Sono passate già due settimane dall'inizio della scuola, settimane in cui ho potuto instaurare un bellissimo rapporto con Sam, Jess e tutti gli altri ragazzi, settimane in cui ho parlato molto con Logan, che mi sta iniziando a piacere molto, ma sopratutto settimane tranquille, senza incontri con MissBlake-sono-super-figo-ma-anche-troppo-arrogante. Cosa alquanto positiva.
"Alex, esci dal mondo dei sogni e muovi quel bel culetto che ti ritrovi, o faremo tardi a scuola"
"Arrivo Meg" Le rispondo, mentre afferro dal tavolo un muffin preparato da mia mamma."Cazzo Alex, te l'ho detto che saremmo arrivati tardi! É tutta colpa tua, perché non ti alzi prima, per una buona volta?!"
"Scusa Meg, ma devi ammettere che anche tu contribuisci, stando 30 anni davanti a uno specchio!"
"Ah ah, simpatico. Vabbe, corro a lezione, augurami buona fortuna, ho verifica alla seconda ora!"
"Buona fortuna sorellina!" Urlo, mentre mi dirigo o meglio corro verso la classe di chimica. Non c'è modo migliore per iniziare una giornata, no?"Scusi per il ritardo professore, le prometto che non accadrà più!"
"Vada pure a sedersi Robinson, ma si ricordi che in futuro non sarò così buono"
"Certamente prof!" Dico mentre mi giro per recarmi al primo posto libero.Oh no, no, no, no. Non di nuovo. Sono riuscito a non avere nessun contatto con lui per due settimane e adesso, ovviamente, per una volta che arrivo in ritardo, l'unico posto libero é proprio vicino a lui.
"Che c'è signorino Robinson, qualcosa non va? Vada immediatamente a sedersi, mi ha fatto perdere fin troppo tempo!"
"Si,scusi prof...""Ciao Alex" Mi mima Damon mentre mi avvicino al mio posto.
"Ciao Damon" Dico a mia volta.Arrivo al mio posto e poso lo zaino, mentre mi affretto a sedermi, per non far innervosire ulteriormente il prof.
"Come mai da queste parti dolcezza? Ti sei perso?" Dio, quanto odio quel suo tono arrogante.
"Molto simpatico Damon, questa volta ti sei superato. Comunque stai tranquillo, per mia fortuna non dovrò più averti vicino, dopo oggi"
"Che c'è Alex, sono così irresistibile che non riesci ad avermi vicino?"
"No caro Damon, é la tua faccia che mi irrita"
"Dolcezza,così mi feris-"
"AVETE FINITO DI PARLARE?! VOLETE ANCHE DUE BISCOTTINI?!" Cavolo e io stupido che volevo evitare di farlo incazzare, forse se ci scusassimo...
"Beh prof, a sto punto io vorrei anche una birra"
Oh no, così peggiora solo la situazione.
"Cos'ha detto?"
"Ha sentito bene"
"Prof, Damon non intendeva quello, lui voleva sol-"
"NON MI INTERESSA, TUTTI E DUE FUORI, NON FATEVI VEDERE FINCHÉ LA CAMPANELLA NON SARÀ SUONATA"
Come non detto, la situazione é già andata a puttane.Esco dalla porta seguito da Damon che sbatte la porta per l'incazzatura dovuta alla "conversazione" col prof, avvenuta poco prima. Ma ovviamente quello incazzato lui.
"Come stavo per dirti prima, dolcezza, così mi ferisci, non mi sarei mai aspettato una tale rispos-"
"Damon ma che cazzo hai in testa, eh?! Non potevi stare zitto e chiedere scusa?! No, facciamoci pure buttare fuori, tanto chi se ne frega! Non pensiamo agli altri, che a magari importa!?"
"Dolcezza, calmat-" Ok, ora ero veramente incazzato.
"Calmarmi?! Ma stai scherzando?! É per colpa tua se ora siamo qui fuo-"Non ho neanche il tempo di finire la frase che sento sbattermi al muro. Ammutolisco, quando percepisco le mani di Damon posizionarsi una sul mio fianco sinistro e l'altra sul muro, affianco alla mia testa.
"Non mi piace quando qualcuno mi interrompe, sopratutto se succede due volte in poco tempo"
Non ascolto minimamente le sue parole, troppo perso ad ammirarlo. Guardo la sua mano, che stringe il mio fianco, in una stretta quasi possesiva e il suo petto, che si alza e si abbassa velocemente. Il suo braccio, percorso dalle venature in rilievo, che viene fasciato dalla maglietta nera. Percorro con lo sguardo le sue spalle larghe, per poi passare al suo viso, alla mascella definita, alle labbra carnose e rosee, ai capelli neri divise in ciocche scompigliate e per ultimo i suoi occhi...
Gemme verde smeraldo.
I nostri occhi si incrociano, si perdono e parlano, parlano più di mille parole. Per la prima volta lo guardo veramente, leggo nei suoi occhi dolore, tormento, una lotta silenziosa e cruda, che non smette mai di cessare."Mi hai sentito?" Un sibilo, un sibilo roco e rabbioso, che giunge al mio orecchio, più vicino alle sue labbra di quello che dovrebbe essere.
"I-io si, t-ti ho sentito..."
"Allora perché non rispondi Alex?"
Non sento più nulla, sento solo il mio cuore che batte all'impazzata e sono certo che lo stia sentendo anche lui.
