Esco di casa, per l'ultima volta.
Osservo le vie affollate di Boston, le persone che passano, ragazzi che ridono.Ricordo che fino a ieri anch'io ero così.
Ma ieri era ieri e oggi è oggi. Il tempo passa, le ore scorrono. Non si può fermare il tempo. Né tornare indietro.
Quel che è fatto è fatto, quel che é detto è detto. Basta una parola per rovinare tutto. Rovinare un'amicizia, rovinare una vita."Alex muoviti o perderemo il volo!" Mi dice Megan, mia sorella, mentre si allontana con le valigie in mano.
"Si arrivo!" Le rispondo. Riprendo le valigie in mano e mi affretto a seguirla."Qui è il capitano che parla, si prega di allacciare le cinture e spegnere i telefoni. L'areo raggiungerà l'alta quota tra pochi minuti"
Facciamo quello che dice e ci prepariamo per le leggere scosse dovute allo stacco dell'areo dal terreno.
Mi guardo attorno e noto mia sorella già nel mondo dei sogni. Sospiro e inizio a guardare fuori dall'oblò, notando la città di Boston farsi sempre più piccola. Ripenso ai momenti passati lì, con Aaron e i miei amici.Smettila Alex, ormai è passato! É finito tutto, quando atterrerai in California, non dovrai mai più pensare a tutto questo. Promesso.
Tiro fuori dalla borsa di Meg gli auricolari e l'MP3, cosciente del fatto che dovrò passare le seguenti 10 ore su un rottame volante.
Ti ricordo che se fosse un "rottame", come dici te, adesso non ci saresti sopra.
Zitta stupida coscienza.
Mi sento percuotere
"Alex svegliati, siamo arrivati"
"Si, arrivo" Esco fuori dall'aereo, seguito dalla mia famiglia, e ci avviamo a recuperare le nostre valigie."Ok ragazzi, siamo arrivati" Dice mio padre scendendo dalla macchina affittata in precedenza.
Tolgo gli auricolari dalle orecchie e recupero le mie valigie. Alzo la testa e vedo una villetta a due piani.
"Carina mamma! Dov'è la mia stanza?" Chiedo entrando in quella che ora sarà la mia casa.
"Al piano di sopra, seconda porta a destra" Mi risponde.
Annuisco e mi dirigo verso la stanza. Spalanco la porta e la osservo. Stanca bianca, di medie dimensione. Letto a una piazza e mezza. Carina.
Riscendo al piano di sotto sentendo mio padre che ci avvisa dell'arrivo degli scatoloni.
Passo le ultime 3 ore prima della cena a svuotare tutto e a riempire gli spazi vuoti della stanza.
"ALEX VIENI È PRONTO!"
"ARRIVO!" Urlo in risposta.
Scendo le scale ed arrivo in sala da pranzo.
"Cinese?" Chiedo.
"Si! Non ho avuto il tempo di cucinare, sai com'è, con il trasloco, il nuovo lavoro di tuo padre e per quello che ti è successo l'anno scorso, non ho avuto il tempo di cucinare" Mi dice sedendosi sulla sedia
Cala il silenzio nella sala
Stringo i pugni e serro la mascella
"Alex, tesoro io non intendevo parlare di-" Mi prova a dire mia madre dispiaciuta.
"Non ho più fame, buonanotte" Mi alzo dalla sedia e abbandono lì la cena, mentre mi allontano sento i miei genitori che cercano di chiamarmi, ma faccio finta di niente."Alex, posso?" Dice mia mamma mentre bussa alla porta.
"Si"
"Tesoro,"-inzia a dire "so che hai passato un anno difficile e che l'occasione di lavoro per tuo padre è stata un'occasione per lasciarci tutto alle spalle. Non era mia intenzione dire quello. Scusami" Continua con una faccia dispiaciuta.
"Mamma, scusami tu, non avrei dovuto reagire in quel modo, è solo che fa ancora male, fa tanto male. I-io..." Mi fermo, prima di scoppiare a piangere.
"Oh Alex, vieni qui" Mi dice, accogliendomi nelle sue caldi braccia.
"Io voglio solo dimenticarmi di tutto. Voglio solo quest-" Mi fermo per via di due calde lacrime che mi solcano gli occhi.
"Oh piccolo mio..." Mi dice mia mamma commossa.
L'abbraccio forte prima di scoppiare in un pianto liberatorio.
"Andrà tutto bene, lo prometto" Mi abbraccia ancora più forte.
"Voglio solo dimenticare" Continuo a ripetere.
"Certo tesoro, anch'io" Sussura lei
"Adesso dormi, mancano solo due giorni all'inizio della scuola. Non voglio vederti così, ok?"
"Ok" Rispondo asciugandomi le lacrime
"Ti voglio vedere sorridere"
"Si..." Sussurro in risposta accennando un sorriso.
"Che ne dici di riposarti, il viaggio sarà stato stancante, no?" Mi propone
"Si, 'notte mamma"
"Buonanotte tesoro" Risponde lei, uscendo dalla camera e spegnendo la luce.Chiudo gli occhi e mi abbandono alle braccia di Morfeo.
Hi people!!!
Ecco il primo capitolo!! Più che un capitolo è una piccola introduzione alla vera e propria storia. Non aggiungo altro riguardo al passato di Alex perché ho già detto fin troppo in quello che avete trovato scritto! Detto questo, adiosss!Se vi va votate il capitolo con una ☆! Grazie mille!!!
![](https://img.wattpad.com/cover/274691487-288-k435804.jpg)
STAI LEGGENDO
Your every breath
عاطفيةAlexander Robinson, anche chiamato Alex, si trasferisce in California, più precisamente a Long Beach. Scappa da Boston, una città piena di pregiudizi, di parole non dette, di amori non corrisposti. Amori impossibili, a detta degli altri. Per Alex e...