♱ 𝖔𝖓𝖊𝖘𝖍𝖔𝖙𝖘 𝖒å𝖓𝖊𝖘𝖐𝖎𝖓 ♱

♱ 𝕴 𝖈𝖔𝖚𝖑𝖉 𝖇𝖊 𝖞𝖔𝖚𝖗 𝖕𝖚𝖕𝖕𝖊𝖙 ♱

La ragazza dalla chioma bionda emise un verso di stupore e contentezza nel notare un capo di abbigliamento particolare e di conseguenza il ragazzo dai lunghi capelli lisci venne sbalzato all'indietro, trascinato dalla felice foga della danese.

Confuso da tale modo di fare, la seguì cercando di stare al suo passo, facendo un sorriso non appena capì la fonte di tutto quell'entusiasmo.

"Ti scongiuro, la voglio da così tanto tempo!" trillò la ragazza, strattonando quasi disperatamente il braccio dell'amico, con un tono decisamente più acuto di quello che usava solitamente.

Il povero moro si ritrovò a credere implosi i propri timpani dopo quell'istante, ma annuì piano, avendo afferrato la sua richiesta, più che comprensibile. L'altra, in segno di ringraziamento, circondò la sua vita sottile con le proprie braccia, appoggiando il viso contro i suoi pettorali. "Ti adoro, Eth" mugugnò contro di lui.

Il ragazzo le sorrise di nuovo, posando le mani sulla sua schiena, per ricambiare quel contatto tenero. "Le smancerie per dopo, Vic" scherzò con una lieve risatina alla fine, guardando nuovamente l'oggetto desiderato dall'amica. Si trattava di una magnifica maglietta che di certo i genitori della ragazza non avrebbero approvato - dettaglio che rendeva il capo di abbigliamento ancora più meraviglioso ai suoi occhi -, dai vivaci colori arcobaleno e graziose rifiniture bianche.

Il ragazzo si prese un momento per osservare il capo d'abbigliamento desiderato dalla bionda, e pensò immediatamente che esso era proprio nel suo stile. Si avvicinò un poco, separandosi piano dalla ragazza per leggere l'etichetta e fece un sorriso nel notare la marca, riconoscendo la maglia: era una che Vic aveva adocchiato da tempo e finalmente l'aveva trovata.

"Provala, tesoro" mormorò con il suo tipico tono dolce e calmo, la r marcata in un modo quasi comico. "Dovrebbe essere della tua taglia".

Victoria fece un sorriso enorme, sembrava quasi andasse da orecchio a orecchio da quanto aveva disteso le labbra, e, senza farsi ripetere quelle parole, afferrò la maglia e si diresse a passo spedito verso i camerini, senza pensare minimamente al fatto che sarebbe potuta stare semplicemente davanti allo scaffale ad infilarsela sopra quella che stava già indossando.

I suoi occhi praticamente febbricitanti scivolarono sulle altre persone presenti nella zona dei camerini, superando un alto ragazzo truccato che stava consigliando ad un suo amico che vestiti comprare, senza permetterle di riconoscere nessuno. Entrò nella propria cabina e immediatamente le sue mani corsero agli orli del proprio crop top, per sfilarlo e rimanere in reggiseno. Lo posò con poca cura sullo sgabello accanto allo specchio a disposizione e infilò la testa nella maglia, facendo attenzione a far uscire le braccia dalle maniche, quasi come se temesse di rovinarla o sgualcirla ancor prima di poterla acquistare.

Proprio mentre un sorriso felice si dipingeva sul suo viso dai lineamenti dolci, il suo amico che era rimasto appena fuori dalla tenda mormorò un'imprecazione. Tastandosi le tasche dei jeans, Ethan si era reso conto di non avere il portafogli, che non aveva usato per tutto il pomeriggio di shopping dato che Victoria aveva insistito per pagare per entrambi. Non avrebbe potuto regalare all'amica la maglia che desiderava più di qualsiasi altra cosa, e come al solito era colpa della sua sbadataggine. Si maledì per questo.

Si morse le labbra con forza, portandosi per un attimo le mani fra i capelli, con disperazione, odiava deludere l'amica, e si paralizzò nel sentirla chiedere: "Tutto bene, Eth?" dalla cabina, probabilmente l'aveva sentito imprecare, ed ora la sua voce gioiosa aveva una lieve sfumatura di preoccupazione.

"Certo, Vic" sussurrò con voce fievole. "Solo... sei sicura che ti vada?" mormorò guardando verso la tenda tirata, sperando in cuor suo che la taglia non fosse quella giusta, in modo tale da non vedere i suoi begli occhioni blu tinti di delusione e tristezza.