"Che c'è dolcezza? Adesso non parli più? Perché prima lo facevi, eccome" Dice mentre si avvicina di qualche centimetro alle mie labbra.
"Io devo andare in bagno" Dico di getto, mentre mi stacco bruscamente da quel contatto.
"Come vuoi Alex, ti aspetto qui, tanto non potremo fare molto per un'altra ora"
Non rispondo, non avrebbe senso. Ha comunque ragione.Entro in bagno e apro l'acqua, posizionandola su fredda, per cercare di rinfrescarmi in qualche modo.
"Ok Alex, ti devi dare una calmata, non puoi permetterli di farti questo" Dico, mentre mi guardo allo specchio.
Mi rinfresco un'ultima volta e già che ci sono svuoto la vescica, lavando le mani prima di uscire.Sto per svoltare l'angolo del corridoio in cui Damon mi dovrebbe star aspettando, quando sento due voci.
"Se vuoi possiamo andare in bagno oppure in un'aula vuota?"
"Cazzo piccola, mi fai impazzire quando fai così" Damon. É la sua voce. Mi sporgo leggermente per vedere che sta succedendo, ma quello che vedo mi inorridisce: Damon poggiato al muro, che circonda con le mani i fianchi di una bionda che nel mentre gli bacia e succhia il collo sussurandoli frasi sicuramente non degne di madre Teresa.Mi sento deluso, deluso e in più preso giro, ripensando alla situazione di prima... Ma tanto cosa mi sarei dovuto aspettare da uno come lui? Niente.
Torno sui miei passi, per dirigermi in un posto in cui poter star isolato e penso al tetto, quello si che é perfetto.Apro la porta ed inspiro l'aria fresca che annuncia la fine di settembre.
"Anche tu qui, Alex?" Sento una voce provenire alle mie spalle.
"Jessica? Che ci fai qui?"
La studio: noto i suoi magnifici occhi azzurri spenti, incorniciato da delle occhiaie profonde e scure, ormai visibili, sotto al trucco sbavato. Ha pianto e si vede.
"Penso, tu invece?"
"Ehi...Tutto bene?"
"Si vede così tanto?" Dice, abbozzando un sorriso finto, ispirando nel mentre la nicotina della sigaretta.
"Beh...Si. Che succede? Chi devo ammazzare?"
"Ti sei mai innamorato?"
"Beh...no" Ok, domanda inaspettata.
"Sai, la conosco da cinque anni. Il primo giorno che la incontrai, pensavo di aver visto un angelo. Mi innamorai subito di lei. Mi innamorai della sua voce, dei suoi lunghi capelli castani, dei suoi occhi color nocciola. Dopo poco tempo diventammo amiche, o come dice lei, migliore amiche. Per me era perfetto, speravo che un giorno si sarebbe resa conto di quello che provavo e che magari l'avrebbe anche ricambiato. Ma no. Caso vuole, che un bel giorno, dopo 3 anni di dolore e di pianti per la situazione in cui mi trovavo, incontrò un ragazzo. Il classico principe azzurro, con la famiglia perfetta, un padre presente, una madre amorevole, tutto quello che io non sono... Iniziarono a uscire e si fidanzarono. L'angelo, mi raccontò e racconta tutto quello che succede fra di loro, io sinceramente sono stanca di ascoltare, quindi eccomi qui" Altro sorriso tirato, ma cazzo... Ragazza mora? Fidanzato degno di un principe azzurro? Sam?! Luke?! Strabuzzo gli occhi.
"S-sei innamorata di Sam? La nostra Sam?"
"Si, sorpreso?"
"Si é che cambi ragazza ogni giorno e non me lo sarei mai aspettato, tutto qui..."
"Beh già, la vita a volte é una merda. Ti auguro di non innamorarti mai" Dice mentre si alza per tornare in classe.
"Cosa farai adesso?" Chiedo mentre sta per uscire
"In che senso?"
"Intendo cosa farai con Sam? Non ti sembra l'ora di dirglielo?" Rimane un attimo in silenzio e poi risponde.
"Farò quello che mi sembrerà giusto, ora torno in classe" Sta per uscire definitivamente ma si blocca di nuovo.
"Che ci fai tu qui?"
"Niente, volevo stare da solo e questo mi é sembrato il posto più adatto"
"Ah ok. Ci vediamo in mensa allora"
"Si, a dopo!"Passano pochi minuti e sento la porta aprirsi nuovamente, ma non mi giro convinto che sia ancora Jess.
"Che ci fai ancora qui Jess? Pensavo fossi andata in classe"
"Mi dispiace deluderti, Alex. Ma non sono chi aspettavi" Mi giro di scatto. Oh no, non ancora.Hi people!!!
Alex ha avuto un'altro incontro con Damon, decisamente più interessante rispetto a quello precedente! Alex è geloso per aver visto Damon in compagnia di una biondina? Ehehehehe chi lo sá! Vogliamo parlare di Jess?! Rimasti sorpresi? Dico solo che nei prossimi capitoli avret la leggera voglia di prendere a schiaffi Sam! Detto questo, vi lascio al prossimo! Adiossss!Se vi va votate la storia con una ☆! Grazie mille!!!

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Your every breath
RomansaAlexander Robinson, anche chiamato Alex, si trasferisce in California, più precisamente a Long Beach. Scappa da Boston, una città piena di pregiudizi, di parole non dette, di amori non corrisposti. Amori impossibili, a detta degli altri. Per Alex e...