capitolo 10 - distrazioni

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Si avvicina un infermiere
I: siete amici della signorina De Angelis?
N: si, io sono sua sorella...
I: devo dirvi una cosa importante. Purtroppo l'operazione non è stata delle migliori e non sappiamo se effettivamente Victoria si risveglierà.
A sentire quelle parole mi sento crollare.

*2 settimane dopo*
Ormai le mie giornate sono monotone: mi sveglio alle 6 e vado all'ospedale, sto con Vic e do il cambio a suo papà che dorme con lei tutte le notti. Vado via dall'ospedale alle 20.00 e torno il giorno dopo.

In questi giorni ho pensato tanto, a me, a lei, al rapporto unico che abbiamo, siamo più di 2 semplici migliori amici, più di 2 fratelli e più di una coppia di fidanzati. Noi siamo più di ogni cosa.
La vibrazione di un telefono interrompe i miei pensieri e dopo essermi reso conto che fosse mio rispondo.
G: ei ciao Damiano
D: Giorgia ciao!
Eccola, la ragazza per cui ho trascurato Vic. Lei ovviamente non ha colpe ma se non ci fossimo visti magari non avrei litigato con Victoria e lei sarebbe ancora qui, cosciente intendo perchè lei è qui con me, lo sento.
G: mi chiedevo se un giorno di questi ti andasse di andare a fare un aperitivo insieme, sai sei sparito...
D: ehm, si scusa è che sono stato incasinato
G: tranquillo scherzavo, quindi ti va?
C'è un qualcosa in questa ragazza, qualcosa di irresistibile. Avrei voluto dirle di no, che Vic era più importante di ogni altra cosa, che non saremo più usciti io e lei, ma niente.
D: certo, quando sei libera?
G: stasera?
Cazzo, Vic. Mi si spezza il cuore a pensarla in ospedale e io a divertirmi.
D: certo, passo a prenderti alle otto.
Non capisco, è come se avessi cervello e corde vocali scollegati.

Decisi di parlarne con Lello, lui c'era sempre per me e ci sarebbe stato anche questa volta.
D: non so che fa Lellì, damme na mano
L: Damià nun poi annà avanti cosí, in ospedale tutto il giorno. Quando Vic si sveglierà starai con lei, ma mo hai bisogno de divertite fidate
D: divertimme?
L: certo! Esci co lei, scolatela, fai quello che ti pare basta che ti distrai.
D: se n'amico

Sono le otto e sto sotto casa di Giorgia puntuale come un orologio svizzero. Ed eccola che arriva, aveva un top nero con dei pantaloncini di jeans e dei sandali, è bellissima lo ammetto.

G: ehi! Sbava di meno però
D: ahah simpatica.
G: allora dove mi porti?
D: andiamo ti porto in un posto dove fanno gli aperitivi buoni.
Ci dirigiamo verso il bar e durante il tragitto Giorgia mi prende la mano.
Io la guardo negli occhi e poi le labbra, lei mi bacia e io le porto le mani sui fianchi. Non era un bacio passionale però mi piaceva per questo, lei era sempre così delicata.

Finito l'aperitivo la riaccompagnai in hotel e mi fece salire, io seguendo il consiglio di Lello ovviamente accettai.
Lello ovviamente accettai.
G: è piccolina però è comoda.
Si riferiva alla stanza ovviamente.
D: beh sì. Carina.
Mi avvicino sempre di più a lei. Aveva le spalle al muro, così iniziai a baciarla sempre con più foga. Le misi le mani sotto al top per slacciarle il reggiseno ma mi bloccò.
G: Dam aspetta 2 secondi devo parlarti
D: ora?
Dico baciandole il collo
G: ti prego è importante.
D: dimmi
Ci sediamo sul letto e Giorgia inizia a parlare
G: beh ecco io, non so come dirtelo...
Era agitata e si vedeva, le accarezzai un ginocchio come per incoraggiarla e lei continuò.
G: ho una malattia, si chiama endometriosi. A causa di essa soffro molto spesso, provo dolore soprattutto durante i rapporti sessuali. Non accade sempre, però spesso si. Scusa Damiano se ti ho illuso ma ci tenevo a dirtelo.

Non so che dire, non so che fare, sto cercando di capire bene ciò che mi ha appena detto.
D: i-io non so.. non so cosa dire
G: non devi dire nulla, volevo solo che lo sapessi
Istintivamente le levo la mano dal ginocchio per paura di farle male
G: tranquillo puoi lasciarla la mano eh

Lei rideva ed era così bella, mi si avvicina e si siede sulle mie gambegambe, mi mette le braccia attorno al collo e mi bacia. Io vorrei lasciarmi andare ma ho troppa paura di farle male
G: lasciati andare, sto bene tranquillo
D: sei sicura?
G: sicurissima, se mi fai male te lo dico promesso
La baciai, un bacio intenso e passionale.
<<Tutto qui?>> Mi sussurra all'orecchio con voce provocante
A sentire quelle parole le sfilai velocemente il top e le sganciai il reggiseno, lei mi levò la mia maglietta e di lì a poco rimasimo entrambi completamente nudi.
Dopo aver fatto sesso per circa un'ora ci addormentammo entrambi.

Una chiamata mi interruppe il sonno. Era Nica, la sorella di Vic.
N: ehi Dam corri all'ospedale
D: si è svegliata?
N: si però corri ti prego.
Era agitata lo sentivo. Cosa sará successo adesso?

Secondo voi cos'è successo? Spero vi piaccia il nuovo capitolo, l'ho scritto stanotte.
Se vi va lasciate una stellina e un commento per farmi sapere cosa ne pensate.
Vi abbraccio
F♡

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