♱ 𝖞𝖔𝖚'𝖗𝖊 𝖙𝖍𝖊 𝖇𝖊𝖘𝖙 𝖙𝖍𝖎𝖓𝖌 𝖆𝖇𝖔𝖚𝖙 𝖒𝖊 ♱

134 6 1
                                    

Questa oneshot partecipa al concorso "la distanza tra me e te" di WattpadFanfictionIT.

»»----- ♱ -----««

Ad Ethan scaldava il cuore posare lo sguardo su quella coppia di bambini così diversi ma allo stesso tempo estremamente simili tra loro. Mentre passava il detersivo sui piatti sentiva la piccola Siouxsie leggere all'altro suo figlio Oscar vecchie lettere lievemente stropicciate e sorrise nell'individuare anche Damiano nell'angolo della stanza mentre spolverava la casa.

Il piccolo bambino sedeva accanto alla sorella, ascoltando con attenzione ogni sua parola, intenerito dalle parole custodite fra i fogli di carta che passavano fra le manine della bambina. Non solo lui, ma anche Damiano si ritrovava a sorridere nel ricordare ogni lettera da loro scritta, si perdeva fra le parole lette un poco a fatica dalla loro piccola Siouxsie, a tal punto che fermava la mano e si lasciava trasportare.

Ethan decise di raggiungerlo per cingergli la vita con un braccio, innamorato. Gli baciò una guancia e si innamorò di lui un poco di più nel notarlo arrossire e arricciare le labbra in un sorriso tenero che gli sciolse il cuore.

Il castano portò una mano dietro la nuca del più giovane, ammirandolo in viso mentre portava le dita dell'arto opposto fra i suoi lunghi capelli, per accarezzarli e pettinarli con tenerezza.

Ethan mugugnò intenerito, soffiandogli sul volto. "Sei un cucciolone" affermò solenne, facendo ridacchiare Damiano.

Quest'ultimo posò un bacio su uno zigomo del ragazzo, sfoggiando uno dei suoi sorrisi più belli. "Anche tu, tesoro" sussurrò con amore.

Ethan sorrise innamorato, baciandolo a stampo e abbracciandolo con dolcezza. "Adoro quelle lettere" bisbigliò fra i suoi capelli.

L'altro lo strinse al petto, passando con devozione una mano sui suoi lunghi capelli scuri. "Sono splendide", confermò Damiano con amore.

Ethan annuì con il cuore colmo del medesimo sentimento, mentre i due bimbi smettevano di leggere per trotterellare da loro. "Papi papi ci raccontate ancora?" mugugnò Oscar saltellando contro la gamba di Ethan.

Il ragazzo ridacchiò. "Cosa, piccolo?"

Siouxsie si affiancò al fratellino, arpionandosi con una manina ai pantaloncini di Damiano, sorridendo allegra. "Ovviamente la storia delle lettere!" esclamò strattonando il povero padre

Questa volta ad essere divertito fu Damiano, accarezzandole i capellini. "Okay, ma solo se ti stacchi" affermò.

La bambina emise un mugugno contrariato, abbracciandogli la gamba. "In braccio." ripeté ostinata, mettendo un broncio adorabile, simile a quello che i suoi infantili genitori facevano.

Damiano sorrise prendendola in braccio. "Capricciosa." mugugnò facendo ridacchiare il compagno, che prese in braccio anche il piccolo Oscar.

Si diressero tutti assieme verso il salotto, dove, posate sul divano, vi erano le varie lettere scritte a mano e non dai genitori dei due piccoli.

Il primo a sedersi fu Ethan; era abituato a fare da appoggio fisico sul quale Damiano poteva contare ed adorava essere il suo cuscino umano, quindi fu più che felice di accogliere la testa del compagno sulla propria spalla. I due bambini si strinsero ai loro petti con dei sorrisoni giganteschi dipinti sul volto, attendendo che le mani callose di Ethan - che suonava la batteria da anni e che ne portava i segni sul corpo - prendessero con delicatezza le lettere per leggerle.

Mentre il moro iniziava a leggere quelle parole che ormai erano state trascritte anni e anni prima, la mente dei due fidanzati fece un salto nel tempo, al giorno preciso nella quale Eth aveva scritto quella lettera, sporcando un angolo con quello che si ricordavano bene essere succo di ciliegia.

♱ 𝖔𝖓𝖊𝖘𝖍𝖔𝖙𝖘 𝖒å𝖓𝖊𝖘𝖐𝖎𝖓 ♱Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora