siete passati di qui, vi interessa la mia storia su Cameron Dallas e Sasha Pieterse.
Sarei contenta di ricevere i vostri commenti e soprattutto cosa ve ne pare di questa storia!
Un bacio, a presto!

Strangers

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«Signorina Stewart, gentilmente, potrebbe rivelare all'intera classe di cosa stava parlando con Miss Lewis? Siamo davvero curiosi.» - disse la professoressa Robinson, docente di letteratura inglese.
Colta in fallo, arrossii ed esclamai «Parlavamo del progetto, Miss Robinson. Io e Caitlin siamo davvero contente di poter conoscere persone al di fuori di Seattle.»

'Fa' che ci creda, ti prego' pensai.

«Non voglio più sentire volare una mosca, si sieda»- annunciò la donna, facendomi segno di accomodarmi al suo posto.

«Bene, ora prendete il libro a pagina ottantasei e, signor Cook, legga.»

~

«É colpa tua, Caitlin! Avrebbe anche potuto chiamare i miei e sai cosa avrei dovuto subire: è la terza volta in un mese che quella megera mi rimprovera, eviterei di arrivare alla quarta» - affermai, furiosa.

La mia migliore amica mi fissò stranita, probabilmente perché non sapeva se ridere o piangere per quella scenetta inutile.

«Sta' calma Rachel, non ti succederà nulla! Tuttavia, ora che ci penso, questa storia del nuovo progetto di scambio culturale - o come diamine si chiama - potrebbe essere utile! Magari ci capitano due bei ragazzi!»

Okay, tra tre, due, uno...

«Non vedo l'ora!» - l'urlo di Caitlin fece girare molte teste verso di noi, ma lei non ci fece caso - o almeno credo.

«Non è detto... - provai a ficcarle in testa la possibilità che ci capitassero due ragazze ma, ovviamente, non ne volle sapere. - Calmati e preparati, abbiamo le prove tra mezz'ora.»

Mi guardò, annuendo con il capo, e prese lo zaino fucsia gettandolo accanto al suo armadietto della palestra, cercando la divisa da cheerleader tra i vari oggetti contenuti in quel piccolo spazio.

«Tra dieci minuti vi voglio pronte, ragazze. Rachel, - e l'allenatrice Allen mi fissò con i suoi penetranti occhi castani, - voglio che per la partita la coreografia sia pronta.»

Annuii, sicura. Non potevo deludere quella donna, non quando aveva bisogno di me, non dopo che era stata quella madre che non avevo più da ormai troppi anni.

«Rach...»sussurrò Caitlin, guardandomi negli occhi e carezzandomi la spalla.
«Va tutto bene, sta' tranquilla.»
Mai dissi una bugia più grande.

~

Arrivata a casa dopo un lungo e stancante allenamento durato quasi tutto il pomeriggio, mi misi con la testa sui libri, cercando di risolvere gli esercizi di matematica.
Poi, mentre ero immersa nelle formule più contorte che l'uomo avesse potuto creare, il mio Iphone vibrò, mostrandomi l'icona di un nuovo messaggio.
Pensai più volte di ignorarlo e riconcentrarmi sugli esercizi che non riuscivo a risolvere, ma, dopo un secondo avviso, mollai i libri e afferrai il cellulare, curiosa.

Quando sbloccai il telefono, il messaggio della mia amica Caitlin si fece notare con il suo lampeggiare quasi fastidioso.

Lo aprii e storsi le labbra, annoiata.

Ancora con quella storia? Non lo voleva proprio capire che a me non interessava quel progetto!

Stufa come poche volte prima, mi decisi di rispondere al suo messaggio.

Strangers || Cameron Dallas ~ Sasha PieterseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora