Prologo

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.Prologo

«Ah no, così non va bene!»

In preda all'agitazione, il Dottore saltellava intorno alla consolle premendo freneticamente ogni tasto e tirando su e giù praticamente ogni leva presente sul quel pannello di comando. «Non va proprio bene. Andiamo! Che ti prende vecchia mia?»

Erano ormai parecchi minuti che il TARDIS aveva preso a fare strani rumori, fischi e stridii di ogni genere. Si sentiva persino un leggero odore di bruciato.

Il Dottore si aggrappò appena in tempo alla ringhiera che circondava il piano centrale della nave, che questa cominciò a inclinarsi di alcuni gradi.

Con una vigorosa spinta tornò davanti alla consolle reggendovisi con una mano e tirando lo scanner verso di sé con l'altra.

Sul monitor vide apparire una serie di numeri: 2420142121993.

Quella sequenza durò pochi secondi per poi scomparire a causa di un'interferenza. «Uhm!» sospirò frustrato il Dottore «Qualcosa interferisce con i tuoi circuiti, ma cosa? Non rilevo alcun tipo di anomalie.» Fece roteare in aria il suo cacciavite sonico.

Improvvisamente il TARDIS iniziò ad eseguire una serie di scossoni e piroette costringendo l'uomo a tenere ben salde le mandi sulla consolle sperano di non premere nulla accidentalmente e peggiorare così la sua situazione. Se ancora poteva esserci qualcosa di peggio.

La colonna al centro della nave cambiò improvvisamente colore; la tenue e sana luce bianca che emanava di solito divenne rossa e i motori cominciarono a ronzare in un modo ancora più assordante. Il Dottore aveva appena deciso di spegnere ogni cosa che tutto tornò alla normalità. Tutto quel frastuono cessò di colpo e il TARDIS sembrò stabilizzarsi.

«Finalmente ti sei calmata.» Il Dottore si rialzò da terra, dove era scivolato in seguito ad un violento scossone battendo la testa, e diede una sistemata al suo cravattino per poi tornare nuovamente di fronte allo scanner. «Ok, fammi capire cosa è successo. Ma che cosa sono questi numeri?» La sequenza dei tredici numeri attraversò nuovamente il monitor per poi sparire lasciando il posto alla scritta NO SIGNAL. Ma l'uomo non poté accorgersene dal momento che la sua attenzione era stata catturata da una sottile linea bianca che andava disegnandosi nell'aria alla sua destra. Ad un primo impatto l'uomo pensò subito a quella crepa che sapeva essere da qualche parte nello spazio-tempo ad aspettarlo, ma dopo un'analisi più approfondita si rese conto che si trattava di una cosa ben diversa. Anche in quel caso si trattava di uno strappo nel tessuto della realtà, ma c'era qualcosa di diverso.

Lo squarcio iniziò ad ingrandirsi e ad aprirsi abbagliando il Dottore con la sua luce bianca. Nonostante la difficoltà ad abituarsi a quel bagliore riuscì ugualmente ad intravedere una sagoma al di là dello squarcio.

«E tu chi sei?»

DOCTOR WHO-L'importanza del Dottore Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora