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*Torniamo al 14 giugno 1997 ore 17:00*

Scusate mi ero persa a ricordare del pomeriggio di fuoco di venerdì scorso a casa dei genitori di Jacob, solo a ricordarmi mi bagnò di nuovo, avevo chiamato un'ora fa la mia migliore amica Jessy Parker per la partita di poker ad annunciare l'imminente fidanzamento e convivenza con il mio ragazzo.
Jessy era tutta contenta della partita di stasera, diceva che sarebbe venuta con il suo nuovo "ragazzo" Austin, si con Perez era stata un'avventura e poi tanti saluti, ogni sabato portava un tipo diverso, Kate invece era andata a trovare Simon stavano insieme anche loro da tre anni, abitava a Boston quindi per stasera non ci sarebbe stata alla nostra solita partita.
Io stavo preparando il tavolo con una tovaglia verde, Jacob aveva sistemato le carte con accanto le Fiches e ora era occupato a preparare i Sex On The Beach con stuzzichini vari, ero ancora al telefono da un'ora con Jessy ridendo.
"Jess ma puoi anche raccontarmi tra due ore, se ti ricordi ci vediamo alle 19, sembra che come sempre mi devi raccontare il mondo"
Lei rise ancora più forte, bevendo il suo Martini e confermò che ci saremmo viste dopo, salutandomi e liquidandomi al telefono come faceva sempre.

*Ore 19:00*

Alle 7 precise Jessy suonò il campanello della mia villetta che condividevo con Jacob, con un braccio sulla sua spalla c'era Austin un bel ragazzo dai capelli di media lunghezza neri e occhi verdi smeraldo, sulle sue braccia c'erano diversi tatuaggi di cui io non sapevo il significato. Li feci entrare per abbracciare Jess e il suo ragazzo mi porse una bottiglia di Chardonnay, per me e Jacob, io gli strinsi la mano per ringraziarlo e arrivò poi Jacob arrivò per darmi una mano, salutò i nostri ospiti facendoli accomodare nella sala da pranzo dove avevamo preparato tutto per la partita e le news.
Jessy si guardò intorno per la casa, rise quando vide una nostra foto in entrata fatta in discoteca che io ero salita ubriaca sul palo e lei faceva la linguaccia verso l'obiettivo, si tolse la giacca di finta pelle per metterla sulla sedia e si sedette con me sulla sua sinistra, sulla destra di lei c'era Jacob e accanto a lui c'era Austin che si era tolto il gillet, quando Jessy vide il cocktail fece un sorriso raggiante al mio ragazzo.
"Vedo che mi conosci bene Evans il mio cocktail preferito e poi da ubriaca si sa che vinco tutto"
Jacob rise sapeva del suo cocktail perché era anche il mio preferito oltre al Capiroska, Austin la guardava perplesso sembrava che non conosceva bene Jessy, lei mi aveva detto che con lui era stato un appuntamento al buio finito bene sulla sua moto, ma io non volevo i dettagli succosi che aveva definito della settimana scorsa.
Verso le 9 iniziammo la partita, mangiando e i panini fatti nel mentre sorseggiavamo i cocktail fatti da Jacob e parlavamo, Austin ogni tanto ci scambiava un'occhiata ma vedevo che fissava il mio ragazzo con un certo interesse come lo conoscesse già, quindi non c'è la feci glielo chiesi, Jacob e Jessy si girarono verso la nostra direzione per guardarci e sentire sta conversazione.
"Austin posso chiederti una cosa? Sto notando che per tutte le partite e durante le pause, guardi Jacob, ma lo conosci? "
Austin mi guardò intensamente negli occhi facendomi venire i brividi, era un tipo strano assai, mi posò lo sguardo sulle mie forme e si leccò le labbra, facendo irrigidire Jacob e Jessy lo guardava sconvolta.
"Eh certo cara che lo conosco, ero anch'io ad Ibiza quando si è scopato la mia sorellina"
Io mi sentii male e Jessy mi strinse la mano come per rassicurarmi, Jacob si stava per alzare gli vedevo il pugno chiuso sul tavolo come volesse spaccare la testa a sto falso, non ci credevo sicuramente era una bugia per farmi dubitare del mio ragazzo, erano le 11 e Austin si alzò per andare in bagno sempre ridendo.

*Pov di Austin*

Sono nella casa di quel bastardo di Evans, che neanche quattro anni fa era un uccellino si è fatto la mia sorellina maggiorenne Becky, che neanche un mese dopo è morta per overdose di cocaina devo vendicarmi, devo metterci le mani sul corpo della sua nuova ragazza Caroline, la migliore amica di Jessica o meglio detta Jessy, lì sentivo a parlare di sotto avevano voluto fare una pausa dopo la mia rivelazione shock, ma non parlavano di me o di mia sorella, stavano parlando quanto era felice Evans della convivenza con Caroline, entro stasera sarei stato dentro a quella sua sicuramente stretta vagina, però prima devo far ubriacare per bene Evans e Jessica, tramavo alla mia vendetta mi guardai allo specchio ridendo malvagiamente non sentii che qualcuno era dietro di me chiudendo la porta del bagno.
Sentivo come una lama fredda di un coltello sulla mia schiena, pensai di sognare così mi girai credendo fosse Evans, ma non era lui non sapevo chi fosse ma era vestito di nero anche guanti e con un passamontagna sul volto, gli vedevo solo gli occhi blu e non erano i suoi, cercai di afferargli il coltello ma fu troppo tardi mi colpì nello stomaco una volta e continuò ad accoltellarmi fino a che caddí sul pavimento bianco, mi uscì solo un grido soffocato.
Il mio assassino pulí la lama con il mio sangue sulla porta del bagno spalancata, mi guardò e aprì la finestra del bagno uscendo fuori ma lasciò il coltello nella mia mano come fosse un suicidio.

*Tornando con Caroline, Jacob e Jessy*

Stavamo parlando tutti tre felici del nostro fidanzamento di me e Jacob, anche se io continuavo a pensare della sorella di Austin chi fosse non me ne aveva mai parlato Jacob, ma probabilmente quello stronzo mentiva e adesso Jessy sembrava preoccupata, era un'ora che Austin era in bagno e a un certo punto sentimmo un urlo soffocato, ci fece zittire di colpo e accapponare la pelle, Jacob mi prese per mano e dietro di noi c'era Jessy bianca come un fantasma, la porta del bagno era spalancata e c'era del sangue fresco sopra, questa scena dava i brividi ma era reale.
Accanto alla vasca c'era il corpo di Austin dissanguato con il coltello in mano e tagli sullo stomaco, io e Jessy ci abbracciamo di colpo urlando dalla paura, Jacob prese dei guanti in lattice per non lasciare impronte sul coltello così lo avremmo portato il domani in una busta alla polizia, gli occhi di Austin erano rovesciati e pieni di terrore.
Il primo giorno di convivenza per me e Jacob c'era stato l'omicidio da un pericoloso assassino che aveva ucciso Austin..
Uno dei primi giorni più brutti della nostra vita, il mio ragazzo cerco di cullarmi tra le sue braccia e Jessy era caduta a terra guardando il corpo del suo ragazzo terrorizzata come tutti noi.

Misteri di FamigliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora