05.03.2015

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Eccomi qui, seduta in cucina, con le cuffie nelle orecchie per cercare di superare con la musica il rumore dei miei pensieri.

Oggi a scuola tutto normale, durante l'ultima ora la prof di italiano ha mandato Manuel,  il nostro unico compagno di classe, a cercare l'astuccio della prima con dentro le sue chiavette USB. Nel frattempo, una ragazza arriva portando con sé l'astuccio con le chiavette. Quando lui torna chiede alla prof: "Scusi prof., per caso è venuta una ragazza?" E la prof: "No Manuel, dove le hai messe le chiavette? Ammettilo, le hai buttate!" Lui era sconvolto, sembrava quasi mortificato e continuava a dire: "Prof, glielo giuro!"

Poi, vedendo noi ridere, capisce che  era tutto uno scherzo e, rosso di vergogna, torna al suo posto, mentre noi continuiamo a ridere.

Stava andando tutto cosi bene, quando alla fine delle lezioni vado da mio fratello, di due anni piu piccolo che fa la mia stessa scuola, per parlare un po'... ha iniziato a prendermi in giro per il fatto che sono un po'in sovrappeso, come se io non ci stessi gia male da sola.

Arrivata a casa, mi lascio andare in un pianto liberatorio con mamma, che ha promesso di parlare con Francesco.

Detto fatto. Quindi tutto a posto, no?

No, per niente. Lui ha iniziato ad arrampicarsi sugli specchi, e mamma ha naturalmente creduto a lui, come al solito.

Nella mia famiglia è sempre cosi, mio fratello è sempre il figlio preferito e io mi prendo le briciole di tutto.

Come se non bastasse, essendo io bipolare inizio a deprimermi, voglio stare da sola con la mia musica e isolarmi da tutto, ma naturalmente quando si vuole riposare oppure pensare il telefono suona piu del solito, cosi rispondo fredda a tutti, anche a quel ragazzo cosi vicino seppur cosi lontano, il mio amico Fabio della Sicilia, quel ragazzo al quale il destino ha voluto togliere la gioia di abbracciare una madre e un padre. Quel ragazzo che considero come un padre, un padre sincero e affettuoso, non come il mio padre biologico: freddo, severo, all'antica.

Inizio cosi una discussione con Fabio, lui mi accusa di non essere più come prima, ma non posso dirgli che nel mio cuore ora ci sono solo ombre e nel mio cervello solo demoni.

Diario di una ex autolesionistaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora