Yoongi/Jimin

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Prompt: asfissia, spavento, concerto
Warning: canon compliant, attacco d'ansia



Jimin sa che Yoongi soffre i luoghi affollati da che ha memoria, sa anche che solitamente i concerti non sono un problema ma quello è diverso: il boato del pubblico sembra scuotere i sostegni del palco sotto i quali i truccatori stanno dando ad entrambi l'ultimo ritocco.

Gli occhi di Yoongi sono puntati a terra e vagano da un punto all'altro come impazziti, lo sa che c'è qualcosa che non va ma non può andare da lui adesso che gli stanno ritoccando il labbro superiore per renderlo più sottile. La truccatrice di Yoongi termina il suo lavoro e lui viene quasi spinto verso la pedana che li deve portare sul palco, Jimin non aspetta un altro minuto, ringrazia tutti e lo rincorre.

Lo raggiunge poco prima di arrivare sulla pedana, dove sicuramente gli altri sono già pronti: Yoongi ha lo sguardo vuoto, le labbra aperte e il petto che si muove spasmodicamente.

«Yoongi guardami», dice prendendogli il viso con le mani che gli tremano – odia vederlo in quel modo – e lo costringe a guardarlo anche se lui riesce a tenere lo sguardo nel suo solo per qualche secondo prima di riabbassarlo, «È un concerto come gli altri, Yoongi-ah, non è niente di spaventoso, ci sono io con te», aggiunge sperando di calmarlo ma lui continua a respirare affannosamente e a sudare rigando il trucco che gli hanno appena fatto.

Lo vede portarsi le mani al colletto stretto della camicia e senza pensarci un attimo lo aiuta a sbottonarla per lasciargli un po' di aria e di sollievo, gli slaccia i pantaloni che gli stringono l'addome e nel frattempo gli ripete: «Respira con me» e «Respira, bravo», come un mantra.

Lentamente e a fatica Yoongi riacquista un colorito non preoccupante ed anche le mani di Jimin diventano più ferme mentre gli accarezza il collo, il mento e i capelli finché il respiro di Yoongi non torna regolare.

«Jimin-ssi, Yoongi-ssi, dovete andare», li richiama uno degli addetti di scena, Jimin gli prende la mano e se lo trascina dietro senza aspettare che si sia riabbottonato tutto, con buona pace di chiunque stia pensando male in quel momento.

Quando arrivano sulla pedana gli lascia la mano e lo aiuta a riabbottonarsi alla bell'e meglio, poi lo guarda negli occhi e: «Sono minuscoli puntini lontani, ci sono solo io con te guardami ogni volta che ne hai bisogno», dice chiudendogli l'ultimo bottone raggiungendo di corsa la sua posizione mente la pedana ha già iniziato ad alzarsi.

Si volta un'ultima volta: Yoongi ha un leggero sorriso sulle labbra. 

Kinky but not really || BTSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora