capitolo 4

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pov's kerem
mi sento un idiota se ripenso a quello che ho appena fatto, l'ho abbracciata senza pensarci due volte, senza pensare che a lei magari questo non va bene, senza pensare a eventuali reazioni che avrebbe potuto avere, ed infatti si è irrigidita, quanto vorrei non averlo fatto, ma ormai quel che è fatto, è fatto, non posso fare altro che contenermi per non creare queste situazioni imbarazzanti.

l'ho invitata ad entrare per smorzare la tensione e dopo poco ci incamminiamo per arrivare all'interno dell'abitazione.

K: "vieni entra"
H: "bella casa"
K: "grazie, anche se dovrei cambiare un po' di cose, partendo dai muri, sono un po' troppo scuri"
H: "beh in effetti potresti farli più chiari"
K: "tu di che colore li hai?"
H: "sono rosa chiaro, anche se vorrei cambiarli"
K: "guarda ti propongo un accordo, tu mi dai casa tua e io in cambio ti lascio questa" dico ridendo e hande fa una faccia sconcertata ma allo stesso tempo divertita
K: "che c'è che mi guardi così?"
H: "no è che mi sembra strana questa tua proposta, però se mi dai una buona ragione allora potrei pensarci"
K: "beh semplice, io amo il rosa chiaro"
H: "mhh, allora ci penso"
scoppiamo a ridere tutti e due
K: "dai fatti offrire qualcosa, vuoi un caffè o altro?"
H: "un caffè va più che bene"

ci avviamo verso la cucina, mentre io inizio a prendere tutto il necessario per preparare il caffè, hande si siede su uno degli sgabelli posizionati intorno alla penisola, che ho di fianco alla cucina, la uso la maggior parte delle volte visto che sono sempre solo in casa.

hector l'ho lasciato nell'altra stanza per non creare disturbo a hande, so che anche lei ha dei cani, solo che non voglio importunarla con la mia piccola peste, ma all'improvviso sentiamo abbaiare e graffiare vicino la porta

H: "ma è il tuo cane?"
K: "si, l'ho lasciato nell'altra stanza per non creare casino, è un po' una piccola peste"
H: "ah si, ho visto la sua foto sul tuo profilo"
dice leggermente arrossendo, il che mi piace molto, ma riflettendoci bene ha appena ammesso di avermi stalkerato, anche perché la foto con hector è di quasi un anno fa, e questo mi porta a sorridere leggermente
H: "che c'è? perché ridi?"
K: "nulla pensavo"
H: "dai fallo uscire poverino"
K: "va bene, però se fa casino lo faccio andare fuori"
H: "va bene"
K: "non è che puoi aprire tu la porta? altrimenti si brucia il caffè, che è pronto devo solo metterlo nella tazzina da caffè"
H: "ehm va bene, devi solo dirmi dove andare"
K: "quella porta lì sulla destra, la chiave è già all'interno"
H: "allora vado ahah"

hande va ad aprire la porta per hector e vedo che ci mette un po' a ritornare, anche perché hector mi è già venuto vicino, ma non mi preoccupo così tanto, credo avrà visto qualcosa che l'ha spinta a soffermarsi per guardare, come non detto arriva dopo poco, scusandosi per essersi fermata a guardare.

H: "scusa se ciò messo un po'"
K: "ma tranquilla, fai pure"
H: "sai c'erano delle foto attaccate alla parete frontale, che hanno catturato la mia attenzione appena ho aperto la porta e non ho potuto fare a meno di vedere, scusa ancora"
K: "non scusarti tranquilla, come ho già detto sentiti libera di fare quello che vuoi, ovviamente tranne distruggermi casa" dico ridendo contagiando anche lei, che spesso quando sorride si copre la bocca con la mano.
K: "ecco a te il tuo caffè"
H: "grazie"
K: "figurati, anzi ti va di venire un attimo con me?"
H: "va-va bene"
K: "vieni andiamo"

mi incammino io per primo dirigendomi verso quella stanza, dove tutte quelle foto l'hanno attirata precedentemente, e lei mi segue in silenzio, arrivati apro la porta e permetto prima a lei di entrare per poi avvicinarci alle foto.

K: "quale ti ha colpito di più?"
chiedo così, di punto in bianco dopo un po' che siamo lì a guardarle
H: "questa qui"
dice indicando timidamente una foto in cui ci siamo io, mia sorella, mia mamma e il mio nipotino.
K: "questa foto piace tanto anche a me, l'abbiamo scattata un po' di tempo fa, ed è l'ultima che abbiamo fatto, è di due anni fa, beh si non ci vediamo da due anni, loro non sono potuti venire qui per varie questioni ed io non sono potuto andare per lavoro e quindi sono più di due anni che non ci vediamo, si parliamo ogni tanto, quando riusciamo a conciliare il tutto, ma è abbastanza difficile e se riusciamo abbiamo poco tempo"
parlo fissando tutto il tempo quella foto, non so nemmeno perché mi sono aperto così tanto con lei su una questione tanto personale ed importante, mi scende una lacrima veloce, ma prontamente l'asciugo e mi perdo a guardare quella foto che tanto mi piace e tanto mi fa venire tristezza ogni volta che la guardo, ed ogni volta ripenso a tutto quanto e anche al fatto che mi mancano tantissimo, vorrei davvero averli qui con me per tutto il tempo,
è da molto che passo le mie giornate da solo, con l'unica compagnia di hector che è sempre al mio fianco, oppure le passo con le persone che si trovano sul set, perché è l'unico posto in cui vado ultimamente, mentre sono perso tra i miei pensieri sento una mano calda che si poggia sulla spalla, è un gesto fatto un po' per volermi infondere coraggio e vicinanza, istintivamente la guardo e le rivolgo un sorriso, come a voler esprimere tutta la mia gratitudine e solo in un secondo momento mi accorgo che qualche lacrima qua e là è scesa anche a lei e lì mi viene ancor di più da sorridere.

K: "grazie" sussurro appena, ma è l'unica cosa che riesco a fare in questo momento, senza nemmeno accorgermene mi ritrovo tra le sue braccia, stavolta è stata lei a farlo e non c'è cosa che mi fa più piacere di questo.

e qui tra le sua braccia, mi sento al sicuro, mi sento a casa dopo molto tempo.
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ecco un altro capitolo, spero vi piaccia
se vi è piaciuto lasciate una stellina e fatemi sapere con un commento cosa ne pensate🤍

e pensare che mi stavi sul cazzo- hankerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora