𝐥𝐚 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐦𝐞𝐬𝐬𝐚

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<<alessio? cosa vuoi da me>>
<<Adesso giri con gli ubriachi eh?>>
<<Non sei mio padre, non dirmi cosa devo fare>> dissi alzando il tono della voce. Lui abbassò lo sguardo
<<Tu non ci sei piú stato per me>>
Continuai ad insultarlo e a dargli pugni al petto fin quando lui non mi abbracciò e magicamente tutto intorno a noi sparí.
<<Mi sei mancata>> mi disse sussurrando e poi mi porse un mazzo di fiori, rovinati dalla rissa.
Ritornammo a casa e gli medicai le mani. Cenammo insieme e ci vedemmo Harry Potter come ai vecchi tempi.
Sembravano passati anni e invece erano passati dei mesi.

ALE POV
Sono appena arrivato a Milano, e la mamma di Bea si fece trovare fuori l'areoporto. Non so se mi era mancata di piú Bea o sua madre. Mi disse che bea era uscita e per non destare sospetti gli disse di sì.
Quindi mi feci dire il nome del parchetto. Arrivato lì vidi un ubriacone che cercava di portare la mia bea dentro la sua macchina...non ci vidi piú dalla rabbia. Continuai a colpirlo, ma poi vidi il suo volto. Il volto di bea... mi ricordava il mio da piccolo. Così lasciai quell'ubriacone e calmai bea.

BEA POV
Ieri sera io e ale chiarimmo tutti i nostri dubbi. Mi sentivo spensierata come hai vecchi tempi. L'indomani sarebbe partito, cosí gli feci fare un giro per Milano. poi Siamo andati al Duomo e ci siamo seduti per delle scale.
<<Quindi? Ancora non mi hai parlato di Chiara>>
<<Penso sia quella giusta>>
<<Descrivimela>>
Passo una mezz'oretta a parlare di quanto fosse magnifica chiara. Quanto volevo essere al suo posto..
Dopodiché andammo a casa appena arrivati lanciammo gli zaini e pranzammo con i miei genitori che gli avevano preparato il suo cibo preferito, la pasta al sugo. Dopodiché ci mettemmo sul divano a guardare un film. Era arrivato il momento della cena e mangiammo soli sta volta. Dato che Alessio aveva dimenticato  il pollo nel forno ordinammo una pizza da Just eat.Questi 2 giorni erano terminati e l'indomani ale sarebbe partito. Quindi volevamo goderci a pieno la serata. Alla fine optammo per pizza e Netflix. Ci addormentammo sul divano.
Era arrivato il momento. Ci dovevamo separare. Mi vestii quasi con le lacrime agli occhi. Lui non disse una parola... Facemmo colazione, preparò le valigie e arrivò il taxi che aveva prenotato la sera prima.
Ci abbracciammo come se non lo facessimo da un secolo.
Le sue mani asciugarono il mio volto dalle lacrime. Mi baciò la fronte dolcemente e si mise in macchina con gli occhi rossi. E poi arrivó il fatidico momento. Il momento che odiavo di piú e che sopportavo ogni anno. Separarci.

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