POV ALYCIA
Non mi sarei mai immaginata di voler scappare da quel mondo che tanto avevo sognato da piccola. Ho sempre voluto fare l'attrice e ora che, dopo tanti sacrifici, mi sono affermata come una stella nascente, l'unica cosa che chiedo è un po' di tranquillità.
Pensavo che una volta famosa la parte più difficile da gestire sarebbero stati i fan.
Invece non sono loro il problema più grande. Anzi, alla fin fine è grazie ai fan che sono arrivata dove volevo arrivare, quindi se il modo che ho per ringraziarli è essere gentile con loro. Lo faccio ben volentieri, nonostante io non sia proprio a mio agio, ancora, sotto questo tipo di riflettori. E poi la maggior parte di loro vuole solo scambiare due parole con me, fare una foto, chiedermi un autografo; si, altri sono più invadenti, mi seguono, vogliono sapere cose personali, pensano di essere i miei migliori amici solo perché ho scambiato qualche parola con loro, ma a parte questo, sono comunque carini con me.
I problemi veri sono iniziati con i paparazzi. Essendo una persona famosa, o comunque una giovane attrice che sta iniziando ad avere parecchio successo, non posso pretendere assoluta privacy, ma certe volte esagerano. Ma la parte che mi pesa di più, sono gli eventi mondani. Sono, indubbiamente, eventi che mi danno l'occasione di conoscere persone fantastiche, e a volte è stato proprio grazie alla mia presenza a questi eventi che le persone che contano in questo ambiente, mi hanno notata e hanno cominciato ad interessarsi a me, ma mi sono sempre sentita obbligata a dovervi partecipare.
Il mio agente mi ha sempre spinto a fare le stesse cose, ad essere un certo tipo di personaggio pubblico, a comportarmi in maniera impeccabile. Mi sembra sempre, come se io stessi diventando una sua marionetta, anziché la sua assistita. Non resisto più, mi sembra di essere chiusa in una stanza piena di persone, ad urlare per farmi sentire, ma la mia voce non riesce a raggiungere le orecchie di nessuno; nessuno mi ascolta.
Così ho deciso di partire, di prendermi un anno sabbatico.
Un anno di riposo per scoprire meglio me stessa.. ma dove andare?
Una sera di settimana scorsa pioveva, ero annoiata e le mie amiche erano tutte impegnate. Allora mi sono collegata al mio account Twitter "privato" (quello che uso in incognito): sono capitata su uno dei tanti ashtag che parlano di me. Mi sono commossa per la quantità di persone che continuavano a parlare del mio personaggio, di me e della mia bravura. Provenivano da moltissimi paesi; uno all'estremità opposta dell'altro.
Leggere quei commenti, mi ha convinta che avevo bisogno di conoscere il mondo, e così ho prenotato il primo volo disponibile per una città europea. Inutile dire che quando ho chiamato il mio agente e gli ho detto che partivo per il Sud America, si è infuriato. Abbiamo litigato, molto probabilmente è preoccupato più per i soldi che non guadagnerà mentre sono via che per il resto. Ma non mi importa più, mi sento libera.
Ho lasciato il mio ragazzo dopo una lunga telefonata. Era distrutto, ma ormai sono convinta che quella relazione a distanza non poteva più continuare.
Ho avvisato mia mamma della partenza e fortunatamente ha compreso le mie necessità e mi ha salutato solo con qualche raccomandazione; "fatti sentire, nonostante le ore di fuso orario!", "stai attenta!".. solite cose da mamma, insomma.
La cosa più difficile è stata, dirlo alle mie amiche. Non la smettevano più di piangere.
Volevano partire con me, ma alla fine sono riuscita a tranquillizzarle dicendo che anche loro sarebbero mancate a me, come io sarei mancata a loro, ma che sentivo dentro di me, che questa fosse una cosa che dovevo fare da sola, e che avrei scritto loro il più spesso possibile.
Ed è così, mentre mi trovo su questo aereo che mi sta portando verso Parigi, che mi sono preparata una specie di itinerario. Dopo la Francia visiterò Londra, proseguendo per la Scandinavia, e poi scenderò per la Danimarca, visiterò la Germania fino ad arrivare al Bel Paese. Me lo voglio tenere per ultimo, voglio visitarlo bene e a fondo, passando per ogni regione. Pochi sanno che ho seguito corsi per imparare l'italiano. Avevo notato un alto numero di fan italiani dopo quel tweet su FearTWD e volevo imparare qualcosa in più su questo paese. Non so ancora quanto tempo mi fermerò in un posto, seguirò solo l'istinto.
POV ELIZA
Aspetto le vacanze con ansia, sempre, ogni anno. Andare in montagna per me è come tornare bambina, vedere gli stessi posti dove trascorrevo il tempo con mia nonna e gli zii. Io sono nata in Australia, ma quando avevo un anno per motivi di lavoro siamo tornati in Italia, dove erano originari i miei genitori. Mia mamma lavora in ospedale, mentre mio padre è ingegnere per una ditta internazionale. È sempre stato difficile trascorrere vacanze normali, a causa dei turni della mamma e dei viaggi di lavoro di papà. Così durante il periodo estivo mi affidavano alle cure della nonna. È iniziata così l'abitudine di andare in montagna vicino Bolzano con gli zii, per farmi respirare aria diversa. Da piccola se mi chiedevano se volevo cambiare posto rispondevo sempre 'no'. È così che piano piano, è divenuta una nostra tradizione.
Poi, anno dopo anno, un problema di salute dopo l'altro si sono portati via prima la nonna, e poi lo zio; e ora anche mia zia, a causa di tumore al seno prima e problemi al cuore poi, non può andare in vacanza per potersi riprendere dalle operazioni subite. Ma quest'anno avevamo già prenotato e non me la sono sentita di restare a casa. Così ho preso la mia nuova Yamaha MT03 e sono partita da sola. Quindici giorni in solitudine per potermi riprendere dallo stress della laurea e liberarmi dalla sensazione di impotenza di fronte alla malattia.
Fa male essere qui da sola.
Ovunque mi giro, vedo la nonna sorridermi o lo zio salutarmi.
A cena è strano avere il tavolo così vuoto. guardandomi intorno noto oltre alle solite famiglie e ospiti abituali, una ragazza, sola anche lei. Quando si gira rimango basita: io la conosco. Ma è impossibile che sia lei. Finita la cena, squisita come sempre, il Sig. Peter (papà del titolare) passa a fare due chiacchiere con gli ospiti. Si ferma più a lungo con me, è preoccupato per mia zia. Scambiamo un po' di parole, ma i miei occhi continuano imperterriti a fissare quella ragazza. Eppure sembra veramente l'attrice delle mie serie tv preferite. Dire che ho una cotta per lei è riduttivo. Ma se è qui da sola ci sarà un motivo. Avevo letto su Twitter che si sarebbe presa un anno sabbatico per poter girare il Sud America, e se fosse stata una scusa?
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All I Need
FanfictionAlycia è un'attrice famosa, Eliza una semplice ragazza. Il destino le farà incontrare, ma cosa succederà? Dal testo: - Piacere io sono Eliza. - Piacere Alycia! - faccio una pausa poi le chiedo: - Ascolta visto che stasera saremo compagne di tavolo...